1a Domenica di Quaresima, 10 Marzo 2019

In questa prima Domenica di Quaresima, lo Spirito conduce e guida anche noi, con Gesù, nel deserto, luogo della tentazione, ma, anche della prova-verifica del nostro amore e della nostra fiducia in Dio, il Quale non ci abbandona mai e, sempre, ci dona e ci assicura la Sua grazia per essere vincitori, su ogni fronte, contro ‘colui che tenta’ di dividerci e allontanarci dal Suo amore, misericordioso e materno. Con Gesù, impariamo nel deserto, luogo dell’essenziale e in cui ci si deve spogliare del superfluo, a metterci con fiducia filiale e illimitata nelle mani del Padre, a desiderare e ricercare la luce e la grazia della Sua Parola, per conoscere e compiere solo la Sua volontà e realizzare il Suo disegno di amore, di salvezza, nel Figlio Suo, Gesù Cristo, Signore e Vincitore del peccato e della morte. Nella prima Lettura, Israele fa memoria (zikkeron) e canta l’amore di Dio, che ha potuto sperimentare lungo la sua travagliata e meravigliosa Storia: la ‘memoria’, sempre viva e ravvivata, del passato è inno di gratitudine e di lode al Signore Dio che continua ad accompagnarlo, guidarlo e condurlo con bontà e misericordia. Nella seconda Lettura, Paolo proclama che il centro e fondamento della fede cristiana è l’annuncio della salvezza che Cristo, morto e risorto, ha operato e offre a tutti, senza alcuna discriminazione. Nel Salmo la nostra supplica: Resta con noi, Signore, nell’ora della prova. Nella pagina del Vangelo, Gesù, nelle tre tipologie di tentazioni (idolatria dell’avere e possedere, del potere e dominare, dell’apparire, della popolarità, notorietà, attraverso segni spettacolari e miracolosi), alle quali Egli si è sottoposto liberamente e in obbedienza al Padre, non vuole solo indicarci le vie che possono allontanarci e separarci da Dio, se le assecondiamo, ma vuole soprattutto assicurarci che l’unico modo per risultare vincitori è lasciarsi illuminare, sostenere e guidare dalla Parola di Dio e dalla filiale e fondata fiducia in Lui, che ci ama e ci accompagna e ci vuole salvare tutti nel Figlio Suo.
Sta scritto! Con le Sue risposte, sempre legate alla Scrittura, Gesù rivela la Sua Identità di Figlio obbediente e fedele, e la Sua Missione e, facendosi solidale con noi, anche nel sottomettersi alla prova delle tentazioni, vuole insegnare a ciascuno di noi, come affrontare, resistere e vincere la tentazione e il tentatore. Egli ci ha dato le indicazioni e ci assicura la sua presenza, per riuscire, anche noi, ad essere vincitori sulla tentazione e sul tentatore.
La prima Domenica di Quaresima ci pone dinanzi la cruda verità che, anche oggi, il male c’è e sembra voler dominarci sempre di più, ma, anche e soprattutto, ci assicura che il male dilagante può essere vinto, attraverso la conversione e la fede nel Cristo, che è morto ed è risorto per liberarci dal peccato che causa la morte. Se è stato tentato Gesù, il Figlio prediletto del Padre, pieno e guidato dallo Spirito Santo, immaginiamoci noi, immersi nella nostra debolezza e fragilità e, sempre più tentati e sedotti da seminatori di falsi valori e di bugiarde verità, suggestionati da propositori di ingannevoli felicità e beni menzogneri, fino a credere e obbedire loro, abbagliati e disorientati, perché ci siamo allontanati da Dio. Ma se ci lasciamo convertire e seguiamo di nuovo Gesù, affrontiamo le seduzioni del male, seguendo il Suo esempio, con luce e la forza della Sua Parola, non solo saremo con Lui vincitori, ma cresceremo nella fede e rafforzeremo la nostra relazione con il Padre, per mezzo del Figlio che rimane fedele alla Sua Identità, nella fedeltà alla Sua missione, dalla Sua Incarnazione fino a quando, sulla Croce, ha affidato il Suo Spirito nelle Sue mani (Lc 23, 46). Fare a meno di Dio, metter l’io al posto Suo, è certamente la tentazione principale dell’era moderna, causa e fonte di tutte le altre tentazioni: far dipendere la nostra vita dalle cose, lasciarla dominare dalle passioni e dai vizi, mettere da parte la Parola di verità, per affogare le coscienze di menzogne e falsità e sfuggire e tradire il comando di Gesù fondante la nostra esistenza: convertirsi per seguirLo ed essere vincitori, come e con Lui, sulle tentazioni per vivere da figli e amarci tra di noi, perdonandoci, aiutandoci a superare le prove, che affinano il cuore e ci rivelano da che parte sta e a chi appartiene.
La tentazione, dunque, prova e verifica la consistenza della nostra fede (fiducia-affidamento) e ci fa scoprire di chi è e a chi appartiene il nostro cuore!
S. Agostino: In Cristo siamo stati tentati e in Lui abbiamo vinto il diavolo: ‘nessuno può conoscere se stesso se non è tentato, né può essere coronato, senza aver vinto, né si può vincere senza combattere’ (Commento sui Salmi. Sal 60, 2-3; CCL 39, 766).
Il Siracide 2,1-2.5a, infine, ci anticipa: ‘figlio, se ti presenti per servire il Signore, preparati alla tentazione’. Abbi un cuore retto e sii cost

Alla luce della Parola di Verità, quali sono in questa stagione della mia vita le tentazioni da vincere con la luce e la forza della Sua Parola e la presenza e comunione con Cristo Gesù?
Ultimo aggiornamento
09/03/2019 - 11:30