2a Domenica di Pasqua, 03.04.2016
Mio Signore e Mio Dio!
Beati quelli che non hanno visto e hanno creduto
MISERICORDIA
e PERDONO, PACE e MISSIONE sono i DONI che, il Risorto,
consegna alla Sua Comunità. La Chiesa deve essere segno e
testimonianza della Sua presenza nel mondo: Amore, Perdono e
Misericordia. La prima Lettura ci ‘racconta' come la
Chiesa nascente si edificava e cresceva, non soltanto in
numero, ma in qualità e maturità, lasciandosi plasmare e
guidare dallo Spirito, su di Lei, dal Risorto, ‘soffiato’,
nella fedele testimonianza ed efficace attualizzazione della
Misericordia, nelle diverse e concrete situazioni di umana
sofferenza fisica e morale, attraverso le guarigioni dei
malati e le liberazioni dagli spiriti impuri operate dagli
Apostoli nel nome del Risorto.
MISERICORDES SICUT PATER!
Essere misericordiosi come il Padre è l’agire della Chiesa
nascente: come Gesù ha manifestato la Sua tenerezza e la Sua
cura premurosa per i poveri, i sofferenti, i malati, nel
corpo e nell’anima, risanando, guarendo e ridonando
liberazione, così i Suoi discepoli sono chiamati e mandati a
spargere la Sua Misericordia che è in eterno! L’anima della
Chiesa è l’eterna presenza del Risorto che continua a
rivelare e ad attualizzare la Misericordia del Padre Suo.
Chi, perciò, non rimane in questo Suo disegno e non si
inserisce in Lui, come il tralcio alla vite, non può dirsi
ed essere cristiano.
TOMMASO è esempio
di ‘incredulità’ iniziale e, poi, modello di Fede: da ‘voglio
vedere e toccare per credere’ al ‘mio Signore e mio
Dio’! Beato Tommaso che giunge alla vera FEDE attraverso
‘il voler’ vedere e toccare! Ma,
più BEATI coloro che crederanno, pur non avendo visto e
toccato! Certo, chi non è stato testimone oculare,
destinatario del Vangelo della Risurrezione e della
Misericordia, dovrà fidarsi della Parola per credere,
come Maria, che crede senza aver visto e si merita, anche
Lei, prima di noi, oggi, la dichiarazione: Beata Te,
perché hai creduto la Parola, e, Beati Voi, destinatari di
questi FATTI e SEGNI, scritti in questo LIBRO, perché
credete che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, anche se,
non Lo avete visto e toccato, ma vi fidate e credete la
Parola, che ve Lo annuncia e rivela! Il fine e l’obiettivo,
infatti, del Libro scritto è quello di far nascere la FEDE
in ogni lettore e ascoltatore ‘perché,
credendo, abbiate la vita nel Suo nome’.PACE
A VOI! Non è un semplice saluto, ma è DONO del
Risorto, che vuole liberare il cuore dei Suoi da ogni
turbamento, dubbio e paura circa la Sua persona e vuole
‘soffiare’ nuova vita in loro nel dono dello Spirito Santo,
che guiderà la loro missione, cioè, quella di portare e
offrire, a tutti, il Vangelo della Misericordia, attraverso
la remissione dei peccati (v 21-22). Il
PERDONO dei peccati è il
primo frutto della Morte, Sepoltura e Risurrezione di
Cristo, che dona PACE, apre alla vera Fede, infonde e
‘soffia’ il Suo SPIRITO di vita nuova su ciascuno di noi e
in tutti noi! La PACE di Gesù Risorto è frutto del prezzo
della Sua vita sacrificata per noi. Non è frutto di
compromessi e tacito quieto vivere!
Il Risorto e Tommaso.
L’incontro avviene nello stesso luogo, ‘otto giorni
dopo’! Erano tutti in casa e le porte sono ancora
chiuse! ‘VENNE’ di
nuovo Gesù, dona la Sua pace e va incontro a Tommaso e, con
il Suo sguardo di bontà e misericordia, lo invita a mettere
le sue dita nelle ferite delle Sue mani e del Suo costato,
squarciato dalla lancia. L’Apostolo, già conquistato, non
tocca
e non mette il dito nelle Sue ferite gloriose! Ora,
vuole solo gridare il suo abbandono fiducioso e
professare la sua fede incrollabile, riconoscendo per sempre
il Risorto: “MIO SIGNORE E MIO
DIO”! Tommaso, l’assente, l’incredulo all’inizio, ma
sempre desideroso di ‘vedere’ e toccare’, di ‘stare accanto’
e ‘vicino’ al Suo Signore, è trasformato dal Risorto nel “primo
credente”, capace di formulare la Professione di Fede
essenziale su Colui che è stato Crocifisso, Sepolto e, ora,
è Risorto per ridare a noi la pienezza della vita in Lui: “MIO
SIGNORE E MIO DIO"!
Ultimo aggiornamento:
31/03/2016 - 18:43