5a Domenica di Pasqua, 24.04.2016

Come Io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri
Cristo Risorto è la Fonte e la Sorgente di ogni vera novità, rinascita e rinnovamento! Il Vangelo offre e consegna ad ogni uomo, che vuole essere vero seguace e divenire discepolo fedele di Gesù il "Comandamento Nuovo", l'unico capace di rendere 'nuovi' il nostro cielo e la nostra terra e creando in noi un cuore nuovo, capace di amare come ha amato Gesù. La seconda Lettura annuncia l’opera ricreatrice di Dio: "ecco Io voglio fare nuove tutte le cose". Paolo, quale fedele discepolo di Cristo, nella prima Lettura, vive la novità di quell’amore che genera amore e che ci apre a tutti e ci fa crescere e maturare proprio nella/attraverso la sofferenza a causa della fedeltà al mandato ricevuto da Cristo. Davanti al vecchiume degradante e alla corruzione soffocante, alle ingiustizie persistenti e alle disuguaglianze inique e perverse, alle distruzioni violente, ai respingimenti brutali e alle guerre fratricide, agli omicidi quotidiani e ai suicidi ricorrenti, alle violenze gratuite e all’indifferenza globale, dunque, cosa possiamo sperare di ‘nuovo’? ‘Ecco Io faccio nuove tutte le cose’ - ci assicura la Parola di DIO! Come? Se Glielo permetteremo! Se Lo lasciamo operare, nella Sua Misericordia infinita ed eterna, tutte queste nostre ferite, ancora sanguinanti e mortifere, saranno risanate e tutto di noi verrà rinnovato e ricreato dal Suo amore e per la Sua gloria. E come posso permettere e lasciare che Dio faccia in me nuove cose e mi ricrei il cuore e la mente, e, perciò, faccia nuova tutta la mia persona? Devo smettere di amare ‘a modo mio’ e devo cominciare ad amare ‘nel modo Suo’: Egli mi ha amato fino a dare Se stesso per me, io devo dare me stesso per i fratelli! E come posso arrivare a tanto? Se ti unisci alla Sua persona, Fonte e Sorgente, attingerai e imparerai da Lui questo amore unico ed oblativo e lo vivrai come Egli Lo ha vissuto.
Nella creazione di una ‘terra nuova’ e di ‘cieli nuovi
, ogni creatura è chiamata a collaborare insieme con Dio, ad umanizzare la terra e la storia, vivendo per la Sua ‘gloria’ e nell’amore vicendevole e fraterno. La ‘Gloria’ di Dio si manifesta e si testimonia nell’accogliere e vivere il ‘Comandamento Nuovo’ come Lo ha vissuto Gesù, donando Se Stesso per obbedienza e amore al Padre, che Lo ha mandato a salvare e a riscattare tutti noi (seconda Lettura e Vangelo). Ciascuno di noi, perciò, non solo deve amare gli altri come e in Gesù, facendosi fare ‘nuovo’ in tutta la persona dalla Grazia del Risorto e dalla Misericordia del Padre, ma deve sentirsi chiamato per il Battesimo e mandato per la Cresima ad andare e recare il Lieto Annuncio di speranza e di fiducia, ad ogni creatura, sull’esempio degli infaticabili Paolo e Barnaba, i quali, con entusiasmo e tanto amore, ritornano ad esortare, confermare e rafforzare la Fede nelle Comunità visitate (prima Lettura).
Come Io, così Voi
’. ‘Come’(kathos) è causativo(‘poiché’) e qualificativo! Non indica solo un confronto imitativo, ma è fondamento di questo amore nuovo perché oblativo, da vivere fino al dono totale di sé. I discepoli, dunque, debbono amarsi con lo stesso amore con cui sono stati amati dal loro Maestro, fino alla suprema offerta di Sé sull’Altare della Croce. Il modo nuovo di amare, proposto dal Vangelo di Gesù, non trova accoglienza, oggi, nelle varie proposte di amori contraffatti: l’amore possesso, l’amore comprato, l’amore tradito, l’amore contrabbandato, l’amore degradato ed offeso! Il nostro amore è ‘particolare’, amiamo chi e come vogliamo noi! Tu, invece, Gesù, ci dici, perché ce lo hai insegnato e dimostrato, che bisogna amare tutti, senza discriminazioni, senza limiti e senza condizioni! È quell’amore nuovo che Tu ci chiedi che non può fermarsi e bloccarsi nemmeno davanti a tradimenti, insulti, provocazioni e nemici. Diciamo che si tratta di quell’amore misericordioso che solo se siamo in comunione e in relazione con Te e il Padre Tuo, riusciamo a concretizzare e a dimostrare, così, di essere davvero Tuoi discepoli: "Da questo vi riconosceranno ... se avrete amore gli uni per gli altri"! Dobbiamo, perciò, almeno cominciare a convincere la nostra mente e il nostro cuore che, solo attraverso questo Tuo amore unico e speciale, possiamo rivelarTi e renderTi presente e operante tra noi. Questo amore, con cui Tu ci hai amato e, ora, ci comandi di amarci lo vogliamo attingere dall’unica fonte e sorgente dell’infinita ed eterna Misericordia del Padre Tuo che ci hai rivelato essere anche Nostro Padre!

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Ultimo aggiornamento: 21/04/2016 - 20:58