Avvento della Misericordia, 29.11.2015
State attenti a voi stessi, vegliate pregando e risollevatevi e alzate il capo perché la vostra liberazione è vicina
Come
dobbiamo vivere l’Avvento della Misericordia?
Dobbiamo stare attenti a scrutare e discernere i segni dei
nostri tempi. Dobbiamo lasciarci destare e svegliare da
questi segni, dobbiamo lasciarci rialzare, per poter levare
in alto lo sguardo. È urgente ed indispensabile cominciare
ad uscire da noi stessi, per andare ad annunciare e
testimoniare il Vangelo della Misericordia, abbattendo i
muri divisori, per costruire la casa comune dove regna
condivisione e si vive di fratellanza universale, educandoci
al vero umanesimo ‘integrale e integrante’, ricercando il
meglio di noi e tirarlo fuori, per lasciarci trasfigurare,
cioè, lasciarci condurre con abbandono e fiducia a guardare
con occhi e cuore trasformati e capaci di ‘vedere oltre’ per
scrutare e interpretare i segni dei nostri tempi, non più
con cuore e occhi carnali, ma con gli occhi amorevolissimi
di Gesù e il cuore misericordiosissimo di Dio. Avvento
carico del dinamismo vitale impresso dal Convegno Nazionale,
appena conclusosi, ‘in Gesù
Cristo il nuovo umanesimo’, nelle sue cinque vie:
USCIRE per ANNUNCIARE, ABITARE, EDUCARE e
TRASFIGURARE! Vivere, dunque, l’attesa
con/nel dinamismo dell’USCIRE per andare, senza indugio
e in fretta, a trovare e amare le periferie; USCIRE per
lasciare, per raggiungere; USCIRE a seminare per mietere e
raccogliere; USCIRE per andare a casa dei peccatori, dei
poveri, degli ammalati, dei carcerati, in una parola, nelle
case dei senza-casa e raggiungere il cuore dei disperati,
perché scartati dal nostro egoismo feroce e mortale. Questo
è l’Avvento dal sapore
delizioso della Misericordia!
Proprio oggi, dall’Africa, inizia il Giubileo straordinario
della Misericordia. Avvento
della Misericordia, la Grazia/Kairos da
non perdere assolutamente, perché ‘tempo favorevole per
la Chiesa, perché renda più forte ed efficace la
testimonianza dei fedeli’ (Mv 3). In questo Avvento,
ricominceremo a convincere il nostro cuore che ‘abbiamo
bisogno di contemplare il mistero della Misericordia’
come ‘fonte di gioia, di serenità e di pace’ e come ‘condizione
della nostra salvezza’ (Mv 2) e terremo fisso lo sguardo
su Colui che abbiamo crocifisso, che è ‘il Volto della
Misericordia del Padre' (Mv 1) e, così, divenire noi
stessi 'segno dell’agire del Padre’ (Mv 3). Papa
Francesco sottolinea, nella sua esortazione, l’attualità
delle parole di Papa Giovanni XXIII a cinquant’anni dalla
conclusione del Concilio Ecumenico Vaticano II: ‘la Sposa
di Cristo preferisce usare la medicina della misericordia
invece di imbracciare le armi del rigore’ e ‘vuole
mostrarsi madre amorevolissima di tutti, benigna, paziente,
mossa da misericordia e da bontà verso i figli da lei
separati’; come, anche, quelle di Paolo VI: 'vogliamo
piuttosto notare come la religione del nostro concilio sia
stata principalmente la carità' (Mv 4). Scrutare i segni
dei tempi e seguire i Suoi insegnamenti! Se, per esempio,
non riusciremo a cogliere il senso rivoluzionario di Papa
Francesco, che anticipa, di fatto, l’apertura dell’Anno
Santo in Terra ‘straniera’, povera,
martoriata, depredata, asservita e schiavizzata, anziché,
nel fasto rituale e, solo, ripetitivo di Roma! Allora, o
siamo accecati dai nostri interessi, oppure, non vogliamo
cogliere i segni/ammonizioni del nostro tempo,
che cambia vertiginosamente, mentre noi vorremmo, invano,
fermarlo e arrestarlo ai nostri agi, interessi, privilegi
acquisiti e illusorie mete conquistate!
Avvento è far rivivere l’attesa
del Signore che verrà; viverlo nella vigilanza, per
accogliere il Signore che ‘viene’, tutti i giorni, nella
nostra vita, per preparare l’incontro definitivo con
Lui nel giorno che ‘verrà’ glorioso, alla fine dei nostri
tempi, travagliati e con l'inizio dell’eternità beata. L’attesa
vera genera vigilanza, operosità e speranza,
attenzione, veglia ascolto-preghiera e accoglienza. La
veglia è quella della sentinella 'amante' che anela ad
incontrare Qualcuno, al Quale consegnarsi e donarsi, e, in
Lui, realizzarsi pienamente e definitivamente nella piena
umanità.
Anno
Santo della Misericordia
È
la Parola, ascoltata con desiderio ed accolta con gioia, ad
accendere la Luce della
Speranza (prima Lampada) nel cuore di
ciascuno di noi, assicurandoci che il Signore viene a
visitarci ogni giorno, per farci crescere e abbondare
nell’amore universale e ad accendere subito in noi
la fiamma
e il fuoco della
Sua infinita MISERICORDIA (LUCE centrale della
Corona dell’Avvento che dura tutta la vita).
Il Giubileo della Misericordia,
il cui inizio ufficiale è fissato per l’8 Dicembre con
l’apertura della Porta Santa di San Pietro, avrà inizio di
fatto, Domenica 29 Novembre
nella Repubblica Centrafricana, Paese ferito dalla
guerra: 'ho in animo - ha detto papa Francesco -
di aprire la porta santa della cattedrale di Bangui, durante
il viaggio apostolico che spero di poter realizzare in
quella nazione’.
Ultimo aggiornamento:
02/12/2015 - 08:23