Mercoledì delle Ceneri, 10.02.2016

Lasciatevi riconciliare con Dio ritornate a me con tutto il cuore
Come accogliere e sperimentare la Misericordia di Dio durante questo NUOVO CAMMINO di purificazione interiore e in un NUOVO TEMPO favorevole, concessoci per convertirci, finalmente, al Suo amore? Ascoltiamo la Parola. Nella prima Lettura siamo convocati da Dio, in una grande assemblea, per accogliere di nuovo l’offerta della Sua Alleanza e del Suo Perdono, per fare, ‘con tutto il cuore’, ritorno al Signore che ‘è misericordioso e pietoso, lento all’ira e di grande amore’. Paolo, nella seconda Lettura, ci supplica, in nome di Gesù Cristo, a lasciarci riconciliare con Dio, per mezzo di Lui che ‘è stato fatto peccato in nostro favore’. Il Vangelo ci chiede la conversione interiore, e non formale, e indica le tre vie classiche per il fruttuoso cambiamento (METANOIA) del cuore, della mente e dell’anima: ELEMOSINA, DIGIUNO, PREGHIERA. Il Salmo ci invita a riconoscere i nostri peccati e a prendere consapevolezza delle nostre infedeltà, per permettere a Dio, nel Suo grande amore e nella Sua infinita misericordia, di perdonarci e cancellare le nostre iniquità, di lavarci dalle nostre colpe e ricrearci un cuore puro, generoso, grato e gioioso nel proclamare la Sua lode.
Anche se il gesto-segno dell’imposizioni delle ceneri apre il cammino quaresimale della sobrietà, della scelta dei poveri, del pentimento e del ritorno a Dio e ai fratelli, esso deve essere tutta la GIOIA e la SPERANZA per noi, perché questo è il TEMPO FAVOREVOLE ed opportuno per accogliere e vivere la Grazia della conversione nel Giubileo della Misericordia. La QUARESIMA non è Tempo di RINUNCIA ma di SCELTE che conducono e anticipano la gioia della Pasqua. La Quaresima prepara il nostro cuore e la nostra mente, attraverso, appunto, la METANOIA QUOTIDIANA, nella fatica del ripensare alla miseria a cui ci ha ridotto il nostro peccato, nella volontà di rientrare in noi stessi per riprendere coscienza delle nostre infedeltà, per rialzarci e ritornare nelle braccia aperte del Padre misericordioso, pietoso, lento all’ira e di grande amore! Una Quaresima ‘tradizionalista’, fatta di digiuno di cose, senza astinenza dal peccato, è un fallimento drammatico, come chi si vanta di fare l’elemosina per arricchire il suo io e prega, a parole, nell’illusione di poter piegare Dio ai suoi capricci e farsi notare come osservante di riti prescritti, lasciando marcire il suo cuore lontano da Dio. Chi digiuna di cose, ma si nutre di tristezza, si veste di ipocrisia e si colora la faccia di malinconia, per attrarre l’attenzione degli altri su di se per farsi commiserare, questi non fa Quaresima di Conversione ma di avvitamento su se stesso! Una Quaresima senza il profumo e l’annuncio della ‘primavera’, senza la gioia esaltante della Misericordia e senza la gloria della Pasqua, che Quaresima è? La verifica autentica ed il segno chiaro che la stiamo vivendo, secondo il Vangelo, è se viviamo la gioia pasquale che già pregustiamo, in quanto c’è stata donata da sempre, perché ‘In Aeternum Misericordia Eius’! La grazia della Misericordia, la gioia della Quaresima, il profumo di Pasqua, la fatica della metanoia, la libertà interiore, il fare tutto nel segreto del cuore e sotto lo sguardo materno del Padre, l’invito del profeta a ‘lacerarsi il cuore’ per ritornare a Dio con un cuore nuovo, la supplica di Paolo a lasciarsi riconciliare con Dio e gli insegnamenti di Gesù sull’elemosina, sulla preghiera e sul digiuno, saranno le vie e le strade da percorrere, gli esempi da seguire e da imitare, gli impegni da assumere e conseguire nella fedeltà e coerenza, in questa Quaresima Giubilare. La Quaresima si presenta, ogni anno, con le stesse ‘cose’ da fare, ma dobbiamo farle in modo nuovo! Il SEGNO delle CENERI ci invita a ripensare e a fare una bella, seria e coraggiosa REVISIONE della nostra vita alla luce e nello specchio del Vangelo per riscoprirci quali siamo: TUTTI BISOGNOSI DI CONVERSIONE, MISERICORDIA E RICONCILIAZIONE. Ci ricorda che siamo creature, fatte di polvere impastata da Dio Creatore e modellata a Sua immagine e vivificata mediante il Suo Spirito. CENERE che è stato FUOCO e che, ora, custodisce altre braci, ancora accese da ravvivare; serve anche per PURIFICARE (fare il bucato), per CONCIMARE e CONSERVARE alimenti, altrimenti, deperibili e degradabili. Queste SACRE CENERI mi stimolano a soffiare sulle mie ultime braci, sotto la mia cenere, perché il fuoco dell’amore e della speranza ritorni ad ardere, a riscaldare e ad illuminare il mio cammino verso la gioia senza fine della Pasqua del mio Signore. E, infine, tu, quando digiuni, ‘profumati la testa e lavati il volto’! LAVARSI e PROFUMARSI per l’INCONTRO a lungo desiderato, atteso e decisivo con lo SPOSO, che è la ‘RICOMPENSA’ piena e felice per la Sua SPOSA, che ha ‘ascoltato’ il Suo amore e a questo si è tutta consegnata!

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Ultimo aggiornamento: 07/02/2016 - 09:55