Solennità di Tutti i Santi, 1 Novembre 2019

La Santità è Dono di Dio Padre: è gratuità assoluta, nessuna forza umana potrebbe conquistarla! È dono di Grazia universale che scaturisce dal Sacrificio di Cristo, l’Agnello che toglie il peccato del mondo e che ha dato la Sua vita per la salvezza di tutti. La Santità, dono per grazia di Dio e non per meriti nostri, esige una nostra pronta accoglienza, risposta libera e responsabile che si traduce nell’impegno quotidiano, a realizzare, nella coerenza, il dono della vocazione alla Vita Buona del Vangelo nella sequela di Cristo, incoraggiati e stimolati dagli esempi di quanti hanno conseguito, per grazia, la piena e definitiva comunione con il Signore: la Santità!
La Vocazione Universale alla Santità nella Chiesa: ‘Il Signore Gesù, Maestro e Modello divino di ogni perfezione, a tutti e a ciascuno dei Suoi discepoli chiede di essere perfetti come è perfetto il vostro Padre celeste’ (Mt 5,48), perciò, ‘Tutti coloro che credono nel Cristo di qualsiasi stato o rango, sono chiamati alla pienezza della vita cristiana e alla perfezione della carità’ (Vaticano II, LG, cap. 5, 40). La Santità è dono, Evento di Grazia, in quanto è ‘l’essere fatti santi’ (passivo teologico), ‘santificati in Cristo Gesù, chiamati ad essere santi’ (1 Cor 1,2).
La Santità è, anche, Compito per tutti ed è Responsabilità di ciascuno di noi, perché ‘Dio ci ha scelti per essere santi e immacolati al Suo cospetto nella carità’ (Ef 1,3-4), ed ‘è questa è la volontà di Dio, la vostra santificazione’ (1 Ts 4,3). Contemplare la santità di Dio, Soggetto e Sorgente di ogni santità, per seguire Cristo Gesù, Quale Modello assoluto ed unico da imitare nel nostro cammino di santificazione, sia personale che comunitario-ecclesiale. Testimoniare la santità della Chiesa, sposa dell’Agnello e ‘luogo’ per vivere la conformazione a Cristo Signore. La ‘Liturgia della Parola’, oggi, annuncia i tratti caratteristici della santità cristiana: la Santità come sequela (prima Lettura); la Santità come dono e responsabilità (seconda Lettura); la Santità come beatitudine (Vangelo).
Chi sono, allora, i Santi? Tutti coloro, poveri in spirito, miti, afflitti, desiderosi e impegnati a ristabilire la giustizia, i misericordiosi, tutti coloro che non si sono lasciati dominare e conquistare dalle cose della terra, che hanno seminato e coltivato e fatto crescere pace e riconciliazione tra gli uomini, vivendo da veri figli di Dio, grati e obbedienti (Vangelo). Sono coloro che hanno vissuto la relazione di fede con Cristo e la cui testimonianza diviene modello ed incoraggiamento per noi, oggi, che vogliamo riscoprire la nostra vera vocazione ad essere santi e immacolati al cospetto di Dio e di fronte al mondo (prima Lettura).
Santo, infine, è colui che, chiamato ad essere figlio di Dio, lo deve essere realmente, vivendo, perciò, sempre in comunione con il Padre e con il Figlio nello Spirito, fino a quando ‘non lo vedremo così come Egli è e noi saremo simili a Lui’ (seconda Lettura).
Giornata Mondiale della Santificazione Universale

Tutti, uomini e donne, siamo stati creati da Dio per essere Suoi figli e siamo chiamati a vivere da figli! Accogliamo questo Suo progetto di amore e beatitudine su ciascuno di noi e camminiamo nella Sua santità e viviamo alla Sua presenza di Padre, che vuole solo la felicità piena dei Suoi figli, nella fedeltà e nell’obbedienza filiale alle piccole cose che ci comanda ogni giorno, per il nostro bene e la nostra beatitudine anche quaggiù, tra le immancabili ‘tribolazioni e persecuzioni’, nei piccoli gesti di amore e di pace, che ci dona a compiere e nelle piccole gioiose testimonianze di amore filiale, quale nostra ‘piccola’ risposta al Suo grande immenso amore paterno, tenero e misericordioso.
Ultimo aggiornamento 31/10/2019 - 12:25
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