2a Domenica di Avvento, 10 Dicembre 2017
Inizio del Vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio
Consolate,
Preparate e Raddrizzate
la via del Signore, che è venuto, viene e
verrà a salvarci. ‘Nell’attesa fate di tutto
perché Dio vi trovi in pace, senza colpa e senza
macchia’ (2 Pt 3,14). Consolate il
Mio popolo, preparate e raddrizzate
la via del Signore, che viene a battezzarvi in
Spirito Santo. L’urgenza e la necessità assoluta
della conversione, indicano un nuovo cammino di
maturazione e trasfigurazione della nostra
esistenza cristiana.
Il Battista,
seconda figura dell’Avvento, nel deserto,
‘predica un Battesimo di conversione per il
perdono dei peccati’. Fa sentire a tutti la sua
voce, fedele eco della Parola del Signore, che
viene ‘dopo di lui’ a battezzare in Spirito
Santo. Egli predica il Battesimo di conversione
per preparare la via del Signore e ‘raddrizzare
i Suoi sentieri’. Consolate e parlate
al cuore, preparate e spianate
la via e i sentieri del Signore (prima Lettura e
Vangelo), nell’attesa della Sua venuta, fate di
tutto perché Dio vi trovi in pace, senza colpa e
senza macchia (seconda Lettura). La
prima Lettura annuncia la grande
consolazione: ‘Ecco, il vostro Dio’,
Pastore che viene a pascolare il gregge che Egli
raduna con il Suo braccio potente, ‘porta gli
agnellini sul petto e dolcemente conduce le
pecore madri’. Il Signore è rimasto sempre il
Pastore di Israele e lo guiderà alla conversione
e alla piena libertà. Ora, tocca ad Israele
farsi riunire, condurre, liberare dalla sua
tribolazione e dalla sua infedeltà e lasciarsi
consolare e preparare la via del ritorno al
Signore. Anche la seconda Lettura assicura il
Suo popolo che il Signore non vuole che alcuno
si perda, ma che ‘abbiano modo di pentirsi’
nell’attesa della promessa dei ‘nuovi cieli e
una terra nuova’ e si comportino in modo che ‘Dio
vi trovi in pace, senza colpa e senza macchia’.
La prima Lettura anticipa e
annuncia la gioia e la speranza che il Vangelo
compirà e realizzerà nella sua pienezza: Dio non
ha smesso mai di essere il Pastore del Suo
popolo, che vuole radunare, guidare, condurre e
sorreggere nella sua conversione. Nella seconda
Lettura, nell’attesa del Signore, che ‘creerà’
cieli nuovi e terra nuova’, i Cristiani sono
chiamati ad ‘affrettarla’ nella ‘santità
e nelle preghiere’, conducendo una
vita santa, nella giustizia, nella pazienza
e nella pace e cercando, in tutti i modi,
d’essere trovati senza macchia e irreprensibili.
Questo dono, la seconda Colletta ci fa
invocare: ‘…Parla oggi al cuore del Tuo
popolo, perché in purezza di fede e santità di
vita possa camminare verso il giorno in cui
manifesterai pienamente la gloria del Tuo nome’.
Inizio del Vangelo di Gesù, Cristo, Figlio
di Dio (v 1). È ‘Bereshit’ e ‘Incipit’,
l’Inizio della Nuova Creazione,
redenta e riscattata da ogni schiavitù, dal
peccato e dalla morte, da Gesù che è il Messia e
il Figlio di Dio. Questa ‘Buona-Bella Notizia’
(Eu-anghélion) è unica e vera, è un Nome
e una Missione: Gesù, Messia, Salvatore, e
Figlio di Dio. L’Evangelista Marco, discepolo di
Pietro, con questa sua professione di fede ci
consegna la ‘Buona Notizia’ Vivente da
‘trasmettere’ permanentemente, da annunciare ad
alta voce per farlo giungere nei nostri deserti
del cuore indurito, gridarlo dai monti perché
l’ascoltino le valli da ‘innalzare’, i colli da
‘abbassare’, i terreni accidentati da appianare
(prima Lettura). Eu-anghélion che
ci apre ‘a nuovi cieli e una terra nuova’ e ci
indica come ‘spendere’ la nostra vita: ‘nella
santità della condotta e nelle preghiere’ e nel
fare di tutto perché Dio ci trovi in pace, senza
colpa e senza macchia’ (seconda Lettura)
Noi battezzati, come il Battista,
nell’ascolto attento e vigile della Sua Parola e
nella partecipazione al Suo Corpo, assimilati
sempre più a Lui nell’Eucaristia, siamo chiamati
ad essere, ogni giorno e in ogni dove,
precursori di Gesù, Cristo, Figlio di Dio,
che è venuto viene e verrà e che ci chiama alla
conversione del cuore per offrirci e donarci il
perdono dei peccati, ci fa dono dello Spirito
Santo e della Sua grazia, per farci vivere
nell’unità, nella pace e nella carità attraverso
una condotta ‘senza colpa e senza macchia’, fino
al Giorno del Suo glorioso ritorno.
Ultimo aggiornamento: 09/12/2017 - 12:25