5a Domenica Ordinaria, 05.02.2017
Voi siete il sale della terra, voi siete la luce del mondo
Ma quali opere di bontà e di speranza, quale
sapore nuovo che partecipa gusto e luce
illuminante, che fa vedere e perseguire il bene,
oggi, nel nostro cuore e nelle Comunità,
testimoniamo e proponiamo alla Società, alla
quale noi apparteniamo e della quale siamo
chiamati ad esserne lievito di nuova umanità? La
nostra luce rischiara e vince le tenebre,
illumina e trasforma questa nostra cultura
ipocrita e mentalità retorica sempre più
concentrata sul potere economico, politico e
militare? Sapore e luce di Cristo, lo siamo
davvero? La Sua luce illumina e libera dalle
tenebre la nostra mente? Permettiamo, come
Chiesa, come ministri, come battezzati che
Cristo Luce rifulga su di noi e su coloro che
noi abbiamo trasferito nelle nostre tenebre,
fitte d’ipocrisia e di incoerenza? Il sapore di
Cristo è gustato e testimoniato da chi Lo
annuncia e Lo predica? È la Sua luce a guidarci
o le nostre lucciole? Dobbiamo, finalmente,
deciderci ad accogliere il richiamo serio e
impellente di Gesù a riconoscere la nostra vera
identità che è missione a essere ciò che siamo:
sale che deve sempre comunicare sapore e luce,
che sempre deve ardere, illuminare e attrarre,
alla Luce vera, Gesù Cristo, Sapienza di Dio
incarnata. Nel dono delle Beatitudini e nella
coerenza e fedeltà alla nostra identità di luce
del mondo e di sale della terra (Vangelo),
lasciamoci, finalmente, liberare da una pietà,
solo formale ed esteriore, per poter aderire
sinceramente e autenticamente al Signore,
attraverso la testimonianza che si concretizza
in atti di amore concreto e solidarietà
quotidiana verso i miseri e bisognosi (prima
Lettura e Salmo), sostenuti e guidati
dalla fede, fondata non sulla sapienza mondana,
ma sull’annuncio di Gesù Cristo e Cristo
Crocifisso, potenza di Dio (seconda Lettura).
Nella prima Lettura di oggi, è luce che
sorge come aurora colui che è misericordioso
verso i miseri. Il discepolo, il cristiano non
può nascondere la luce di Cristo che deve
brillare su di lui e far luce per fargli vedere
la giusta via da seguire e percorrere dietro di
Lui e, anche, per attirare altri alla Sua luce
testimoniata dai Suoi discepoli nella gioiosa
fedeltà quotidiana. Luce per il mondo e sale
della terra è il cristiano che, quotidianamente
radicato in Gesù, Luce e Sapienza di Dio,
aderisce al Suo agire misericordioso per
accendere la propria lampada al fuoco del Suo
amore misericordioso per poter illuminare, con
la Sua luce, il mondo avvolto dalle tenebre
fitte e per poter riempire la terra del sapore
della Sua verità e della Sua giustizia. A
riaccendere in noi la luce e a dare sostanza al
nostro vivere quotidiano, è la luce e sapore
della Parola di Dio, da ascoltare, ogni giorno,
e lasciarsi docilmente guidare per seguire le
vie della misericordia, nella concretezza delle
Sue opere (prima Lettura, Salmo Vangelo),
fondati non sulla ‘sapienza umana’, ma
dalla sapienza di Cristo Crocifisso e dalla
potenza dello Spirito, che muove a conversione e
alla piena adesione al Mistero della
misericordia di Dio, attraverso una vita
misericordiosa. Per Paolo, in una parola, la
vera sapienza è unicamente la logica dell’amore
crocifisso (seconda Lettura). Il giusto
risplende come luce se ama e segue la giustizia,
cioè, se ubbidisce (teme) al Signore, ‘dà
in prestito’, ‘amministra i suoi beni con
giustizia’, cioè, li condivide con i poveri
e miseri; questi ‘non vacillerà in eter
no’,
il suo cuore resterà saldo e sicuro, perché egli
‘dona largamente ai poveri’, e sulla sua fronte
per sempre brillerà la luce della giustizia (Salmo).
Il Cristiano è stato fatto luce e sale
per portare, da discepolo e come Cristo, luce
splendida e sapore nuovo alla sua esistenza, a
quella della terra e a e a quella di tutto il
mondo. Il Cristiano, se non dona Luce
di Speranza e non comunica la Sapienza
della Croce, perde la sua identità
di sale della terra e luce del mondo e fallisce
nella finalità per cui è stato pensato, voluto e
creato.
Ultimo aggiornamento: 02/02/2017 - 17:37