5a Domenica di Quaresima, 22.03.2015
Imparò l’obbedienza e divenne Causa di Salvezza Eterna
Se il chicco di grano caduto in terra muore produce molto frutto
La vita è dono, chicco di grano
di una splendida e turgida spiga che, a maturazione, è
destinata ad essere, prima, recisa e, poi, raccolta e
liberata dalla pula, è posta sotto i raggi del sole, e dopo,
portata al mulino, dove viene triturata sotto la mole per,
successivamente, diventare farina da cernere, impastare, far
lievitare e venire infornata perché diventi pane che nutre e
sazia!
Altro seme è da seminare, perché
doni altri semi al seminatore, che deve gettarlo in terra e,
poi, nelle sue profondità, deve dissolversi per conservarsi
in vita, in una nuova vita! Vuoi ‘vedere’, davvero,
Gesù? Devi seguirLo per il Suo percorso! Altri non ce ne
sono! Rispondi, allora, sinceramente, almeno, al tuo cuore,
alle domande che la Parola di questa Domenica ci pone:
Chi è per te? Che posto ha nella tua vita? Nella
tua giornata? Nelle tue scelte morali? Dio lo vedi un
padrone, cui sottometterti senza libertà? Un giudice
spietato e iroso, pronto e desideroso solo di punire,
castigare e condannare a morte? Padre padrone intransigente
capace solo di alimentare sensi affoganti di colpa e non
senso di responsabilità di fronte al Suo amore
misericordioso? Dio, per te, è un padrone severo e da
obbedire senza amore e libertà? Un giudice inflessibile
cattivo, che cerca sempre il modo e tutti i pretesti per
accusare e condannare? Nulla di tutto ciò la Parola di oggi,
ci dice! Ti chiede solo di guardati dentro, con la luce
della Parola, oggi, più che mai rivoluzionaria: la vuoi
salvare, le vuoi dare un senso pieno, ne vuoi fare qualcosa
di bello e che vale di questa tua vita? Donala,
allora, per non perderla e per conservarla in eterno. Ma,
quando, giungerà l’ora di ascoltare questa verità che la
Parola, oggi, ci vuole consegnare? Chi dona la sua vita
agli altri, la vive in pienezza e la salva; ma chi la vive
per se stesso, l’ha già sciupata e perduta per sempre!
L’Ora della Croce è il culmine, il compimento della Missione
di Gesù, il segno e la rivelazione definitiva del Volto
misericordioso del Padre e la manifestazione del Suo amore
fedele per sempre. La vita donata sulla Croce e, poi,
deposta nel sepolcro scavato nuovo, spiega la storia di quel
chicco che deve svuotarsi e morire nella profonda e oscura
terra, per poi rinascere a nuova vita! Vuoi davvero ‘vedermi’?
Allora, la strada è quella che ti ho insegnato! Se ti fidi e
credi in Me, percorrila senza paura e tentennamenti! Questa
è a senso unico: dalla passione e morte,
alla risurrezione e glorificazione! Bisogna che il
chicco di grano, caduto in terra, muoia perché doni nuova
vita! Sai essere quel piccolo seme che sa immergersi nel
grembo della terra e sai morire a te stesso per rinascere a
nuova vita? Ti lasci attirare dal fascino irresistibile
dell’Amore smisurato crocifisso per te? Sai scorgere
e cogliere nella Croce la piena realizzazione del Disegno
salvifico di Dio per noi? Vuoi finalmente impegnarti a
svuotarti dal tuo inguaribile egoismo, per divenire fonte di
carità e di misericordia? L’Eucaristia celebra sempre e solo
il Mistero di Cristo morto e risorto, che, di Domenica in
Domenica, rifulge di nuova luce per noi. Oggi, la luce e il
colore è la Gloria della Croce: l’annuncio profetico di una
Nuova Alleanza, scritta nella viva carne della Sua creatura
(prima Lettura), si realizza e si compie attraverso
la Passione e Morte di Gesù Cristo, il Seme divino che si
immerge nelle profondità della nostra terra, per donarci
vita nuova ed eterna. Gesù, così, non solo risponde al
desiderio di quanti volevano ‘vederlo’, ma fa anche sapere
Chi è, perché è stato mandato e perché è venuto: Egli, come
il chicco di grano, deve cadere in terra, deve donarsi
svuotandosi, deve morire per donare salvezza,
risurrezione e gloria ai Suoi fratelli! Dio ama Israele
oltre le sue infedeltà e interviene personalmente ad
iscrivere la Sua volontà di amore e di salvezza nella carne
viva del loro cuore per ricrearlo e renderlo capace di
rispondere al Suo eterno amore fedele (prima Lettura e
Salmo). Al centro della Celebrazione e cuore
della Parola, oggi, è ancora la Croce nel suo mistero:
dalla passione, dall’umiliazione, dal dono
di Sé, è sgorgata per noi la vita eterna e la gloria della
risurrezione (Vangelo) e, proprio attraverso la
Croce, Cristo Gesù è causa di salvezza per tutti i Suoi
fratelli (seconda Lettura).