Domenica delle Palme, 14 Aprile 2019

Per noi, Cristo si è fatto obbediente fino alla morte di Croce
e per questo Dio Lo ha glorificato ed esaltato facendoLo risorgere dai morti. Cristo Gesù, Figlio di Dio, svuotò se stesso e divenne simile agli uomini per redimerli e salvarli con il dono della Sua vita. Ogni giorno e non solo ‘in quel tempo’, il Servo di Dio, obbediente fino alla morte di croce, annunciato e ardentemente atteso dai profeti (prima Lettura), Cristo Gesù, celebrato da Paolo nella seconda Lettura e proclamato ‘in ogni lingua’ Signore, anche oggi, come ogni giorno, nel Suo Corpo crocifisso e spezzato e nel Suo Sangue versato per i nostri peccati, Gesù di Nazareth, vivo e vero tra noi, ridona a noi smarriti peccatori e traditori la misericordia infinita del Padre, nel Suo nome benedetto davanti al quale ogni ginocchio si pieghi e ogni lingua proclami: ‘Gesù Cristo è Signore!’, a gloria di Dio Padre’ (Fil 2,11).
La Passione, Morte e Risurrezione
del Signore, Mistero centrale della nostra Fede e della nostra Vita Cristiana. Nel Racconto della Sua Passione, Gesù lega intimamente la Sua Cena alla Sua morte: l’Eucaristia riattualizza nei secoli la Sua passione, la Sua morte, la Sua risurrezione. Il Servo di Dio, nella prima Lettura, affronta la Sua passione nella certezza incrollabile che Dio non lo abbandonerà, lo sosterrà e lo assisterà. L’umiliazione di Gesù, che rivela l’abbassamento per amore di Dio verso di noi, è il cuore dell’annuncio della seconda Lettura.
‘Benedetto Colui che viene’! ‘Crocifiggilo! Crocifiggilo’! Abbiamo cominciato la Celebrazione, ‘pieni di gioia’, lodando Dio e dicendo ‘Benedetto Colui che viene, il Re, nel nome del Signore’ (Lc 19, 38), e abbiamo, poi, urlato, insieme ai capi e alla folla, ‘Crocifiggilo! Crocifiggilo’ (Lc 23,21). In questa Settimana Santa, soprattutto, durante il Triduo Pasquale, dobbiamo assolutamente deciderci e scegliere di seguire l’esempio di Cristo, che ha donato la Sua vita per farci rinascere a nuova vita, è morto per noi, per liberarci per sempre dal peccato, causa della nostra morte. Gesù Cristo, il Figlio di Dio ha dato la Sua vita per tutti noi e ciascuno di noi non solo è responsabile di se stesso, ma insieme lo siamo di tutta l’Umanità e dell’intero Creato a noi affidato. La Pasqua è la Nostra Risurrezione e, risorgendo noi, con noi, rinasce e risorge tutto il Creato.
Desiderio desideravi
(Lc 22,15), ho desiderato ardentemente di mangiare questa Pasqua con voi prima della Mia Passione” (v 15). Queste Sue parole rivelano come la passione non è una fatalità o un imprevisto a determinare la brutta fine e la morte di un innocente abbandonato e indifeso: è Gesù che si lascia giudicare, condannare e giustiziare dagli uomini e muore in croce, perché lo vuole liberamente, in quanto lo ha deciso il Padre per salvare tutta l’umanità. La Croce è nel Piano di Dio, ne è il centro e il fondamento: Gesù si è incarnato, per essere crocifisso. L’amore di Dio per noi giunge fino all’estremo, Egli ci dona il Figlio nella carne perché morisse sulla croce per noi. Da questa morte noi riceviamo la vita. Certamente, che il Progetto salvifico  di Dio non si ferma alla morte! IL suo Amore vince la morte e la Sua misericordia toglie il peccato del mondo, nel Figlio Benedetto, Agnello senza smacchia, morto per dare a noi la vita!

Il ‘Racconto’ della Passione, Morte e Risurrezione di Cristo
 
è Rivelazione piena dell’Infinita Misericordia di Dio Padre per noi peccatori, come Giuda e come Pietro, ma sempre Suoi figli, da convertire, redimere e salvare per mezzo del Figlio Suo amato e sacrificato per noi. Due sono le direzioni opposte che il peccato ci pone dinnanzi: la disperazione di Giuda, che non crede che la misericordia di Dio è più grande del suo tradimento o quella della conversione e pianto amaro di Pietro, che sgorgano dalla certezza che Dio è più grande dei nostri peccati e, per ciascuno di noi, il Padre, nel Figlio, morto e risorto per noi, nutre ‘Progetti di pace e non di sventura’, di amore e misericordia e non di castighi e di morte!
Santa e gioiosa Pasqua per Tutti Voi, Amatissimi!

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Ultimo aggiornamento 12/04/2019 - 11:44