20a Domenica ordinaria, 18 Agosto 2019

La verità provoca e accende sempre opposizioni, rifiuti, reazioni contrarie e spesso persecuzioni. Il vero cristiano, mai, dovrà cedere a compromessi, ritrattazioni e abiure! Anche la fedeltà alla Parola di Dio comporta sofferenze, sacrifici, persecuzioni e ostilità, che devono essere vissute come conferma che si rimane fedeli e saldi nella verità che si crede e si testimonia, e nella certezza che Dio mai ci abbandonerà nelle mani dei nemici e salverà sempre i Suoi fedeli servi da quelle situazioni umanamente senza via di uscita, e mai permetterà che i Suoi servi vadano in potere della morte, come testimonia la vicenda del Suo profeta fedele e coraggioso, incompreso e perseguitato, Geremia, (prima Lettura).
Nella fedeltà e coerenza, la vita, lo sappiamo, è una ‘battaglia’ da combattere al servizio del bene, del vero, della giustizia e della pace ed è, anche, una ‘corsa’ verso la meta: Dio Creatore, Datore di tutti i doni!
Combattere ‘la buona battaglia della fede’ e correre verso la meta, senza voltarsi e tornare in indietro! Questo è possibile con la grazia, che Dio mai farà mancare, la luce e la forza efficace della Sua Parola, la sequela di Cristo e gli esempi dei Profeti di ieri e dei Santi di oggi, sostenuti e guidati dallo Spirito che abita in noi, dono del Padre nel Figlio Suo.
Come per Geremia, allora, anche il messaggio e l’insegnamento di Gesù, oggi, risuona in un mondo in cui le forze del male, rifiutano e si oppongono al Disegno del Padre e ciò comporta, inevitabilmente, odio e persecuzione per chi l’annuncia e divisioni tra coloro che lo cercano e lo accolgono e coloro che lo rifiutano e lo respingono (Prima Lettura e Vangelo).
Pace e divisione (Lc 12,51). Gesù predica e dona la vera pace, frutto della conversione del cuore al Suo Vangelo dell’amore e verità, giustizia, uguaglianza e fratellanza universale e smaschera e contesta ‘la pace’ che nasce e si fonda su compromessi omissivi e nascosti, pieni di ingiustizie! Questa non può dirsi ‘pace’, ma solo connivenza sregolata e menzognera! Gesù, invece, dice tutta la verità sulla pace fondata e questa verità scomoda ed esigente, genera divisioni, ritorsioni e persecuzioni da parte di coloro che vogliono vivere nella menzogna e nel compromesso.
Geremia, con le sue scelte fedeli alla Parola che ha ricevuto da Dio, l’Esempio di Gesù, proposto da Paolo nella seconda Lettura e le Sue parole esigenti e chiare nel Vangelo, stringono alla radice quanti, ancora oggi, si nascondono e si rifuggono nello slogan opportunistico, ovattato e analgesico, senza conflitti né fatiche: ‘io sono credente, ma non praticante’!
La Parola, oggi, ci prescrive una nuova ricetta di cura, chiedendoci di aggiornare la nostra immagine, confrontandoci con Gesù, Parola di verità e di vita, per deciderci a scegliere e vivere la nuova purificazione (forgiatura) con il fuoco, che Egli ha portato sulla terra e nel nostro cuore, perché sia sempre acceso e arda continuamente, lasciandoci immergere nel Suo Battesimo redentivo e salvifico della Sua croce, convincendoci che la Risurrezione sgorga dopo le ore oscure della Sua passione, crocifissione e morte!
Tutto il Vangelo, Parola di Dio, ‘divide’! Ci deve dividere, con urgenza, dalla tentazione di partire da noi stessi e non da Cristo; da una vita cristiana così grig

Tutti Noi, se ci lasciamo raggiungere dalla Parola, Fuoco vivo di Gesù, non possiamo se non essere ‘divisi’ dai nostri egoismi, dai nostri pensieri che contrastano quelli di Dio, dal nostro peccato e da tutto ciò che soffoca e spegne il fuoco che Gesù è venuto ad accendere e che ancora aspetta a divampare in noi!
Giudicarsi è confrontarsi sempre con la Parola di Dio e realizzarla fedelmente nella vita; è saper discernere nello Spirito e far chiarezza nella preghiera e prendere posizione netta nella forza della fede e della speranza tra ciò che è bene e ciò che è male.
Ultimo aggiornamento
17/08/2019 - 11:09
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