Assunzione di Maria, 15 Agosto 2017

L'Anima Mia Magnifica il Signore e il Mio Spirito esulta in Dio, Mio Salvatore
La Solennità dell’Assunzione sintetizza e unifica tutte le ‘feste’ mariane: è il punto di arrivo di un cammino di fede e di docilità alla Volontà di Dio ed è il sigillo di Dio sopra la vita di Maria che, con incondizionata disponibilità, ha accolto la più eccezionale e straordinaria delle vocazioni. Maria di Nazareth è così come Dio l’ha pensata e voluta, aperta al Suo Progetto e Collaboratrice fedele del Suo piano di salvezza. Così la Chiesa è invitata a contemplare ed imitare Colei che, oggi, Assunta in cielo, è associata alla Risurrezione del Figlio! Non separare mai Maria né da Cristo, dal Quale riceve la vita, perché Ella è la madre di Colui che l’ha redenta, né dal Nuovo Popolo di Dio, che è la Chiesa, perché Maria Assunta è la primizia dei salvati e perché è associata al trionfo del Risorto. L’Assunzione di Maria, Madre di Gesù e Madre nostra, non è un privilegio per la sua persona, ma è collegata direttamente al Mistero della Pasqua del Signore e ci proietta verso la pienezza gloriosa del nostro futuro. Maria condivide la gloria del Figlio e a questa meta siamo chiamati anche tutti noi. La grazia della bellezza e dolcezza della speranza, che l’Assunzione, fondata sulla Risurrezione (seconda Lettura), contempla nella Donna vestita di sole, che partorisce, tra le insidie del drago rosso, il Salvatore del mondo (prima Lettura), celebra, canta e annuncia, nella Donna e Madre, che ‘si alzò e andò in fretta’ da Elisabetta, attraverso ‘la regione montagnosa’, per far sussultare, tutta l’umanità, nel sobbalzo di gioia che il Suo Bimbo divino trasmette a Giovanni, a Elisabetta, alla stessa Maria e, nel suo canto di lode e di esultanza (Vangelo), oggi, per tanti, si riduce e si perde nel ferragosto, la sagra dell’effimero e del vacuo, nella spasmodica ricerca di un piacere fuggitivo e illusorio! Noi, invece, oggi, celebriamo e lodiamo Dio, l’Onnipotente, per tutto l’amore eterno e meraviglioso che ha voluto compiere in Maria per noi. In Lei, Madre del Suo Figlio, assunta in anima e corpo, intravediamo la nostra destinazione gloriosa di trasfigurati e con-risorti. In Lei, nostra Madre, Arca della Nuova Alleanza, Donna e Madre, che dona e trasmette la gioia e la vita del Figlio, contempliamo la misericordia di Dio Padre per tutti noi ed esultiamo, insieme con Lei perché ci rende ‘beati’ e, per mezzo di Lei, ci fa riconoscere e contemplare tutte le meraviglie che sta operando anche nella nostra vita. La beata speranza della Risurrezione in Maria ‘Assunta’ è già per noi divenuta concreta speranza, perché è già accaduta in Lei! Il suo corpo, che ha ‘generato’ l’Autore della vita, non ha conosciuto la corruzione del sepolcro e ha partecipato subito, assieme all’anima, alla gloria della Sua Risurrezione. Noi, oggi, contempliamo Maria, assunta in anima e corpo, perché resa partecipe della Risurrezione, quale immagine vivente di quella bellezza cui tutti siamo stati chiamati fin dal grembo di nostra madre. Il suo corpo, che non ha conosciuto la corruzione del sepolcro, ci ricorda il destino del nostro corpo. Maria, intimamente legata al Nuovo Popolo di Dio e al Messia (prima Lettura), è profondamente associata al trionfo del Signore Risorto sulla morte, ultimo nemico da annientare definitivamente (seconda Lettura). In Lei la nostra umanità è predestinata ed è, già, resa partecipe del trionfo di Cristo sulla morte, anche se esso non è ancora definitivo. Con Lei e con il suo cuore di Donna purissima e di Madre dolcissima, il nostro eterno Magnificat, canto dei Padri e di Maria, oggi, che esulta per le meraviglie che Dio ha realizzato in Lei, perché Lei Glielo ha permesso (prima parte) e ci ricorda tutto l’amore fedele e misericordioso, con cui Dio si è sempre preso e si prenderà cura del Suo popolo (seconda parte). Maria, Madre di Cristo, oggi, è stata assunta nella gloria del cielo. In lei, primizia e immagine della Chiesa, il Padre ha rivelato il compimento del Mistero di salvezza e ha fatto risplendere per il suo popolo pellegrino sulla terra, ‘un Segno di consolazione e di sicura Speranza’ (Prefazio proprio). Il disegno di amore realizzato da Dio in Maria per il suo totale e incondizionato Fiat, Dio lo vuole compiere in ciascuno di noi. Basta permetterglielo, come Maria, la Vergine Madre Assunta. Maria, nella sua Assunzione, è presentata, come la ‘primizia’ e l’anticipo del nostro destino di risurrezione e di vita eterna.

Fai clic qui per la meditazione integrale dell'Omelia
Ultimo aggiornamento: 14/08/2017 - 12:38