1 e 2 Novembre 2018

Tutti Santi e tutti viventi perchè redenti e giustificati dal Sangue dell'agnello
La Solennità di Tutti i Santi, Amici e Modelli di vita per noi, ora, pellegrini qui in terra, e La Memoria, sempre più viva di tutti i Nostri Fratelli, che sono ‘Viventi’ presso il Padre, unica Fonte di Santità e unico Datore di Vita Eterna, è Festa Pasquale, unica e universale.
Gesù Cristo
, morto per redimerci tutti, è risorto per dare a noi la vita eterna, rendendoci partecipi della Sua risurrezione. Perciò, oggi e domani, contempliamo, nella fede, nella speranza e nell’amore grato e fraterno questa ‘Moltitudine immensa’ di Santi e di Viventi che adorano Dio, dicendo: ‘Amen! Lode, gloria, sapienza, azione di grazie, onore potenza e forza al nostro Dio nei secoli dei secoli. Amen’ (Ap 7, 12).
Chi può divenire ed essere Santo? È, già, beato chi cerca di seguire il Maestro Gesù nella propria vita, come unica Via e unico Modello di ogni percorso di santificazione. Tutti siamo chiamati alla santità, grazia di Dio Padre, che ci vuole tutti Suoi figli, i quali devono saper rispondere al Suo dono di Padre nel percorrere fedelmente le vie della vera santità quotidiana delle beatitudini, da figli obbedienti e rispettosi.
Nella prima Lettura viene espressa chiaramente la dimensione comunitaria e universale della ‘chiamata alla Santità’: i Segnati con il sigillo dell’Agnello sono una ‘Moltitudine immensa che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua’!
La chiamata alla Santità, dunque, è dono di Dio Padre, che rivela ‘il grande amore che ci ha dato per essere chiamati figli di Dio’ e, da parte nostra, dobbiamo saper accogliere questo ‘grande amore’ del Padre, per vivere la vocazione personale e la missione particolare da figli Suoi, perché ‘lo siamo realmente’.
Il cammino verso la Santità è fonte di gioia, anche se attraverso le tribolazioni, persecuzioni, rifiuti e calunnie, che sono i segni di autenticità e indicazioni di verifica della qualità e fondatezza della sequela di Gesù, attraverso le Beatitudini, che sono l’unica via della Santità, come risposta gioiosa e fedele da figli all’amore grande e misericordioso del Padre. Tutte le tre Letture odierne confermano questi ‘segni’ e queste ‘dimensioni’. Nella prima, infatti, la moltitudine dei ‘vestiti di bianco’ è formata da ‘quelli che vengono dalla grande tribolazione, e che hanno lavato le loro vesti, rendendole candide con il sangue dell’Agnello’ (vv 13-14). La seconda ci dichiara qual è la ragione delle persecuzioni: il mondo, nella sua cieca logica, ‘non ha riconosciuto il Cristo’, la Via, la Verità e la Vita, e, anzi, Lo ha rifiutato, perseguitato, condannato e ucciso! E, se hanno agito, così, con il Maestro, faranno così anche con i Suoi seguaci e discepoli (v 1b).
Anche nel Vangelo delle Beatitudini, Gesù proclama addirittura ‘beati’ quanti sono ‘perseguitati per la giustizia’, insultati e calunniati ‘per causa’ della Sua sequela e dell’annuncio e testimonianza Sua, facendone il segno d’autenticità e di verifica che il singolo cristiano e la comunità stanno effettivamente camminando sulla via della santità, stanno seguendo, cioè, fedelmente Gesù!
La nostra fedele e libera risposta alla chiamata alla Santità/Salvezza Universale dona beatitudine e gioia, anche, qui in terra. La Parola di Dio, infatti, oggi, come sempre, ci invita alla gioia e all’esultanza, mostrandole come segni distintivi dell’autentica santità, nell‘azione di grazie, da parte della ‘moltitudine immensa dei segnati’ e ‘avvolti in vesti candide’, che stanno in piedi, davanti all’Agnello (prima Lettura), e levano canti di lode e d’esultanza per il dono della filiazione divina e da quanti sapranno accogliere la Sua promessa, racchiusa nel conclusivo ‘Rallegratevi ed Esultate’ di Gesù, nel dettarci e proporci la ‘Magna Charta’ della gioia, qui in terra e della beatitudine eterna, quando ‘vedremo Dio così come Egli è e noi saremo simili a Lui’ (seconda Lettura e Vangelo).

GIORNATA DELLA SANTIFICAZIONE UNIVERSALE
La Chiesa non ha bisogno di dichiarare Santi, attraverso costosi processi canonici, non sempre trasparenti e inquinati da preferenze e manovrate da poteri economici e di prestigio! Ha assoluta urgenza, invece, di più vita santa e giusta in tutti i suoi membri. La moltiplicazione di Santi da elevare agli onori degli altari è manifesta mancanza di santità nella Chiesa, un meccanismo di difesa o di compensazione al vuoto di mancanza di santità, soprattutto, nei membri che sono chiamati alla responsabilità di servire e non al privilegio di essere serviti! E, ora, dopo l’attento e approfondito ascolto, so rispondere a queste domande: cos’è e in che cosa consiste la vera Santità? Chi sono davvero i Santi? Perché anch’io, come tutti, sono chiamato a essere Santo?

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Ultimo aggiornamento 31/10/2018 - 10:14