XXX Domenica Ordinaria, 29 ottobre 2017

L’Amore per il prossimo, l’altro me stesso, è Amore per Dio
L’amore per Dio si compie e si attualizza nell’amore per il prossimo, altro se stesso. Chi dice e vuole amare Dio deve amare il suo simile e, chi vuole conoscere Dio, deve conoscere bene l’uomo suo fratello, nella sua umanità vera e redenta dal Salvatore incarnato e morto per salvare tutta la nostra Umanità, creata e voluta ad immagine di Dio che è Amore e Sapienza e Misericordia. Amore ‘più grande’ è amore totale ed inclusivo: chi ama il simile, quale altro se stesso, ama Dio rispondendo al Suo amore infinito e al fine per cui è stato fatto e creato a Sua immagine e somiglianza. Nella prima Lettura l’amore si manifesta e si concretizza nell’accoglienza del forestiero, del povero, nel mettersi al servizio dei bisognosi, dei più indifesi e fragili, il cui grido di dolore, Dio, sempre ascolta e a questo sempre risponde, venendo in loro aiuto e difesa. Il vero discepolo deve rinunciare ai suoi idoli, fatti con le proprie mani, per seguire e imitare Cristo, lasciandosi convertire dal Suo amore per ‘servire il Dio vivo e vero’ (seconda Lettura). Imitare Cristo per lasciarsi convertire al Suo amore. L’amore verso Dio è risposta al Suo amore che si concretizza nell’amore verso l’altro. Sono distinti i due comandamenti, ma non si possono separare, in quanto Dio Amore è la Fonte e il fine dell’amore verso il prossimo. Oggi, quest’amore verso Dio, che causa e genera l’amore verso il prossimo, dovremmo estenderlo anche alla salvaguardia del creato, visto come lo abbiamo ridotto! Il primo comandamento è: Ascolta Israele: amerai il Signore tuo Dio, il tuo prossimo e ti prenderai cura di tutto il Suo creato e lo custodirai per i fini per cui è stato voluto dal Suo Creatore e ti è stato dato in affidamento! Amare il Creato che ci è stato affidato per custodirlo e difenderlo e noi come lo stiamo distruggendo!
Imitare Gesù, il Maestro che non solo insegna il primo e il più grande ‘comandamento’, ma lo realizza, con fedeltà e concretezza, nell’amore, incondizionato e supremo, nel dono della Sua vita. Egli unifica e realizza, in modo perfetto, il primo e il secondo comandamento: sempre in comunione con il Padre (amore verso Dio), compie la Sua volontà salvifica per noi, amandoci fino a donarci Se stesso sulla croce, che sintetizza e rende visibile, anche graficamente, questo unico e indivisibile amore, nella sua dimensione verticale, che rende possibile e realizzabile quella orizzontale! La croce rivela, nel crocifisso Gesù, l’indissolubilità di questo unico amore verso il Padre, che viene verificato e certificato dall’amore verso il prossimo. Senza amare Dio è impossibile amare il prossimo e viceversa.
L’amore di Dio è Agape! È chiaro che ‘amare Dio’ è altro che ‘amare il prossimo’! Non si può amare Dio, nel senso di fare del bene a Lui, come succede quando si ama una persona. Dio non ha bisogno del nostro amore, ma della nostra risposta al Suo infinito amore. AmarLo, perciò, vuol dire ascoltarLo, crederGli, aver fiducia in Lui e fidarsi della Sua promessa, mettendo in pratica la Sua Parola attraverso i Comandamenti. È credere in un Dio che ama per primo e che offre la Sua Alleanza: è un amore-risposta che pone in movimento tutto l’essere, non solo l’intelligenza, ma anche il desiderio, i progetti e le stesse forze ‘corporee’. È un amore che non cerca di conquistarsi il favore di Dio, ma è solo risposta al Suo amore paterno e misericordioso! In una sola parola: Amiamo Dio se rispondiamo al Suo amore che ci spinge ad amare gli altri come altri noi stessi!
Non due amori, quello per Dio e quello per il prossimo, dunque, ma un’unica Carità che sgorga da Dio che è Amore (Agape) e trova il suo compimento nella carità verso il prossimo. (cfr S. Agostino Sermo 265,8,9).
Comandamento, nella mentalità moderna, subito richiama il comandare-imporre. In realtà, è un dono che, oggi, vogliamo accogliere, approfondire, ascoltando il Maestro di vita, Gesù, con gioia e gratitudine. Il Suo insegnamento, infatti, ci assicura che dal primo e Grande Comandamento dell’amore verso Dio, sgorga tutto l’amore che dobbiamo riversare sul prossimo e su tutto il Suo creato! Da questo amore verso il prossimo e verso il Suo creato dimostriamo e proviamo di amare Dio, cioè, rispondiamo al Suo infinito e incondizionato amore per noi e per la Sua creazione! Così, per amare il prossimo, come altro me stesso, devo essere in comunione con Dio e rispondere al Suo amore e per rimanere in comunione con Lui e poter rispondere al Suo amore, devo amare il prossimo come l’altro me stesso e tutta la creazione, così come ci è stata donata e affidata.
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Ultimo aggiornamento: 22/10/2017 - 19:35