Immacolata Concezione, 8 Dicembre 2017

Rallegrati, Piena di Grazia: "Il Signore è con te!"
Noi, come Lei, per essere Santi e Immacolati nella carità
La Salvezza viene da Dio, ma Egli vuole avere bisogno della collaborazione e dell’assenso di ciascuno di noi. Maria, concepita senza peccato, la Vergine-Madre è il modello imitabile (e non inarrivabile!) per imparare da Lei a corrispondere alla chiamata di Dio e a collaborare attivamente al Suo progetto salvifico, attraverso il nostro ‘piccolo’ ma necessario ‘sì’, personale consenso, perché questo possa compiersi e realizzarsi, come Egli lo ha pensato e voluto.

Cristo Gesù
, Figlio di Dio, incarnato in Maria, Vergine Immacolata, per opera dello Spirito Santo, è il nostro Salvatore, che realizza pienamente la Promessa che Dio onnipotente e misericordioso, fa risuonare nel cuore dei due fuggitivi, Adamo ed Eva, pieni di paura e di vergogna, per il loro peccato di infedeltà, tradimento e disobbedienza. Il Figlio di Dio, che Maria accoglie con il suo totale e incondizionato ‘Fiat’, è la Salvezza promessa all’Umanità, fatta ad immagine del Creatore, ma ‘sporcata’ e ferita dal male che ‘cova’ dentro di noi e ci insidia anche da di fuori.
La paura, che ci fa sentire e percepire Dio inquisitore-vendicatore e castigatore, dopo la ribellione e la conseguente trasgressione dei progenitori, e la vergogna, che nasce dal disordine conseguente la rottura della relazione con il Creatore e, di conseguenza, tra di loro due, devono essere vinte dalla certezza che Dio misericordioso ci assicura, attraverso la ‘maledizione’ del serpente (male personificato) e la Sua solenne promessa che il Figlio (stirpe) di un’altra donna ‘ti schiaccerà la testa’ (prima Lettura e Vangelo).
Per questo,
Paolo, rivolgendosi ai suoi, benedice il Padre che ci ha benedetto in Cristo, Suo Figlio, e, in Lui, ci ha scelti e chiamati ‘per essere santi e immacolati nella carità’ come Maria, la Madre del Figlio Suo benedetto, nel Quale siamo anche noi stati predestinati ad essere Suoi figli ed eredi (seconda Lettura).
Nel percorso dell’Avvento
, appena iniziato, la solennità dell’Immacolata Concezione non segna un’interruzione e un diversivo, ma al contrario, Maria, è la Porta e stessa Chiave dell’Avvento, con il suo ‘Sì’ libero e felice al suo Signore, che la vuole come segno vivente e rivelante di quel Suo Progetto di amore e di salvezza per tutti i ‘chiamati e predestinati ad essere santi e immacolati nella carità’. Maria è il primo Segno, integralmente riuscito di questo Divino Progetto. Ciò che Maria è già in pienezza, ciascuno di noi è predestinato a diventarlo!
Maria, l’Immacolata
, concepita senza peccato, è il presente luminoso del nostro sicuro futuro, perché in Lei e come Lei, siamo stati scelti e predestinati ad essere santi e immacolati, figli ed eredi. Ella anticipa e realizza pienamente nella sua vita il Progetto Divino, anche per tutti noi che siamo chiamati, come Lei, ad una vita santa e si propone per noi come limpido specchio di grazia, nel quale ciascuno di noi può ritrovare la sua immagine originale e seguire e vivere la propria vocazione di essere ‘santi ed immacolati al Suo cospetto nella carità’ ed essere resi figli ed eredi.
Il Vangelo
di oggi, annuncia la potenza di Dio nella sovrabbondanza della Sua grazia. La prima Lettura non pone al centro il castigo di Dio per il male commesso, ma la Sua promessa della salvezza e della vittoria su di esso ad opera ed iniziativa di Dio. La seconda Lettura ci conferma che Dio ci ha scelti e predestinati in Cristo, prima della creazione del mondo, ad essere Suoi figli e Maria è segno luminoso della nostra destinazione che è Dio stesso.
La vita di Maria
, infine, dopo il suo Fiat, non cambia, come nelle favole! Ella, infatti, torna alla sua quotidianità, continua a ‘faticare’ nel voler comprendere a fondo, nel permanente e attento Suo simballein, il Disegno di Dio su di Lei e sull’Umanità e crescere, giorno dopo giorno, nell’adesione totale d’amore e di fede, nella disponibilità, sempre più esigente, al suo Signore, al Quale tutta si è consegnata, nell’obbedienza a suo Figlio e nella fedeltà assoluta all’avvento del Suo Regno di pace e di salvezza universale. ‘
Avvenga di me, secondo la Tua Parola
’: in latino ‘fiat’, in greco ‘ghènoito’, esprime il profondo gioioso desiderio e attesa viva di un speciale evento al quale, Maria ‘risponde’: ‘desidero ardentemente che sia, me lo auguro di tutto cuore, ben venga’! In Lei esplode, ora, la gioia del consenso e dell’abbandono totale e del desiderio vivo di cooperare pienamente al Suo sogno di salvezza universale su di noi, figli che continuiamo a rifiutare il Suo amore e, dispersi e in fuga, proseguiamo a vagare senza meta, trafitti da vergogna, paura e nudità, come Adamo ed Eva, infelici, perché ribelli e disobbedienti al Creatore. .
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Ultimo aggiornamento: 06/12/2017 - 10:03