Immacolata Concezione, 08.12.2016
Ecco la Serva del Signore
Da Lei, Vergine purissoma,
doveva nascere il Figlio, Agnello innocente che toglie
le nostre colpe; e Tu sopra ogni creatura la
predestinavi per il Tuo popolo avvocata di grazia e
modello di santità
(Prefazio proprio)
Nell’Immacolata,
Dio vuole farci comprendere qual è il Suo disegno su di
noi e in Lei vuole darci, oltre la speranza e la
certezza del Suo amore, il ‘paradiso’ perduto della
nostra vera identità di figli ed eredi,
chiamati a essere santi e immacolati al
Suo cospetto. Maria, nella Sua Immacolata Concezione, è
Figura centrale e Porta dell’Avvento,
Segno dell’amore eterno e fedele di Dio per le Sue
creature e Rivelazione della nostra vocazione a
essere figli nel Figlio, che Ella accoglie e genera per
la nostra liberazione dal peccato, che ci fa ‘scappare’
da Dio e dai fratelli e ci spinge a nasconderci, con
paura e vergogna, perché ci siamo scoperti nudi, soli e
tristi, proprio in quel paradiso di felicità e di amore
che Dio aveva voluto per noi. Non dubita Maria, nel
dialogo con Gabriele, ma desidera solo conoscere
pienamente la volontà di Dio che la sceglie e le propone
di generare il Figlio amato, che la rende, nel dono
della Sua vita per la remissione dei peccati del mondo,
Madre di Misericordia di noi, tutti peccatori.
Con il Suo Fiat, pronunciato con mente illuminata
e cuore libero e felice, Ella inizia la Sua missione di
Donna, Vergine Immacolata, Sposa e Madre, prima Serva
del Signore e Collaboratrice del Figlio
Redentore: ‘Ecco la serva
del Signore; avvenga per me secondo la Tua Parola’
(Lc 1,38). L’Immacolata rivela tutto quello che Dio
vuole compiere per l’Umanità e ci indica il modo
di accogliere il Suo progetto, di dire il nostro ‘sì’
e offrire la nostra collaborazione, con libertà e
fedeltà. Maria fu concepita senza peccato originale, non
tanto per fare una degna dimora a Gesù, ma per
riaccendere in noi la Speranza perduta, dispersa, in
fuga, impaurita e piena di vergogna, dopo il peccato.
Speranza viva, fondata
sull’amore, che Dio nutre per noi tutti. Dio
Amore pensa più a noi che a Suo Figlio, che sacrifica
per noi! Come Maria, anche noi dobbiamo essere presi
dallo stupore e cantare tutta la nostra meraviglia,
attraversati anche noi da quel turbamento positivo
che stimola la ricerca e il senso di quanto ci è stato
donato e richiesto, per rispondervi con maturità e piena
consapevolezza. Quanta meraviglia! Dio vuole
avere bisogno di noi per realizzare il Suo disegno di
amore e di salvezza. Come?
Imitando Maria, la fanciulla di Nazareth, dobbiamo
credere la Sua Parola, fidarci e consegnarci nelle Sue
mani e abbandonarci alla Sua misericordia, che vuol
dire, semplicemente, permetterGli di operare in noi,
senza resistenze e condizioni, affinché la Parola si
compia in noi e porti e realizzi i frutti, da Dio
desiderati. Contemplando Maria Immacolata,
dobbiamo convincerci e credere che tutto quello che Dio
ha fatto in Lei, lo vuole realizzare in ciascuno di noi,
se e quando, come Lei, ci
arrendiamo al Suo Amore e pronunciamo il nostro ‘Sì’
incondizionato come Lei.
L’essere stata concepita senza peccato originale,
dunque, non è tanto un privilegio, accordato solo a
Maria, ma è un segno
stupendo che testimonia tutto l’amore che
Dio nutr
e
per noi e ci vuole fare scoprire il Suo grande sogno e
progetto di volerci rendere ancora Suoi figli nel
Figlio. L’Immacolata, dunque, è segno vivo di bontà e di
speranza nel Suo progetto di salvezza.
L’Immacolata
Maria è Icona
visibile e Rivelazione
efficace di quanto Dio vuole realizzare in chi si rende
disponibile, come Lei e Gli apre il cuore e consegna la
sua esistenza al servizio del Suo Progetto.
L’Immacolata, infine, è la prova sicura e incontestabile
che il Signore mantiene e realizza tutte le promesse,
anche se umanamente impossibili, perché
niente è impossibile a Dio.
Ultimo aggiornamento: 06/12/2016 -
16:40