Battesimo del Signore, 10.01.2016

Egli vi Battezzerà in Spirito Santo e fuoco
Noi, riscattati nel Figlio e rinati dallo Spirito, viviamo della grazia del Battesimo da figli obbedienti e grati, liberi e felici! Noi cristiani siamo stati Battezzati in Spirito Santo e fuoco! Il fuoco, come l’acqua, purifica, lo Spirito Santo, invece, ci rende partecipi della vita divina e della comunione con il Padre, mediante la comunione con Cristo e ci inserisce, a pieno titolo, nella grande famiglia dei figli di Dio. Fare memoria (zikkeròn) del nostro Battesimo è ravvivare e riattualizzare il disegno di Dio su di noi, che continua a sceglierci come figli amati nel Figlio, rendendoci testimoni del Suo amore e della Sua misericordia nel Suo Spirito Santo. Il Battesimo di Gesù, Giusto tra peccatori, al Giordano, annuncia quale sarà la Sua missione: quella del Figlio amato, che si fa Servo per obbedienza al Padre e per amore nostro, il Quale, con la Sua vita, rivela a noi, in ogni Suo gesto, segno e parola l’infinita Misericordia del Padre, nella potenza del Suo Santo Spirito, che sulla croce raggiunge il Suo culmine e il Suo compimento. Nato tra noi (Natale), cresce in sapienza e in età in una famiglia, come tante altre, in una casa semplice e umile, obbediente e sottomesso ai Genitori (Santa Famiglia); Lo troviamo, ancora una volta, Bambino adagiato nella mangiatoia, visitato dai pastori e contemplato da Maria, la quale ascolta e osserva tutto, conservando ‘tutte queste cose’ nel suo cuore (1 Gennaio 2016: Maria santissima Madre di Dio e Madre degli uomini); siamo stati chiamati a renderci conto di quanto ci è accaduto: il Verbo, Sapienza eterna di Dio si è fatta carne e rivela il volto misericordioso del Padre (2a Domenica di Natale), e, abbiamo accolto, con la gioia dei Magi, la rivelazione che Egli è venuto a salvare tutti, perché è stato mandato ad essere la Luce, la Vita, la Pace e la Salvezza di tutti (Epifania). Oggi, invece, Lo troviamo già trentenne, in fila con/tra i peccatori per farsi battezzare e dare inizio alla Sua missione pubblica di salvezza universale, di consolazione per tutti gli afflitti, di misericordia infinita a favore di tutta l’Umanità. Gesù in fila e insieme a tutti gli altri peccatori, avanza e si fa battezzare da Giovanni. Egli, che è il più forte, mandato e venuto a ‘battezzare in Spirito e fuoco’, solidale con il Suo popolo, si abbassa ad essere battezzato da colui che ha dichiarato pubblicamente di non essere degno di ‘slegarGli nemmeno i lacci dei sandali’. Ora, il Padre Lo ricolma del Suo Spirito e Lo presenta a noi quale Suo ‘Figlio amato’ e ‘Suo compiacimento’ (Vangelo). L’annuncio del ritorno dei deportati, che si erano già rassegnati a vivere in esilio, è visto come una seconda liberazione del popolo che, ora, consolato e rincuorato, è invitato a prepararsi solennemente al prossimo nuovo incontro con il Signore Dio, che viene a radunarlo e pascerlo, quale Pastore che porta gli agnellini sul suo materno petto e conduce dolcemente le pecore madri, due debolezze che meritano più amore e più cura, a radunare tutto il gregge per guidarlo al vero pascolo (prima Lettura). Noi, salvati non per i nostri meriti, ma per la Sua misericordia, giustificati per Sua grazia, siamo stati rigenerati e rinnovati ‘nello Spirito Santo che Dio ha effuso su di noi in abbondanza per mezzo di Gesù Cristo’, nel Quale ‘siamo stati fatti anche eredi della vita eterna’. Rigenerati per grazia, rispondiamo con l’impegno a volerci lasciare rinnovare (seconda Lettura)!
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Ultimo aggiornamento: 09/01/2016 - 16:42