17a Domenica Ordinaria, 29 luglio 2018
Apri la tua mano, Signore, e sazia la fame di ogni vivente
Il ‘segno’
del pane moltiplicato ci
introduce nella rivelazione di alcuni aspetti
del
mistero di Gesù, l’unico ‘vero Profeta
che viene nel mondo’ e che può saziare la
fame della ‘grande folla’, che ‘veniva
da Lui e Lo seguiva’.
Eliseo, nella prima
Lettura, con il segno della moltiplicazione
dei venti pani di orzo, a lui offerti
e che egli ordina di darli da mangiare alle
cento persone presenti, le quali
‘mangiarono e ne fecero avanzare’,
anticipa e annunzia, nella sua
abbondanza, il tempo messianico realizzato
nella persona di Gesù, che la folla saziata
riconosce come il ‘vero Profeta che viene nel
mondo’ (Gv 6,14).
Noi,
Cristiani credenti,
siamo chiamati a comportarci in maniera degna
della nostra vocazione e a ‘conservare’ e
‘custodire’ l’unità attraverso la fede in
Cristo e la partecipazione al Suo Corpo (Pane
spezzato e Sangue versato) in un solo Dio e
Padre di tutti, nell’unico Spirito,
nell’unico Signore, resi figli nell’unico
Battesimo, animati e sorretti dall’unica
stessa speranza del Padre e del Figlio e
dello Spirito Santo.
L’unità della Chiesa è
dono della Trinità Santissima e, perciò, deve
essere ‘sacramento’ e rivelazione del Suo
intimo mistero (seconda Lettura).
Rendersi
consapevoli e prendere coscienza che ‘il
Signore è vicino a chiunque Lo invoca’
e che, nella Sua provvidenza, viene incontro
ai bisogni spirituali e materiali, constatare
che Egli, davvero, ‘apre la Sua mano e
sazia ogni vivente’, rendono la vita e
l’esistenza del cristiano permanente
preghiera di lode e di ringraziamento (Salmo).
Cinque pani d’orzo e due
pesci sono niente per
sfamare cinquemila uomini, più le donne e i
bambini (Vangelo) e anche i venti
pani di orzo sono pochi per dar da mangiare
alle cento persone (prima Lettura).
Mettiamo il nostro poco
per condividere ed essere solidali, il resto,
il molto lo compie Dio in abbondanza per
tutti, con l’avanzo di dodici canestri, da
non fare perire, ma da raccogliere e
conservare per quanto la fame ci assale
ancora! I nostri cinque pani e due pesci, per
quanto siano insignificanti, sono necessari a
Dio per dare inizio alla moltiplicazione
della solidarietà e amore fraterno! Infine,
vogliamo ricordare che mai Giovanni chiama ‘miracoli’
le opere straordinarie compiute da Gesù: le
chiama sempre “segni” di Lui,
che ‘portano’ a Lui e da Lui.
Ora, Gesù,
in confidenza, posso chiederti perché non hai
moltiplicato i soldi invece del pane per
comprarlo e sfamare tutta quella gente?
Avresti sbalordito di più, e avresti fatto un
piacere a noi sostenitori convinti che con il
danaro si può comprare tutto, si possono
risolvere tutti i problemi! Probabilmente,
avresti ricevuto anche il plauso e
l’approvazione dei Tuoi! Ma Tu, invece, hai
voluto moltiplicare il pane, offerto da un
ragazzino, disponibile e generoso nel volerlo
mettere nelle Tue mani e condividerlo con
tutta quella gente affamata!
Gesù, sei grande
ed è impegnativo il Tuo insegnamento che
apprendiamo dal Tuo agire: Tu, il nostro poco
(quasi niente) lo moltiplichi, dai da
mangiare a tutta la folla di affamati. Il
nostro poco, infatti, se con fede e amore, lo
doniamo a Gesù, Egli lo moltiplicherà e
sazierà tutti!
Dove
potremo comprare il
pane perché costoro abbiano da mangiare?
Gesù ci mette alla prova (v 6), vuole
‘sapere’ (Lui lo sa già, vuole che noi
ce ne rendiamo conto!) cosa davvero
c’è nel nostro cuore e da che parte sta, cosa
o chi cerca veramente!
Come Filippo, dinanzi
alla provocazione della fede, noi, subito,
tagliamo corto: i mezzi e i soldi
non li abbiamo per sfamare tutta questa
gente! Noi non possiamo fare niente!
Andrea, almeno, dimostra un briciolo
di fede in Gesù: chiama in causa un bambino,
che si è portato da casa il sostentamento per
quel giorno! Egli dona tutto quel
poco che ha, come solo un bambino sa
fare, perché crede, che nelle mani di
Gesù, quel suo poco si moltiplicherà
tanto da saziare i cinquemila con l’avanzo
da non far perdere! Tutto viene a noi da Dio,
ma solo attraverso la nostra
collaborazione!
Questa volta il fortunato
collaboratore di Gesù è
un
ragazzo che ‘offre’
quello che ha e lo mette a disposizione del
Signore e quindi di tutta quella gente!
Come sarà possibile?
Avverrà perché il
Signore assicura che ‘ne mangeranno e ne
avanzerà’. E tutto avvenne ‘secondo la
Parola del Signore.
La
Parola di Dio, infatti,
compie sempre tutto ciò che dice e realizza
tutto ciò per cui è stata mandata!
Ultimo aggiornamento 27/07/2018 - 11:21