4a Domenica di Pasqua, 07.05.2017

Io sono il Pastore e la Porta delle Mie pecore
Domenica del Buon Pastore bello, che conosce, una per una, le Sue pecore, le fa uscire, le guida, le fa pascolare e riposare, le custodisce e le difende, cammina davanti ad esse ed è sempre pronto a dare la vita per esse. Perciò, queste si sentono amate, protette, difese e sicure. Sanno che Egli è insieme Pastore che custodisce l’ovile e Porta per entrarvi e non farvi entrare chi viene per rapire e uccidere il gregge. Pastore delle pecore e Porta dell’ovile: Gesù. Le Sue pecore, attraverso di Lui, che è la Porta, ascoltano e distinguono la Sua voce, Lo seguono e si lasciano condurre fuori dai loro ‘recinti’ di egoismi, paure, incertezze e dubbi, per essere guidati ai pascoli della vita ed alle fonti della vera acqua. ‘Egli cammina davanti ad esse’ che Lo seguono perché si fidano e conoscono la Sua voce, che rivolge a ciascuna di esse chiamandole per nome. Le conosce, una per una, e le ama tutte, questo bel Pastore buono: le fa ‘uscire’ per guidarle ai pascoli erbosi e verdeggianti di giorno, facendole ‘rientrare’ per difenderle di notte e farle riposare. Egli è Pastore e Porta delle Sue pecore! Alla Sua bontà e bellezza si contrappone la figura dell’estraneo, del ladro e del brigante, i quali non vengono se non per ‘rubare e uccidere’ le pecore e distruggere l’ovile (Vangelo). Pastore del gregge e Porta del recinto, nella prima Lettura, è Cristo, ‘quel Gesù che voi avete ucciso’ e che ‘Dio ha costituito Signore’. Anche la seconda Lettura ci ricorda come ci eravamo ridotti e Chi ci ha salvati e a quale prezzo: eravamo ‘erranti come pecore’ ferite a morte e siamo stati guariti dalle piaghe di Chi ha portato i nostri peccati nel Suo corpo ‘sul legno della croce’. Così siamo stati guariti e ‘siamo stati ricondotti al Pastore e Custode delle nostre anime’. Dio stesso, nell’A.T., è il Pastore del Suo popolo, Dio Creatore, che ha guidato e liberato Israele, si è fatto nostro ‘Ospite’, nella Persona del Figlio, Buon Pastore che ci accoglie e che nulla ci fa mancare! Ai Suoi pascoli erbosi ci fa riposare e alle Sue acque zampillanti ci conduce, guidandoci per il retto cammino con il Suo bastone e difendendoci con il Suo vincastro (Salmo). La relazione tra Gregge e Pastore è indispensabile e fondamentale: Egli lo guida, perché Gli appartiene, ed esso Lo segue, perché sa che conosce per nome tutte le Sue pecore e che fa tutto solo per amore e per il loro bene.

54a GIORNATA MONDIALE DI PREGHIERA per tutte LE VOCAZIONI
Tutti i Cristiani sono costituiti Missionari del Vangelo” (Papa Francesco). “Alzati, Và e Non Temere” (CEI)

Quando si parla di Vocazione, purtroppo, ancora oggi, si pensa solo a quella religiosa o sacerdotale! Ma, non è così, perché Tutti i Battezzati sono chiamati e già inviati ad essere Testimoni e Annunciatori del Vangelo, in ogni stato o ambito, in cui sono stati chiamati e consacrati. Tutti i Cristiani, indistintamente, sono stati chiamati e mandati nel mondo come Profeti della Sua Parola e Testimoni del Suo amore. Tutti siamo chiamati ad uscire da noi stessi, per farci dono agli altri, vivendo nella fedeltà la missione particolare a ciascuno affidata per il bene di tutti. La vera Preghiera non è chiedere-pretendere-reclamare, con orgogliosa petulanza (petere), che giunge, addirittura, a voler suggerire a Dio cosa fare e come agire, ma è l’ardente e perenne ‘quaerere’, il ricercare con tutto il cuore e la mente, attraverso l’ascolto quotidiano della Sua Parola, per conoscere il Suo disegno su di ciascuno noi e obbedirvi e rispondervi, con gioia e fedeltà. La Preghiera, che ci viene richiesta per le Vocazioni, dunque, non è recitare formule lette o imparate a memoria, ma è prendere coscienza della propria chiamata ad una precisa missione a servizio degli altri e rispondervi con coerenza, fedeltà e gioia! Pregare per le Vocazioni, allora, significa prendere coscienza del Dono e della Responsabilità della grazia della Chiamata e della Missione che già ci è stata conferita dal Battesimo e che abbiamo confermato nella Cresima, consacrato nel Sacramento del Matrimonio e dell’Ordine.
Fai clic qui per la meditazione integrale dell'Omelia
Ultimo aggiornamento: 04/05/2017 - 13:15