29a Domenica Ordinaria, 16.10.2016
Dio Padre, Giustizia e Misericordia
La
necessità di pregare sempre e senza
stancarsi mai, non significa voler
trasformare e usare la nostra preghiera per
imporre a Dio la nostra volontà, ma impegna tutti ad
ascoltare la Sua Parola Vivente, Gesù Cristo e a
invocare dal Suo Santo Spirito la luce per
comprendere il Suo Santo Volere salvifico ed
implorare la Grazia per aderirvi sinceramente e
obbedirla fedelmente. Solo Dio, infatti, può farci
conoscere ciò che è bene per ciascuno di noi e per tutti
noi, e solo il Figlio può rivelarci la Sua volontà.
Pregare, allora, è
Atto di Fede che ci dispone all’ascolto (ob-audio)
della Sua Parola e ci dona la Grazia per poterla
attualizzare, come Gesù ha fatto e ci comanda di fare.
Solo la Sua Parola (La Scrittura) ci assicura che
‘Dio farà giustizia’ e questa certezza che ci
apre il cuore, ci fa alzare al cielo le nostre mani,
tante volte stanche e cadenti, e ci fa restare saldi
nella Fede e nella perseveranza della Preghiera, perché
sicuri che Dio Padre, ricco di amore e di misericordia,
‘non ci farà aspettare a
lungo’. Vera Preghiera, dunque, non è la nostra
pretesa di voler piegare Dio ai nostri voleri o, peggio,
farne una transizione commerciale! La Preghiera,
non è un prezzo da pagare per ottenere e avere
ciò che desidero, anche se questo è contro il Suo
volere, ma nasce dalla certezza incondizionata che Dio
mai ci abbandona e mai permetterà di farci affondare e
affogare nei nostri errori e peccati. Certo, Preghiera
non è neanche voler pretendere soluzioni magiche e
miracolistiche per il male causato dalle nostre
irresponsabilità, ma è voler ravvivare la nostra
speranza e fondare la nostra pazienza, la nostra fiducia
e la nostra perseveranza nella certezza incrollabile che
mai Dio potrà rinnegare Se stesso, essendo Egli
Amore da sempre e
Misericordia per sempre. La vera Preghiera,
perciò, scaturisce dall’ascolto
perseverante della Sua Parola, che è la fonte
della fiducia in Chi parla e promette. Infatti, la
perseveranza, qualità indispensabile della Preghiera,
manifesta ed è segno della fiducia e della piena
convinzione che la Parola di Dio è efficace e compie ciò
che dice e promette. Pregare è necessario, è il respiro
vitale di ogni credente. Perciò, è indispensabile
pregare ogni momento,
come per vivere è indispensabile
respirare
continuamente. Preghiera come il respiro
dell’anima, necessario e permanente. Pregare, allora,
è
uscire da se stessi
per orientarsi alla Fonte della vita, Dio che ‘soffia’
continuamente vita nuova in noi. In questo senso,
vanno intese le due qualità della preghiera che
deve essere ‘continua’ (sempre, pàntote,
ogni istante, in tutti i momenti,) e perseverante,
permanente e ‘senza stancarsi mai’!
Pregare sempre, perché la Preghiera autentica mai
si sovrappone alle altre nostre azioni, non le
scavalca né le annulla, li vivifica, invece, ridonando
ad esse senso e guidandole a vere finalità. La
Preghiera, fatta di Ascolto, Fede e Carità, mai può
annoiare e stancare! È come l’amore vero che rivela
e vive la Comunione con Dio
Amore. La Preghiera è
Dono ed è
elemento essenziale ed insostituibile della Fede dono.
Modello e Fonte della vera Fede e dell’autentica
Preghiera è Gesù, fedele e obbediente, fino alla morte
di croce, e sempre in comunione costante con il Padre.
Senza stancarci!
Certo che, se la Preghiera come la Fede, la percepiamo
come un dovere o un rito da compiere,
perché impostoci dalla legge, dal diritto canonico e
dagli uomini, allora, la subiamo e, prima o
poi, ci stancheremo e l’abbandoneremo.
Ma, se nasce dal desiderio di relazionarci e fare
comunione con Dio, il Quale ci ha fatti per Sé, e si
consolida nella necessità dell’amore, mai ci
stancheremo di pregare, dialogare ed entrare in
comunione con la Persona che amiamo. Non ne possiamo
fare a meno! La Preghiera, come la Fede, deve essere
alimentata e vivificata dalla Scrittura e il persever
are
in essa, nonostante e durante l’aridità spirituale e i
disorientamenti umani, ci assicura la vittoria e
qualifica il nostro dialogo d’amore e di confidenza e
rende stabile la nostra comunione con Dio, Padre
Creatore, per il Figlio Redentore e Salvatore e nel Suo
Spirito Santificatore. La Preghiera, dunque, è
‘necessaria’ perché è
desiderio e
nostalgia di
Dio, che ci ha creati per Se e, per questo, il nostro
cuore, - ci dice Agostino - sarà sempre inquieto,
fino a quando non ritornerà nelle Sue braccia e non
rientrerà nel Suo cuore.
Ultimo aggiornamento: 13/10/2016 - 15:25