31a Domenica Ordinaria, 30.10.2016

Zaccheo, scendi subito, perché, oggi, devo fermarMi a casa tua!
Il Figlio dell’Uomo è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto!
Perché Zaccheo voleva e cercava di vedere Gesù? Lo incuriosiva soltanto? No, Lo cercava perché desiderava ardentemente incontrarLo, perché voleva parlarGli, perché si era deciso a cambiare vita. Per questo motivo, supera ogni ostacolo fisico e sociale, rischiando il ridicolo: egli, notabile della città, conosciuto, stimato, anche se molto odiato, si mette a correre avanti, come un bambino, sgomitante tra la folla, per arrampicarsi su quel sicomoro, piantato su quella strada dove doveva passare Gesù! Egli vuole vedere a ogni costo Colui che, in realtà l’ha già visto, perché lo conosce da sempre e, da tanto tempo, gli sta intimando, con amore e chiamandolo per nome: ‘Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarMi a casa tua!’ A casa mia? Nella casa di un pubblico peccatore? Ma devo crederci? Io volevo solo vederTi, per rendermi conto di persona come sei e cosa dici a questa gente, che già si sta scandalizzando solo perché stai parlando con un peccatore, immagina se Tu entri in casa mia che succederà! Ma io sono felice, non mi interessa quello che dicono e pensano! A me basta la gioia della Tua presenza, ed essere certo che Tu sei venuto a cercare i peccatori perduti, compreso me, che Tu sei la salvezza di questa casa e di tutte le case che Ti vogliono vedere, conoscere e Ti aprono la porta, perché Tu da tutti vuoi andare, tutti vuoi incontrare, a tutti dici, ogni giorno: ‘devo venire e fermarMi a casa di ciascuno di noi, perché a tutti devo portare e donare la Mia salvezza’! Devo! Imperativo teologico che rivela la necessità della Sua Persona per la gioia e la salvezza di quella casa, per convertire le persone che vi abitano e convincerle che Egli è venuto per loro, è entrato in quella casa per cercare e salvare quel che si era perduto e che, ora, si lascia convertire: ‘Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo e restituisco quattro volte tanto se ho rubato’ (v 8). Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, fa di tutto per non lasciarsi sfuggire l’occasione di incontrare Gesù, che attraversava proprio la sua città e doveva passare proprio di là. Il pubblicano ricco e disonesto, cerca di vedere Chi lo conosce già e l’aspetta sotto quel sicomoro al margine della strada, per entrare nella sua ‘casa’ a salvarlo e a rivelargli la Sua missione: Egli è venuto a cercare e a salvare ciò che è perduto! Gesù, instancabile pellegrino, ‘appena giunse sul luogo, alzò lo sguardo’ su di lui, lo chiamò per nome e gli comandò di scendere subito per accoglierLo a casa sua perché: ‘oggi devo fermarMi a casa tua’! Badiamo bene, non dice ‘voglio o vorrei fermarmi a casa tua, se vuoi’, ma, ‘devo (dei) oggi (semeron) fermarmi a casa tua’! Gesù conosce la disponibilità di Zaccheo a lasciarsi cambiare la vita, nonostante i gravi ostacoli, quasi insormontabili, del suo essere a capo dei pubblicani ed anche soffocato dalle sue disoneste ricchezze. Nonostante tutto, egli, però, ‘cerca di vedere chi era Gesù’, superando ogni ostacolo perché vuole, almeno, raggiungere il primo passo della conoscenza: vederLo, sentirLo, ascoltarLo fino a lasciarsi liberare e riconciliare per cambiare vita! Perché L’ha cercato, perché ha obbedito ed eseguito ‘in fretta’ il Suo comando ascoltato, accogliendoLo ‘con gioia’ a casa sua? Perché, cercando di volerLo vedere, dimostra di volerGli aprire il cuore inquieto occupato da inique ricchezze, per lasciarselo cambiare e ricreare. Dio è il Signore ‘Amante della vita’, ‘Indulgente con tutte le cose, perché sono Sue’, e vuole rivelarci, in tutto il Suo splendore e infinita dolcezza, qual è veramente la Sua Essenza e Identità: Egli è l’Amore e la Sua Onnipotenza è la Misericordia, che gli fa chiudere gli occhi sui nostri peccati, e la Sua compassione trattiene il Suo braccio perché aspetta il nostro pentimento e, ‘messa da parte ogni malizia’, ritorniamo nelle Sue braccia. Il Suo amore continua a cercare tutti per donare salvezza. E, se permette la prova, lo fa sempre per amore e nella speranza che facciamo ritorno nelle Sue braccia paterne e materne (prima Lettura e Salmo).

Fai clic qui per la meditazione integrale dell'Omelia
Ultimo aggiornamento: 26/10/2016 - 17:57