Mercoledì delle Ceneri, 6 Marzo 2019

Lasciatevi riconciliare con Dio: convertitevi e credete al Vangelo
Il Cammino di Conversione: ritornare a Dio, Padre misericordioso e ricco di amore, con tutto il cuore, cioè, non a parole ma nei fatti, attraverso l’attenzione caritatevole verso i fratelli più bisognosi, l’Elemosina, la Preghiera, fiducia, abbandono e comunione con Dio, nell’assiduo e attento ascolto efficace della Parola di vita, che si concretizza nel Digiuno di peccato e di egoismo, per lasciarsi riconciliare con se stessi, con i fratelli e con tutto il creato, dunque, ri-orientare tutta la nostra esistenza al fine per cui ci è stata donata: farne dono agli altri, come Gesù ha fatto e ci chiede di fare.
Il Vangelo ci chiede di intraprendere il cammino di conversione del cuore (tutta la persona), attraverso la triplice ‘pratica’ dell’Elemosina, Preghiera e Digiuno, non quali mezzi per autodeterminarsi e auto esaltarsi, ma quali autentiche vie per ritornare a vivere da figli la comunione con il Padre e l’amore fraterno ed universale con gli altri.
Nella prima Lettura, Gioele, ‘porta-voce’ del Signore, riunisce tutto il Popolo in pubblica Assemblea per una Solenne Liturgia Penitenziale e riferisce l’accorata e paterna supplica di Dio a tutti i presenti (‘vecchi, fanciulli, bambini lattanti, sposo e sposa, sacerdoti e ministri del Signore’): ‘Laceratevi il cuore e non le vesti’ e ‘Ritornate a Me con tutto il cuore’ perché Io sono ‘misericordioso e pietoso, lento all’ira e di grande amore’.
Nella seconda Lettura, Paolo, ‘ambasciatore di misericordia’, fonda l’urgenza e l’efficacia della conversione nella Persona di Cristo, che Dio ‘ha trattato come peccato’, perché noi fossimo liberati dal peccato e dalla morte che ne è la causa: ‘vi supplico, in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio’, che vuole riconciliarci a Sé e suscita in noi il desiderio di ritornare a Lui con tutto il cuore.
Il cammino della conversione inizia dall’ascolto della Parola che lo traccia, lo indica e lo guida, è dono del Padre che vuole riconciliarci per mezzo del Figlio Suo Gesù Cristo nostro Redentore e Salvatore.
A noi non è richiesto altro che di lasciarci riconciliare e salvare.
Dio è sempre pronto a perdonare perché Egli è fedele, misericordioso e ricco di amore, spetta a ciascuno di noi deciderci a cogliere il momento favorevole, che per Dio è ogni istante, per lasciarsi riconciliare e salvare.
Tempo di Quaresima è Tempo speciale (forte) di grazia per ritornare a Dio con tutto il cuore! Dono imperdibile per mettere ordine nella vita di ciascuno di noi; opportunità da non perdere assolutamente per purificare i miei pensieri, confrontare i miei desideri con i Suoi; Tempo di grazia per saggiare il mio cuore illuminare la mia mente e ri-orientare al bene e all’amore tutta la mia esistenza.
Iniziamo a lasciarci ‘convertire’
al vero senso della Quaresima, che non è rinuncia al cibo, ma scelta di educare i sensi attraverso il digiuno. Non è cambiamento del cibo: mangiare pesce al posto della carne, fare digiuno il venerdì e, poi, gli altri giorni abbuffarci fino a fare indigestione e ad ammalarci. E sì, dobbiamo cambiare anche mentalità sulla Quaresima e ridonarle il suo senso teologico: Kairòs, dono e occasione da non perdere, offerta di Grazia dal Padre, paziente e misericordioso con tutti i Suoi figli, affinché rimettano ordine nella propria esistenza fisica, umana, sociale e spirituale.
Come fare?
In una sola parola: rimettiamo di nuovo Dio al suo posto, al primissimo nel nostro cuore e nella nostra mente, perché Egli ritorni ad essere l’unico Signore della mia vita. Con Lui tutto, in noi, ritorna in ordine e la nostra vita sarà indirizzata, sostenuta, guidata ed animata dalla ‘giustizia più grande e superiore’, quella che rende gloria a Dio e non a noi, ricercatori infaticabili e incorreggibili di autocompiacimenti, autoesaltazioni e autocelebrazioni.
Il Cammino verso la Pasqua, ci chiama a restaurare il nostro volto e il nostro cuore di cristiani, tramite il pentimento, la conversione e il perdono, per poter vivere tutta la ricchezza della grazia del Mistero pasquale’.
Digiunare, cioè imparare a cambiare il nostro atteggiamento verso gli altri e le creature: dalla tentazione di “divorare” tutto per saziare la nostra ingordigia’.
Pregare, per saper rinunciare all’idolatria e all’autosufficienza del nostro io, e dichiararci bisognosi del Signore e della Sua Misericordia’.
Fare elemosina «per uscire dalla stoltezza di vivere e accumulare tutto per noi stessi, nell’illusione di assicurarci un futuro che non ci appartiene. E così ritrovare la gioia del progetto che Dio ha messo nella creazione e nel nostro cuore, quello di amare Lui, i nostri fratelli e il mondo intero, e trovare in questo amore la vera felicità’.
(Messaggio di Papa Francesco per la Quaresima 2019, n.3)

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Ultimo aggiornamento 06/03/2019 - 08:18