Gesù Cristo, Re dell'Universo, 26 Novembre 2017
Quello che avete fatto a uno di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me
Cristo
Salvatore e Re dell’Universo: per corona regale,
ne ha una di spine conficcata in testa; il trono
da dove ‘domina’ con il Suo immenso amore è la
croce, il Suo potere è il servizio umile e mite,
il Suo abito regale il grembiule per
asciugare i piedi che lava, chinandosi e
abbassandosi fino a terra, i Suoi lineamenti e
il Suo volto sono quelli dei crocifissi di ieri
e di sempre: gli affamati, assetati,
stranieri-forestieri, svestiti di panni e
denudati di ogni dignità e di futuro, malati
trascurati e carcerati abbandonati! A Lui la
gloria nei secoli eterni. Amen!
La Parola che proclamiamo e ascoltiamo,
oggi, deve convertirci e rimetterci in cammino
sulla retta via tracciata dal Maestro unico e
insostituibile, Cristo Gesù, che ha dato la Sua
vita per la salvezza di tutti noi. Dio, Padre,
Re-Pastore che conosce una ad una le pecore del
Suo gregge, le ama, le cerca e le raduna, le
guida e conduce, fascia e guarisce quelle ferite
e le malate, le pasce e le fa riposare, tutte
conduce nell’unico suo ovile e tutte ‘passa in
rassegna’ e giudica ‘fra pecora e pecora, fra
montoni e capre’ (prima Lettura). Gesù
Cristo, risorto e vincitore sul peccato e sulla
morte, primizia di coloro che risorgono dai
morti (seconda Lettura), è nostro Re
Universale, venuto a servire e non per essere
servito, si identifica con i più poveri,
facendosi ‘fratello’ dei più piccoli e degli
ultimi, e ci avverte che saremo giudicati non
solo sul male commesso, ma, principalmente,
sull’amore testimoniato verso di Lui,
riconosciuto e amato nei Suoi fratelli più
piccoli! (Vangelo).
La Parola Vivente ci
esorta, dunque, a non aver più paura di
consegnarci alla ‘signoria’ del nostro Re, che
ha scelto la croce, come Suo trono, con un’unica
legge che regge il Suo Regno: l’amore e il
servizio per i ‘fratelli più piccoli’ e più
indifesi. Il giudizio universale, perciò, non si
annuncia come una minaccia, ritorsione,
vendetta, castigo o per incutere terrore e
paura, ma come momento decisivo e passaggio o
‘alla vita eterna’ o ‘al supplizio eterno’. La
Bella Notizia d’oggi è la Parola di Gesù
che indica la via da seguire e da percorrere,
quella dell’amore, perché solo questo resta e
solo su questo verterà il Giudizio che non lo
emetterà il Giudice divino, ma lo stiamo
scrivendo noi con le nostre scelte di vita e i
nostri comportamenti quotidiani. Tutti dobbiamo
andare con fiducia al trono della misericordia
del Re che serve, del Pastore che dona la vita
per il Suo gregge e riconduce all’ovile le
pecore smarrite e perdute, che fascia quelle
ferite e guarisce le malate. Tutti, allora,
sappiamo chiaramente come dobbiamo vivere e
comportarci per presentarci, con gratitudine e
gioia, davanti al Giudice che ci ha detto già
che ‘tutto quello che avremo fatto per i Suoi
fratelli più piccoli, l’avremo fatto a Lui’.
Dio Pastore del Suo popolo,
ama il Suo gregge, cerca le pecore ‘che erano
state disperse’ e le raduna da tutti i
luoghi, le passa in rassegna e, se ce n’è
qualcuna perduta o smarrita, la va a cercare per
ricondurla al Suo ovile e se qualcuna è ferita
la fascia come anche la malata sarà curata.
Così, radunato il Suo gregge, Egli lo conduce al
pascolo e lo farà riposare. Il Pastore che si
prende cura di tutto il gregge, dunque, lo
pascerà con giustizia e ‘giudicherà fra pecora e
pecora, fra montoni e capri’. Chi ripone tutta
la sua fiducia in questo Pastore e si lascia
guidare dal Suo amore misericordioso, nulla
dovrà temere e di nulla mancherà, perché Egli
rinfranca la sua anima, lo guida per il giusto
cammino, lo ungerà con l’olio della sincera
ospitalità, lo farà abitare nella sua casa per
sempre, lo farà partecipare al suo banchetto che
ricolma di festa e di gioia, di salute e di
forza (Salmo). Nel Vangelo è Gesù il
Re-Pastore che giudica il gregge in base alla
sua risposta alle Sue cure amorevoli attraverso
l’amore donato o rifiutato ai suoi fratelli più
piccoli.
Cristo Gesù, Alfa e Omega,
Principio e Fine della storia del tempo
dell’Umanità, Re e Redentore dell’Universo: ‘tutto
gli sarà sottomesso’ (1 Cor 15,28). Centro e
vita delle nostre comunità e fondamento unico
della nostra Fede e compimento ultimo della
nostra Speranza. Dio Onnipotente ed eterno, ‘con
olio di esultanza ha consacrato Sacerdote eterno
e
Re dell’universo il Suo unico Figlio, Gesù
Cristo nostro Signore.
Egli sacrificando sé stesso, immacolata Vittima
di pace sull’altare della croce, operò il
mistero dell’umana redenzione; assoggettate al
Suo potere tutte le creature, offrì alla Sua
maestà infinita il Regno eterno e universale:
Regno di verità e di vita, Regno di santità e di
grazia, Regno di giustizia, di amore e di pace’
(Prefazio Proprio).
Noi, rinati nel Battesimo,
segnati dal sigillo dello Spirito nella Cresima,
anche oggi, siamo resi partecipi dell’Eucaristia
e ascoltiamo la voce di Cristo, mite Re di pace
e Pastore delle nostre anime per essere guidati
e condotti al Padre che ci ama con la tenerezza
di madre.
Ultimo aggiornamento:
23/11/2017 - 12:41