Maria Madre di Dio, 1 Gennaio 2020

Maria Madre di Dio e Madre dell'uomo
Maria custodiva queste cose, meditandole nel suo cuore
Maria, ‘La Benedetta fra tutte le donne’, oggi, intensamente concentrata e pensosa, bellissima e luminosa, accanto a Giuseppe immerso nel suo silenzio contemplativo, osserva il Bambino Gesù, ascolta ogni parola su di Lui, nulla si fa sfuggire e ogni cosa accoglie e ogni gesto contempla, nel suo cuore per custodirlo (synterein), confrontarlo e ‘metterlo insieme’ (symballein) perché tutto ella possa comprendere come le è rivelato e tutto desidera eseguire nella gioia della fedeltà più completa e radicale.
Nel Bambino
adagiato nella mangiatoia, il Signore Dio, attualizza quanto aveva ordinato a Mosè di dire ad Aronne e ai suoi figli: ‘ti benedica, popolo di Israele, il Signore, ti custodisca, ti faccia grazia, rivolga a te il Suo volto e ti conceda pace’ (prima Lettura), e, esaudendo l’invocazione del Salmo, compie e celebra la sua eterna e salvifica benedizione nel Figlio, mandato a noi, ‘nato da donna’, senza cessare di essere Dio e, in piena solidarietà con tutti gli uomini, ‘nato sotto la Legge’ per affrancarci dalla schiavitù della Legge del peccato e farci ‘figli nello Spirito ed eredi per grazia’ (seconda Lettura). Ecco, il compito e l’impegno di questo nuovo anno, grazia da non perdere e non sciupare, che Dio ci accorda ancora per dirci che ha fiducia in noi che finalmente decidiamo di rispondere al Suo mistero di amore e accogliamo la Sua salvezza.
Con Giuseppe e come Maria
, dobbiamo custodire e meditare nel cuore tutte queste cose, cogliere il senso di ogni gesto che abbiamo visto e, comprendere il significato pieno di ogni parola, che abbiamo udito su e di questo Bambino, Figlio di Dio. Maria, Madre di Dio e Madre dell’Umanità ci ha donato e ci dona il Figlio di Dio, affinché siamo resi figli ed eredi anche noi, ed impariamo a vivere come tali, nell’amore fecondo, riconoscente e obbediente. Dio sorgente di ogni benedizione. ‘Ti benedica il Signore e ti custodisca’! Riprende l’antica benedizione sacerdotale che s’impartiva ogni giorno, dopo il sacrificio della sera: ‘il Signore rivolga a te il Suo volto/sguardo e ti conceda Shalom’.
Questo Anno
devo spenderlo in difesa della vita, a servizio dei poveri, che impoveriamo sempre più con il nostro egoismo cieco ed assassino, per ricostruire la famiglia, come comunità di amore e sacramento della Trinità Santissima e, così, la Pace regnerà nel nostro cuore che la seminerà nel cuore dei fratelli.
Neanche un giorno
, perciò, dovrà trascorrere senza ascolto, senza amore, senza spendersi per gli altri e senza perdonarsi gli uni gli altri. Con lo sguardo contemplativo di Maria, accogliamo il tempo del nuovo anno come dono e responsabilità, viviamo il tempo come benedizione ed occasione per amare tutti. L’inizio di un ‘nuovo’ anno vuole ricordarci che il tempo è dono di Dio e noi non ne siamo i padroni e che Dio, nel Suo amore e nella Sua pazienza infinita, ci vuole concedere ancora tempo per convertirci, ritornare nelle Sue braccia e credere nel Suo amore e vivere il Suo Vangelo di salvezza.
Non sciupare
, allora, e non perdere più le occasioni di bene e di amore che il tempo, dono gratuito di Dio, nei suoi istanti non ripetibili, ci propone e ci offre! Il tempo, lo costatiamo, scorre veloce: riempiamolo di amore perché solo questo resta e non passa mai! Dobbiamo vivere il dono del tempo, perciò da figli grati e impegnati nel bene e non farlo passare oziosamente ed inutilmente!
È tempo di grazia
, Kairòs, il tempo per donarsi, rispondendo alla vocazione – e compiendo la missione a ciascuno affidata con fiducia, costanza, perseveranza e fedeltà nel cui frutto è la Pace.
Buon Anno
, allora, si può augurare solo se poi siamo disposti a vivere il tempo (Kairòs non Cronòs!) che il Signore Dio Padre, ancora ci accorda come un Anno di Grazia nella Sua Grazia!
Dipende tutto da noi
: sarà un anno buono, se diventeremo tutti un po' più buoni, sarà felice se sapremo rendere felici gli altri, sarà luminoso e pieno di speranza, se ogni giorno lo vivremo nell’ascolto della Parola e nell’amore fraterno che ci realizza! Il Nuovo Anno, Dono e Responsabilità, accogliamolo, perciò, come grazia e ulteriore fiducia di Dio nei nostri confronti, affinché ci decidiamo finalmente a convertirci al Suo Amore misericordioso, facendo della nostra vita, sull’esempio di Gesù, Giuseppe e Maria, un dono al servizio degli altri!.

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Ultimo aggiornamento 31/12/2019 - 09:55

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