5a Domenica di Pasqua, 14.05.2017

Non sia turbato il vostro cuore!
Credete a Me: Io sono nel Padre e il Padre è in Me
Il brano odierno è il cuore del ‘Discorso d’addio’ (Gv 13,31-14, 1-31) cioè, il Testamento che Gesù lascia ai Suoi Discepoli, prima di ‘salire’ al Padre, attraverso la Sua passione e morte. Esso, inizia e si conclude con la raccomandazione imperativa di Gesù: ‘Non sia turbato il vostro cuore e abbiate fede in Dio e in Me’ (v 1); ‘Vi lascio la pace. Non sia turbato il vostro cuore e non abbiate paura’ (v 27).
Cosa vuole insegnarci Gesù, oggi? Come si vincono le paure, le ingiustizie, ogni forma di male e come si superano le incertezze, le tensioni e le fatiche quotidiane? Mediante la fede: ‘abbiate fede in Dio e abbiate fiducia anche in Me’ che sono per voi ‘la Via da seguire, la Verità da cercare e la Vita da vivere’. Qual è la via di Gesù? È la via dell’amore nella Sua verità: amore oblativo che genera vita nuova e ridona senso fondato alla stessa esistenza che è dono da donare, spendendola per gli altri, facendone qualcosa che vale, di grande ed eterno.
Come si sanano le divergenze
e i contrasti tra i cristiani credenti? Ecco, l’esempio della Prima Comunità: attraverso il dialogo sincero e il confronto leale, sempre nel rispetto e nell’amore fraterno che permettono alla comunità di Gerusalemme di superare gli inevitabili contrasti e sanare le tensioni, nella scelta guidata dallo Spirito Santo del duplice servizio della Parola e della Carità (prima Lettura).
Come risolvere i conflitti
e le crisi nella vita di comunità? La prima Lettura di oggi ce ne dà esempio e metodo: lasciandoci guidare dallo Spirito Santo, dalla luce del Vangelo e dalla carità fraterna che si traduce in rispetto, in ascolto-dialogo con gli altri, miranti tutti al bene di tutti, senza esclusioni o preferenze. Se una preferenza deve esserci, dovrà essere per gli esclusi e gli emarginati (concentrata nella figura delle ‘vedove’), ma, in questo caso, non si tratta più di preferenza, bensì di amore dovuto! Dobbiamo, dunque, imparare la lezione, dopo duemila anni e passa: la Comunità cresce attraverso le molte tensioni interne, fatte da mormorazioni segrete e mai sopite, malcontenti insensati e voglia di emergere sugli altri, diffamandoli e, il più delle volte, anche calunniandoli! Come uscirne? Solo con l’Ascolto (ob-audio), la Preghiera, il sano discernimento e, cioè, lasciandosi guidare da Gesù e ispirare dal Suo Santo Spirito. I conflitti, perciò, devono servire a far crescere e rafforzare la comunione e non ad arrestarla, incrinarla e distruggerla! Tutto deve essere fondato nella verità e animato dalla carità, nell’ascolto attento e diligente, che si fa preghiera assidua e perseverante. La Comunità deve crescere e fortificarsi, superando ogni tensione, spegnendo ogni velenosa mormorazione, uscendo da se stessi e vincendo i malcontenti, il più delle volte, infondati e pretestuosi, con la fraternità sincera e leale, cercando e trovando equilibrio e soluzioni concrete nel discernimento evangelico e lasciandosi guidare da Gesù e ispirare dal Suo Santo Spirito.
Qual è la vera identità del cristiano
? Essere di Cristo, vivere ed agire come Cristo per divenire pietra vivificata dalla Roccia ‘scelta e preziosa’, vivente e vivificante che è il Cristo, sul Quale ci si edifica e ci si cementa in una relazione personale con Lui e con tutte le altre pietre che formano in/con/per Lui, l’Edificio spirituale e santo (seconda Lettura).
Signore, mostraci il Padre e ci basta
’. La domanda di Filippo, insieme a quella di Tommaso, che chiede a Gesù di poter conoscere la ‘via, esprime il desiderio profondo dei Discepoli di voler entrare in relazione filiale con il Padre, attraverso la vera conoscenza, che solo il Figlio, Gesù, che si è fatto uomo per rivelarci la Sua vera Identità, attraverso il Suo volto, le Sue parole e le Sue opere, può mostrarci.
Io sono la Via, la Verità, la Vita, chi ha visto Me, vede il Padre, chi accoglie Me accoglie il Padre, chi ascolta Me, ascolta il Padre, chi conosce Me, conosce il Padre, chi crede in Me, crede nel Padre, chi segue Me, viene con Me al Padre, perché Io sono nel Padre e il Padre è in Me!

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Ultimo aggiornamento: 11/05/2017 - 09:11