Epifania del Signore, 6 Gennaio 2018
Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della Terra e cammineranno alla Tua Luce
Alzati, Rivestiti e Risplendi della Sua Luce, perché la Gloria del Signore brilla sopra di Te!
Celebriamo, annunciamo e
adoriamo il Salvatore dei popoli, Speranza e
Redenzione di tutti gli uomini, Luce e Gioia ‘assai
grande’ per il mondo intero.
Tutti
‘siamo chiamati, in Cristo Gesù, a condividere
la stessa eredità, a formare lo stesso corpo e
ad essere partecipi della stessa promessa per
mezzo del Vangelo’ (seconda Lettura Ef
3,6).
Tutti i Popoli si uniscono
ai deportati ed esiliati, attratti e riuniti
dalla Luce del Signore, si incamminano e,
insieme, convergono nello stesso luogo, a
Gerusalemme che risplende della luce della
gloria del Signore. È la Luce, la Gloria del
Signore, che ridona speranza, rialza e rimette
in cammino gli esiliati babilonesi, ai quali si
uniscono le Genti e tutti i Popoli, richiamati
dalla stessa Sua luce di salvezza universale (prima
Lettura). Tutti, con i Magi,
siamo venuti per adorare il Signore e offrigli
quel poco che siamo, perché il Suo amore ci
aiuti e ci sproni a ‘diventare’ e a vivere ciò
che siamo: figli ed
eredi.
Dio manifesta la Sua promessa di
Salvezza
universale del
genere umano nell’Uomo Gesù di Nazareth,
Suo Figlio, riconosciuto e adorato dai Magi,
che Lo cercano e vengono da lontano, e ‘videro
il Bambino con Maria, Sua Madre, si prostrarono
e Lo adorarono’. I ‘Suoi’, invece, e i
‘vicini’ si turbano per la Sua nascita, Lo
ignorano e Lo rifiutano, decidono di eliminarLo
e Lo cercano per farLo tacere per sempre.
Chiedono di sapere dov’è nato, ma per
ucciderLo (Vangelo).
Gerusalemme
(figura della Chiesa e della Umanità
intera) è chiamata a rendersi conto che la Luce
del Signore ‘brilla’ su di lei e su di lei
risplende la Sua Gloria, vista e contemplata
dalle genti che giacciono, ancora, nelle
tenebre e dai re, che vedono sorgere lo
splendore su di lei.
Alza i tuoi occhi,
allora, e vedi come tutti si stanno radunando
per venire a te. Palpiti di gioia e si dilati
il tuo cuore per accoglierli tutti come ‘Città
di Dio’ rivestita della luce del Signore e
dello splendore della Sua Gloria (prima
Lettura).
Tutti i Popoli
della terra (‘le Genti’) sono chiamati, in
Cristo Gesù, a condividere la stessa eredità,
a formare un corpo unico e ad essere
resi partecipi della stessa Promessa (Seconda
Lettura).
Il Battesimo del Signore, 7 Gennaio 2018
Tu sei il Figlio Mio, l'Amato: in te ho posto il Mio compiacimento
Assetati, Venite
all'acqua! Cercate il Signore! Porgete
l'orecchio e Ascoltatemi!
Gesù è il Figlio prediletto
del Padre, tali diventiamo noi nel dono del
Battesimo.
Cristiano, diventa, allora, ciò che sei,
e vivi il tuo Battesimo nella bellezza e
fecondità della Sua grazia.
Il Battesimo di Gesù
al Giordano, lo Spirito Santo che discende su di
Lui, la voce del Padre che lo proclama Figlio
Suo prediletto è rivelazione della Sua vera
identità e della Sua missione: il Figlio di Dio
mandato a dare la Sua vita per noi.
Figli nel Figlio,
amati e prediletti come il Figlio e questo Suo
amore - come le Sue promesse - è unico,
irreversibile e irrevocabile (I doni e la
chiamata di Dio sono irrevocabili, Rm
11,29). Gesù si è immerso nella nostra misera
condizione ferita a morte dal peccato, Egli,
però, non ha condiviso il nostro peccato. Ma,
allora, perché lo ha fatto? Matteo 3,15 ci
lascia rispondere da Gesù stesso che spiega:
“conviene che così adempiamo ogni giustizia”.
Marco non ci dice quello che Gesù pensa o il
motivo per cui era andato a farsi battezzare.
Egli non spiega, racconta: Gesù, il più grande,
Colui che immergerà l’umanità nello Spirito di
Dio, si immerge nella storia dell’Umanità. Lo fa
come una persona qualsiasi che viene da una
terra non rinomata e come tutti, senza
distinguersi, riceve il Battesimo di Giovanni.
Questo è il grande mistero da accogliere e
contemplare!
Tu chi sei?
Se sono figlio, devo vivere da figlio, come il
Figlio amato nel Quale il Padre si è compiaciuto
e noi siamo stati resi figli ed eredi della Sua
gloria e della Sua luce.
Oggi celebriamo la terza manifestazione del
Figlio di Dio: ai pastori (Natale), ai Magi e
alle genti (Epifania), e oggi, nel Suo
Battesimo, nel quale lo Spirito Santo è disceso
verso di Lui e la voce del Padre Lo ha
presentato Figlio Suo amato
e Salvatore di tutti gli uomini chiamati
in/per/con Lui ad essere e vivere da figli per
essere eredi con Lui nella gloria e nella vita
eterna.
Vivere
da
figli è
compiere la volontà di Dio Padre, vivere in
comunione e sempre in obbedienza amorevole,
fedele e filiale con Lui e compiere in tutto la
Sua volontà salvifica e redentiva a nostro
favore e per la salvezza di tutti gli uomini.
Ultimo aggiornamento:
05/01/2018 - 13:24