25a Domenica ordinaria, 23 settembre 2018
e il più grande è il servitore di tutti
Il vero discepolo deve farsi l’ultimo di tutti e il servitore di tutti, come insegna il

Più che dare ‘un secondo annuncio’ della Sua passione e morte, Gesù continua e vuole insegnare i contenuti e le motivazioni dell’annuncio della Sua passione, morte e risurrezione (Domenica scorsa), dato lo sconcerto e la ribellione di Pietro e lo smarrimento totale dei suoi compagni, i quali a tutt’altro pensavano che il loro Maestro, il Messia, dovesse fare questa fine!
Così, Gesù spiega e insegna loro l’essenza del Suo essere Messia nel dover passare attraverso la passione e la morte, per poi, risorgere, e i Suoi, però, ‘non capivano queste parole e avevano timore di interrogarLo’ (vv 31-32), perché preferiscono occuparsi di altro: ‘discutono tra loro chi fosse più grande’ (v 34b).
Gesù si è fatto Ultimo e ha scelto d’essere Servo di tutti e ‘insegnava’ ai Suoi discepoli, che il Figlio dell’Uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno, ma dopo tre giorni risorgerà’, e questi, invece, continuano a discutere e a litigare sui posti di potere da occupare e d’onore da raggiungere (Vangelo). Anche noi, come i Suoi discepoli, continuiamo a pensare ‘secondo gli uomini e non secondo Dio’ e, per poter comprendere, fino in fondo e vivere gli insegnamenti del Maestro, dobbiamo implorare la Sapienza che viene dall’alto, che è pura, pacifica, mite, piena di misericordia e ricca di buoni frutti, senza parzialità, contese, disordine, invidie, senza ipocrisia e ‘ogni sorta di cattive azioni’ (seconda Lettura) e dobbiamo abbandonare l’insipienza che guida gli empi e che è fonte solo di violenze, di soprusi e d’oppressione, d’arroganza e di prepotenza (prima Lettura).Nel Salmo, il giusto, perseguitato e condannato a morte della prima Lettura, è riferito e applicato a Gesù, il solo Giusto innocente perseguitato e condannato a una morte violenta, il Quale esprime tutta la Sua somma fiducia nel Padre, nelle cui mani consegna, già, il Suo Spirito, sapendo che mai lo abbandonerà nelle mani dei malvagi, empi e prepotenti.
L’abbraccio di Gesù a quel bambino, che Egli ‘prese per metterlo in mezzo a loro’, è gesto per sé eloquente e pedaggio! I bambini, gli ‘ultimi’, per la mentalità del mondo, sono i primi per Gesù! Così tutti gli ultimi, gli esclusi, gli scartati dagli uomini sono ‘abbracciati’ da Gesù, che s’identifica in loro: dici di voler amare Gesù? Amalo in loro, facendoti totalmente loro servitore. Gesù aspetta il mio, il tuo e il nostro abbraccio, attraverso le persone che s

La Colletta alternativa di questa Domenica sintetizza nella preghiera l’atto di fede operosa e la conversione doverosa e urgente che Gesù richiede a tutti noi e a ciascuno di noi, con questo Suo nuovo insegnamento sulla necessità della Sua Passione, Morte e Risurrezione:‘
Dio, Padre di tutti gli uomini, Tu vuoi che gli ultimi siano i primi e fai di un fanciullo la misura del Tuo Regno;donaci la Sapienza che viene dall’alto, perché accogliamo la Parola del Tuo Figlioe comprendiamo che davanti a Te il più grande è colui che serve’.
Ultimo aggiornamento
21/09/2018 - 15:46