SS. Coprto e Sangue di Cristo, 3 giugno 2018
Prendete, questo è il Mio Corpo. Questo è il Mio Sangue dell'Alleanza
L’Eucaristia, il Sacramento del Corpo
e Sangue di Cristo, è il Mistero della fede
che ci fa annunciare la Sua morte, proclamare
la Sua risurrezione, nell'attesa della Sua
venuta (1 Cor 11,26).
Prendere
e mangiare il Suo Corpo, per
noi spezzato, e
bere il
Suo Sangue, versato ‘per molti’, vuol
dire non solo nutrirci e aderire alla Sua
persona, ma soprattutto lasciarsi assimilare
da Chi si mangia e si beve: l’Agnello
pasquale che espia e toglie il peccato del
mondo.
L’Eucaristia, Sacramento
del Corpo e Sangue del Redentore e Salvatore
Cristo Gesù, che continua a dare la Sua vita
per la nostra salvezza, è il culmine e
la fonte della nostra fede, della
nostra speranza e di tutta la vita della
Chiesa e della Sua missione, finché Egli
venga. È dall’Eucaristia che nasce la
Chiesa, Suo Corpo, e di Eucaristia si
nutre e vive, per la comunione al Suo
Corpo e al Suo Sangue, e noi formiamo un solo
Corpo, perché partecipiamo all’unico Pane di
vita nuova e ci abbeveriamo all’unico Calice
della salvezza.
Nel celebrare il Mistero del Corpo e del Sangue del Signore,
attraverso l’ascolto attento e grato della
Parola, siamo condotti a seguire i passaggi
progressivi dall’Antica Alleanza alla Nuova
ed Eterna, sancita nel dono del Suo Corpo
spezzato e del Suo Sangue, per noi versato,
che culmina e si compie nel dono
dell’Istituzione dell’Eucarestia, Memoriale (Zikkeron)
perenne della Sua Incarnazione, Passione,
Morte e Risurrezione, fino a quando Egli
venga.
Egli è Sacerdote Sommo
ed Eterno, Mediatore Unico della Nuova
Alleanza, che offre la Sua vita per noi,
perché obbediente al Padre e fedele al Suo
volere salvifico, per amore nostro e per la
nostra salvezza.
Il Signore nutre
il Suo popolo in cammino con il dono del Suo
Corpo e lo sazia del Suo Sangue dell’Alleanza
nuova ed eterna che Dio ha voluto concludere
con l’Umanità intera: la prima attraverso
l’elezione d’Israele e il dono della Legge;
ora, la definitiva ed eterna, nella Persona
di Cristo che la sancisce nel dono del Suo
Corpo e del Suo Sangue. La prima Alleanza con
il popolo d’Israele, anticipa e prepara la
nuova ed eterna (prima Lettura).
La seconda Alleanza è con
l’Umanità intera, grazie al dono che Cristo
fa della Sua vita e non più stabilita nel
sangue di animali sacrificati e offerti.
L’Alleanza nuova con Dio, fondata
su Cristo che dona la Sua vita, nel Suo corpo
spezzato e sangue versato per noi, ora, è
definitiva, completa ed eterna (seconda
Lettura). Durante la
Cena pasquale
con i Suoi discepoli, Gesù stabilisce i
Gesti e ci consegna le Parole che
costituiranno il Memoriale del Suo Dono,
l’Eucaristia, il Segno perenne della Volontà
d’Alleanza da parte di Dio, stabilita per
sempre con il Sangue del Figlio che si dona
all’Umanità con tutta la Sua Persona:
spezzando il Suo Corpo e versando tutto il
Suo Sangue (Vangelo).
I nostri
'altarini’ su nostra misura e l’Altare del
Sacrificio dell’Alleanza
L’Altare è
sacrificale, è sacro a Dio e al Suo Popolo:
infatti, anche nei tempi antichi, metà del
sangue degli animali uccisi e offerti, è
versato sull’altare e metà sul popolo (Es
24,6-8). Il sangue, nella Bibbia, ha un
valore ineguagliabile, è sacro perché
rappresenta ed è la vita (Gen 9,4; Lv 17,14)
e, anche, mezzo e segno di espiazione (Lv
4,5-34;16,14-19).
E, allora, perché
ridurre l’Altare della Celebrazione a
basamento e appoggio di tante
cose, a poggia composizioni di fiori, perché
li trasformiamo in improvvisata scrivania
per le firme degli
Sposi, mentre è Segno e Ara di
comunione con Dio, al Quale innalziamo la
nostra offerta di lode nel ringraziamento?
Così, non rispettando l’Altare di Dio, oggi,
nella Precessione del Corpus Domini,
ci affanniamo a costruire gli altarini
nostri, magari davanti a casa nostra,
illudendoci di fermare il Santissimo in
cammino e attirare l’attenzione dei
fedeli su di noi stessi, quasi volessimo
costringere e imprigionare il Dio Vivente là
dove ci fa comodo e solo a nostro uso e
consumo! Così dimentichiamo che Dio ha scelto
già il Suo tempio, dove voler abitare:
questo è il nostro cuore, da purificare per
permettere la Sua Presenza e lasciare che la
Sua Grazia redima e santifichi tutta la
nostra vita, rendendola una quotidiana
e perenne Eucaristia.
Ultimo aggiornamento
01/06/2018 - 10:28