6a Domenica Ordinaria, 16 Febbraio 2020

Vi è stato detto... ma Io vi dico!
Gli Insegnamenti e i Comandi del Signore ci additano e danno la possibilità di camminare serenamente e solamente sulla Sua strada, quella del bene per se e per gli altri e ci fanno vivere nella pienezza della gioia e dell’amore.
Infatti, se abbiamo fiducia nel Signore Dio, che ‘vede ogni cosa’ e scruta nel cuore, se ascolteremo e obbediremo (ob-audio!) ed eseguiremo la Sua Parola, sarà proprio Questa a rivelarci ciò che è bene e ciò che è male, a guidarci ad eseguire i Suoi comandi, che ci ‘custodiscono’ e ci indicano la strada della vita e del bene da scegliere e come fuggire il male, il peccato e la morte. Usciamo, allora, da noi stessi, rinunciamo alla sapienza mondana e abbracciamo la Sapienza di Dio, che ci rende capaci di vivere da figli Suoi, quali siamo davvero, nell’osservare i Suoi comandamenti e restare fedeli alla Sua Alleanza (prima Lettura).
Anche Paolo
, nella seconda Lettura, parla della Sapienza di Dio, quella rivelata dal Salvatore Crocifisso e che non può essere ‘di questo mondo’, prendendo le dovute distanze dalla sapienza mondana, perché ‘se l’avesse conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della Gloria’. Infatti, la Sapienza della Croce non è di questo mondo, e la possono comprendere solo ‘coloro che Lo amano’ e che si aprono allo Spirito che solo ‘conosce le profondità di Dio e le può rivelare’.
Nel Vangelo
, Gesù, continuando gli insegnamenti del grande e lungo Discorso delle Beatitudini, indica con chiarezza e chiede con determinazione ai Suoi discepoli e a tutti i Suoi uditori, di ieri e di oggi, ‘il di più’ per vivere una giustizia superiore che và ‘oltre’ la Legge Antica, per essere Suoi veri seguaci e far parte del Regno dei cieli.
Gesù, Maestro insuperabile, buono ed esigente
, oltrepassa e ci invita ad andare ‘oltre’ l’ordine morale (‘questo lo devi fare’ e ‘questo non lo puoi fare’), impegnando il cuore (sede delle decisioni libere e delle scelte per amore) di quanti scelgono e decidono di essere Suoi discepoli ad imparare a vivere nella giustizia superiore che sgorga dal decidersi ad amare di più! Perciò, il primo compito del credente è quello di scegliere di essere disponibile a mettersi in ascolto della Parola di Dio, lasciando che il Nuovo Testamento illumini e chiarisca il senso ultimo dell’Antico Testamento che si compie in Gesù, Parola Vivente che è il Perfezionamento pieno e Compimento definitivo di tutta la Rivelazione.
Così, la Parola di Dio, oggi, ci propone e ci invita a cercare e scegliere l’amore oblativo e la giustizia superiore, testimoniati, vissuti e insegnati da Gesù, Suo Figlio obbediente.
Ma Io vi dico!
In realtà, Gesù, non solo non ‘abolisce’ e non svuota la Legge Antica, ma ci chiede molto di più! Non basta ‘non uccidere’, togliere la vita ad un fratello, non bisogna neanche ferirlo con offese, con calunnie, con insulti e maldicenze! Io vi dico, ancora, di lasciare l’offerta ai piedi dell’altare, se ti ricordi che c’è qualcosa che non va tra te e tuo fratello o addirittura questi ‘ha qualcosa contro di te’: va prima a riconciliarti con lui e poi vieni a fare la tua offerta. Nessun rito e nessuna offerta può aver valore e può essere accetta a Dio se non siamo in comunione tra di noi!
Non è sufficientenon commettere adulterio
, bisogna ‘andare oltre’ e fare ‘di più’! Bisogna fortificare e irrobustire, di giorno in giorno, la fedeltà coniugale, tenendo a freno i desideri contrari alla fedeltà, gli sguardi impuri e proposte indecenti e non essere, così, adulteri nel cuore! Gesù è ‘spietato’ a questo riguardo: ‘se il tuo occhio e la tua mano ti sono di scandalo, di impedimento e di ostacolo al vero e fedele amore ‘per sempre’, cavalo e tagliala e ‘buttali via da te’, perché conviene perdere due tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geènna!
Con il Suo triplice ‘vi è stato detto…ma Io vi dico! da una parte; Gesù Maestro, vuole mettere in guardia i Suoi discepoli dal pericolo di legalismo e della rigida osservanza ipocrita ed esteriore, ma soprattutto li invita e li sollecita a superare questi limiti con un ‘di più’ di amore e nella ricerca e attualizzazione di una giustizia superiore.

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Ultimo aggiornamento 15/02/2020 - 09:53

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