26a Domenica Ordinaria, 27.09.2015
Non potete impedirglielo, perché lo fa in
Mio Nome!
Ed è il Mio Nome che salva!
La
Misericordia di Dio non può essere monopolizzata,
strumentalizzata da alcuno e non può essere vincolata da
alcuna istituzione o burocratica associazione! È solo dono
di infinito amore che Dio Padre offre sempre a tutti i Suoi
figli, che la desiderano, la cercano e l’accolgono con cuore
sincero. Non può essere proprietà privata e amministrata da
alcuno, a suo piacimento e volontà! Tutti, siamo solo,
miseri mezzi e strumenti della Divina Misericordia per i
fratelli. Solo servi inutili, dunque, mai padroni ed
amministratori interessati e finalizzati a proprio consumo e
profitto, con il pretesto della fedeltà al nome del Signore.
I ‘ministri’ (non amministratori che se ne impadroniscono
nei fatti) sono solo canali (ciaramili) dove scorre
libera ed abbondante la misericordia divina fino a giungere
a chi la desidera, la invoca, l’accoglie e la fa agire. Non
ha limiti la misericordia! Chi di noi può decidere dove
dirigerla, quando aprirla e quando chiuderla? Nessuno. Solo
colui al quale Dio la offre, si può prendere la tremenda
responsabilità di rifiutarla; mai può ardire di impedirlo,
chi è stato scelto da Dio, per far ‘passare’ la Sua
misericordia infrenabile e inarrestabile nemmeno dal povero
mezzo e tramite, scelto indegnamente come mediatore e non
come fonte, ma quale canale (ciaramilu), affinché
questa sia travasata in chi la desidera e l’ha invocata, con
quel cuore sincero che solo Dio conosce fino in fondo! Chi è
mandato ad annunciare, a guarire e a liberare ‘nel Suo
nome’, deve aderire alla Sua persona, obbedire alla Sua
Parola, eseguire i Suoi insegnamenti e comandi, mai deve
ardire sostituirsi a Lui, appropriarsi dei Suoi poteri e mai
deve agire di testa propria, per i propri interessi e
tornaconti, guidato solo da burocrazia e rigidità e non
dalla Sua misericordia infinita. Né lo Spirito Santo si
lascia imprigionare dalle nostre avide gelosie e presunte
prerogative di possesso e di esclusivismo! Soffia dove vuole
e riempie di vita nuova e gioia chi l’accoglie con desiderio
e lo segue con coerenza e libertà. Dobbiamo liberarci dalla
fobia e pazzia di vedere dei nemici in coloro che noi
crediamo ‘non siano dei nostri’. I Dodici, i
Settanta e i Cristiani di oggi, devono
convertirsi ed educarsi a pensare ed agire secondo Dio e,
quindi, accettare la libertà con cui Egli opera e si
manifesta. Lo Spirito, infatti, soffia dove vuole (Gv 3,8).
Infine, cosa sarà mai un
bicchiere d’acqua? Ma, se è dato ‘nel Mio nome’
tutto cambia e tutto acquista significato e preziosità! Un
semplice bicchiere d’acqua dato nel Nome del Signore diventa
sorgente inesauribile per fiumi di acqua viva. Questo
bicchiere d’acqua, dato nel Suo nome, si trasforma in
quella famosa goccia che, insieme ad altre goccioline,
alimenta il fiume della speranza e si immerge nell’oceano
dell’amore! Nessuno è
padrone di Dio, nessuno può gestire i
n
monopolio il Suo agire santo e misericordioso, neanche la
Chiesa. Dio è e resta libero, non si lascia
limitare nelle nostre logiche carnali, né si lascia
imprigionare in un luogo da noi stabilito! Egli non è un
idolo da manipolare a nostro piacimento, uso e consumo!
DIO è solo
AMORE e
MISERICORDIA!
Ultimo aggiornamento: 24/09/2015 -
19:30