Domenica delle Palme, 20.03.2016

Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno.
In questo giorno la Chiesa commemora il Cristo Signore, che entra in Gerusalemme a portare a compimento il Suo Mistero Pasquale (Messale Romano). Questa Domenica ci introduce nella Settimana Santa e ci invita a celebrare i Misteri della Passione, Morte, Sepoltura e Risurrezione del Signore, con gli stessi sentimenti di amore, di fedeltà e di misericordia che furono in Cristo Gesù (Fil 2,5), nella piena disponibilità e nel fondato desiderio di volerci lasciare coinvolgere nel Suo dono totale e muoverci a sincera conversione. Dalla morte, nasce la vita nuova, dal peccato, sgorga la grazia, dall’agonia della prova si giunge alla gloria dell’esaltazione. Fissiamo lo sguardo su Colui che abbiamo crocifisso, sofferente e morente ‘per noi’, accogliamo il Suo perdono benigno e pietoso e lasciamoci riconciliare in quelle braccia sempre aperte ed accoglienti che rivelano quelle del Padre Suo e Padre nostro, ricco di misericordia e di amore ‘per noi’. Da oggi iniziamo a percorrere con Gesù le Sue ultime ore di vita terrena tra noi, per coglierne tutto il Suo amore e il Suo dono fino alle Sue parole di perdono e di misericordia e alla Sua ultima parola: ‘Padre, nelle Tue mani consegno il Mio spirito’, che afferma e dice fiducia illimitata del Figlio nel Padre misericordioso, nelle cui mani consegnare il Suo spirito. Così, Gesù, delinea il Suo Regno di Misericordia e di Perdono. Il Suo volto crocifisso è il culmine, la fonte e la radice della Misericordia Divina ed Eterna! Come tutte le Domeniche, e ogni giorno in cui si celebra l’Eucarestia, questa delle Palme e della Passione del Signore riattualizza l’intero Mistero pasquale che, nel Triduo contempleremo, anche se nella distribuzione rituale e nella distensione temporale, nella sua unità ed unicità: Morte in croce (Venerdì), Sepoltura (Sabato), gloriosa Risurrezione (Domenica Pasqua). Con i ramoscelli di ulivo, oggi, iniziamo il nostro cammino insieme con Gesù verso la croce. Tra gli ulivi, infatti, inizia la lunga e drammatica Sua ‘AGONIA’, che si compie sulla croce, nell’abbraccio del Padre Suo. Dall’Osanna festoso e giulivo dell’accoglienza, al tradimento del Maestro, all’arresto dell’Innocente, al rinnegamento dell’Amico, alla condanna e crocifissione del Giusto, Innocente, Figlio di Dio! Oggi, L’accogliamo come il Messia Benedetto e percorriamo, insieme con Lui, un piccolo tratto del lungo e faticoso cammino, vivendo con Lui le ultime Sue ore terrene con noi. Gli saremo fedeli fino in fondo? In questa Pasqua, cuore, fonte e culmine del Giubileo della Misericordia, Lo seguiremo, come Maria, fin sotto la croce per accogliere dalla Sua bocca le Parole di Perdono, rivolte al Padre, in nostro favore? Sentiremo, dirette a ciascuno di noi, schiavi dei nostri peccati, le Sue dolci e rassicuranti parole: ‘Oggi, con Me, sarai nel paradiso’? Il Suo cuore trafitto dai miei peccati, il Suo amore testimoniato nel perdono dei Suoi carnefici e il Suo grido di abbandono totale nella consegna ‘del Suo Spirito’ nelle mani del Padre’, lasceranno finalmente tracce di semi di conversione nel mio cuore? RITUALIZZARE (Fare Memoria) il ‘Mistero Pasquale’ è lasciarsi coinvolgere, prendere e assimilare dagli Eventi Salvifici che Gesù ha fatto accadere per la Sua obbedienza al Padre, il Quale vuole la nostra salvezza. Egli si è consegnato alla Sua passione e morte ‘PER NOI’ e ‘PER LA NOSTRA SALVEZZA’. Dio, il Padre, offre a noi la Sua Misericordia, il Figlio Eletto ed Amato, che muore per noi e Lo ha risuscitato perché, in Lui e per Lui, NOI avessimo la vita, oltre la morte. Nel Figlio, Servo obbediente e fedele fino alla croce e risorto dal Padre, NOI, siamo chiamati a vivere da figli redenti, riscattati e predestinati a risorgere insieme con Lui, che è stato esaltato e costituito Salvatore e Signore di TUTTI NOI!
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Ultimo aggiornamento: 17/03/2016 - 20:55