4a Domenica Ordinaria, 3 Febbraio 2019

Solo la Carità è realtà perfetta (to téleion), le altre sono grandezze parziali! Anche l’esempio usato da Paolo, e ben conosciuto nella retorica ellenistica, del ‘bambino’ che pensava e ragionava da bambino, ma una volta diventato ‘adulto’, per essere tale, deve eliminare e superare ciò che è da bambino (v 11), caratterizza la perfezione assoluta della carità e la parzialità e caducità degli altri doni. In altri termini, l’amore-carità segna la maturità, pienezza-perfezione del cristiano, mentre l’esperienza carismatica, anche la più eccelsa, è contrassegno dell’età infantile.
olo la carità, dunque, segna la maturità e la pienezza dell’essere cristiani. La via più sublime per raggiungere questa maturità cristiana, dunque è solo l’Agape che non finirà mai! ‘Nel profeta, accolto dai pagani e rifiutato in patria’, è la Parola di Dio a rivelarci e manifestare ‘il dramma dell’Umanità che accetta o respinge la Sua salvezza’ e ci infonde la forza e ci dona il ‘coraggio dell’annuncio missionario del Vangelo’ (cfr seconda colletta).
41A GIORNATA NAZIONALE PER LA VITA
Il germoglio che arricchisce presente e futuro È vita, è futuro!
Germoglia la speranza.
«Ecco, io faccio una cosa nuova: proprio ora germoglia, non ve ne accorgete? Aprirò anche nel deserto una strada, immetterò fiumi nella steppa» (Is 43,19). L’annuncio di Isaia al popolo testimonia una speranza affidabile nel domani di ogni donna e ogni uomo (…). L’esistenza è il dono più prezioso fatto all’uomo, attraverso il quale siamo chiamati a partecipare al soffio vitale di Dio nel Figlio Suo Gesù (…). L’abbraccio alla vita fragile genera futuro. Per aprire il futuro siamo chiamati all’accoglienza della vita prima e dopo la nascita, in ogni condizione e circostanza in cui essa è debole, minacciata e bisognosa dell’essenziale. Nello stesso tempo ci è chiesta la cura di chi soffre per la malattia, per la violenza subita o per l’emarginazione, con il rispetto dovuto a ogni essere umano quando si presenta fragile. Non vanno poi dimenticati i rischi causati dall’indifferenza, dagli attentati all’integrità e alla salute della "casa comune", che è il nostro pianeta. La vera ecologia è sempre integrale e custodisce la vita sin dai primi istanti. La vita fragile si genera in un abbraccio: «La difesa dell’innocente che non è nato deve essere chiara, ferma e appassionata, perché lì è in gioco la dignità della vita umana, sempre sacra, e lo esige l’amore per ogni persona al di là del suo sviluppo». Alla «piaga dell’aborto» – che «non è un male minore, è un crimine» – si aggiunge ildolore per le donne, gli uomini e i bambini la cui vita, bisognosa di trovare rifugio in una terra sicura, incontra tentativi crescenti di «respingere profughi e migranti verso luoghi dove li aspettano persecuzioni e violenze». Incoragg

Ultimo aggiornamento
01/02/2019 - 16:52