30a Domenica Ordinaria, 25.10.2015

  • Chiamatelo! Coraggio! Alzati, ti chiama!
    Chi vuole abbandonare la cecità, il giacere ai margini di una via a mendicare e desidera, perciò, sentire passare Gesù per la sua strada, che si è fermato al suo grido di dolore e lo ha mandato a chiamare, subito questi, getta via il mantello, balza in piedi e va da Lui: si lascia parlare, interrogare e, infine, salvare per seguirLo per sempre lungo la strada! Gesù lo vede, lo accoglie, lo ascolta. C’è solo fede in lui e, allora, lo esaudisce in ciò che desidera e crede: ‘Và, la tua fede ti ha salvato’. Gesù cammina con decisione e libertà, nonostante le incomprensioni e la durezza del cuore dei discepoli, verso Gerusalemme, dopo aver dato il terzo ed ultimo annuncio/avviso della Sua passione e morte per noi. Nel viaggio per salire a Gerusalemme, partendo da Gerico, il Maestro sceglie quella via e strada, ai margini della quale, ogni giorno, un cieco veniva a mendicare per sopravvivere alla disperazione. Gesù sceglie proprio quella strada per incontrarlo e potergli cambiare la vita e porlo alla Sua sequela. Bartimeo, perché cieco, era costretto a mendicare e a stare fermo, mentre vede camminare e tirare avanti quanti, indifferenti e disumani, volgevano lo sguardo dall’altra parte per non interessarsi e prendersi cura di lui. Egli, perché cieco, non può vedere Gesù, ma, uomo dell’ascolto, sente che Gesù passa proprio da li perché vuole dargli una nuova visione della vita per vederla con fede e, perciò, guardarla dall’alto! Non Lo vede, ma l’ascolta tra le mille parole chiassose della folla! Non nasce, infatti, la fede dall’ascolto (Rm. 10,17)? Non posso credere che Bartimeo grida forte solo per farsi sentire da Gesù, tra tanta gente che chiassosamente cerca di ostacolarlo, scoraggiarlo e impedirgli di farsi sentire! Egli grida sempre più forte la sua sincera fede e il suo amore per Gesù! Rabbunì, Maestro mio: dice rispetto, affetto, intimità, fiducia e affidamento; ed anche la Maddalena griderà il suo amore per il Risorto con la stessa espressione: Rabbunì (Gv 20,16). Rabbunì, io sono qui e non ci voglio restare più!Che vuoi che Io ti faccia”? Ti chiedo semplicemente Gesù, “che io possa vedere”, vederci bene, meglio, con i Tuoi occhi! Gesù, abbi pietà di me! È il grido dell’anima che arde dal desiderio di Colui che può illuminare, ridonare luce nuova, di Chi può guarire la cecità del cuore e della mente e strapparci al nostro buio ed oscurità, alle nostre nebbie e alle nostre tenebre. Quando e dove passa Gesù tutto cambia e tutto si rinnova, tutto può ricominciare, basta sapere e sentirLo passare, basta gettare via il mantello, cioè, tutto ciò che potrebbe impedire la corsa verso l’incontro, scattare/sbalzare in piedi per correre verso Gesù, guidato dalla Sua voce, per giungere da Lui e accogliere il dono della nuova luce che indica una nuova vita per seguirLo lungo la strada che conduce al dono supremo di Sé e con Lui morire per risorgere a vita eterna ed eterna comunione.
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    Ultimo aggiornamento: 22/10/2015 - 20:
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