Ascensione del Signore, 28 maggio 2017
Io sono con Voi tutti i giorni!
Andate,
Battezzate e Insegnate a Osservare tutto quello
che vi ho Comandato!
Il Mistero dell’Ascensione del Signore
Gesù, ora, assiso alla destra del Padre, è per
noi la Sorgente della nostra fede, il
Fondamento della nostra speranza e la
Meta della nostra attesa e del nostro
cammino di fede. Egli, mandato dal Padre e
venuto per riscattarci a prezzo della Sua vita
donata, ora, torna al Padre, senza lasciarci
orfani, donandoci un altro Paraclito, che ci
garantisce che Egli ‘sarà con noi tutti i
giorni, fino alla fine del mondo’ (Vangelo).
Il Cristo è sottratto solo fisicamente ai loro e
nostri occhi e la ‘nube’ non ce Lo nasconde, ma
ce Lo rivela nella bellezza del Mistero della
Sua Risurrezione e del Suo ritorno glorioso al
Padre, presso il Quale va a prepararci un posto.
Non attardiamoci e non perdiamoci, allora, a
guardare il cielo, torniamo sulla terra,
andiamo, annunciamo, osserviamo e testimoniano
con amore e fedeltà ‘tutto ciò che ci ha
comandato’ e aiutiamo tutti gli altri, con il
nostro esempio, più che con le nostre ipocrite
parole, a seguire il Vangelo della gioia e della
salvezza che è Cristo Gesù, da ascoltare e
seguire, sempre e dovunque. Più che una
visione o apparizione, questo nuovo
incontro voluto e ordinato da Gesù su un preciso
luogo, il monte di Galilea, è rivelazione
del compimento del Mistero di Gesù, Figlio di
Dio incarnato, che ha dato la Sua vita per noi,
è morto ed è stato sepolto, è stato risuscitato
e, ora, ascende e ritorna al Padre, per sedersi
alla Sua destra, Re glorioso e Signore su tutte
le cose! Con l’Ascensione del Signore inizia il
tempo dello Spirito Santo e la missione della
Chiesa. A ciascuno di noi Gesù lascia il Suo
mandato: ‘Andate dunque e fate discepoli tutti i
popoli’! È lo Spirito Santo che ci guiderà e ci
confermerà nella certezza annunciata: ‘Questo
Gesù che è stato assunto in cielo, verrà allo
stesso modo in cui l’avete visto andare in
cielo’ (prima Lettura). Il Padre della
gloria ci dona il Suo ‘Spirito di sapienza e
di rivelazione’ per una sempre più profonda
conoscenza del mistero del Figlio, che si è
fatto uomo, patì e mori, fu sepolto, è stato
risuscitato ed è salito al cielo per noi e che,
ora, è stato costituito Signore e Capo della
Chiesa che ‘è il Corpo di Lui’ (seconda
Lettura). L’Ascensione ci presenta e
ci fa contemplare il mistero della Sua presenza
nella Sua assenza fisica, indica e rivela la
nostra destinazione finale:
in alto,
allora, i nostri cuori e siano sempre ‘rivolti
al Signore’, nel nostro pellegrinaggio
terreno, nel dono e nella responsabilità della
propria missione da compiere quaggiù! Duc
in altum! L’Ascensione di Gesù al
cielo, non è una dipartita o un allontanamento
di Gesù Risorto dai Suoi, ma instaura il modo
nuovo della presenza di Cristo e della reale
comunione con Lui nella Sua Chiesa, Suo Corpo.
L’Ascensione conclude la ‘giornata terrena’ di
Gesù che ascende al Padre e siede alla Sua
destra nella potenza della Sua Gloria, ed offre
al cristiano di sperimentare e vivere la nuova e
viva presenza del Risorto nei Fratelli, che
incontra e che ama, nella Parola, che ascolta e
mette in pratica, nell'Eucaristia, che fonda e
rinsalda, di giorno in giorno, la comunione con
il Risorto e con i fratelli.
Tutti i giorni sono
con voi! Noi, oggi, proclamiamo il
fine della nostra vita: essere innalzati
accanto a Dio Padre e annunciamo la meta della
nostra esistenza, raggiungere Cristo, nostro
Capo, nella Gloria. Per questo la Liturgia ci fa
pregare così: ‘Esulti di santa gioia la Tua
Chiesa, Padre, per il Mistero che celebra in
questa Liturgia di lode, poiché nel Tuo Figlio,
asceso al cielo, la nostra umanità è innalzata
accanto a Te, e noi, membra del Suo Corpo,
viviamo nella speranza di raggiungere Cristo,
nostro Capo, nella Gloria’ (Colletta).
Sì, dobbiamo
rivolgere lo sguardo sulle cose di
lassù, dov’è il Risorto, asceso al
Padre, per prepararci un posto nella Sua
Gloria, e, insieme, dobbiamo camminare, con i
piedi per terra, immersi nelle trame fitte e
mister
iose della Storia, per annunciarvi il
Signore Risorto e spargere il nuovo levito
del Suo Vangelo su tutta la terra e riversarlo
in tutti i cuori! Dobbiamo andare
e fare Suoi discepoli e battezzarli ‘nel
nome del Padre e del Figlio e dello Spirito
Santo’. Il Risorto, che ci invia nel Suo
nome, ci assicura il dono dello Spirito
Paraclito, che guiderà la nostra missione e
promette: Con Voi,
Io sono tutti giorni!
Ultimo aggiornamento: 21/05/2017 - 17:47