16a Domenica Ordinaria, 19.07.2015

  • Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un pò!
    Fermarsi un momento, per riprendere fiato, il filo, il senso, il fine della corsa affannosa del fare, per riprendersi le briglie del proprio andare, agire, pensare e donarsi. Appartarsi un po’ con Lui per ritrovare l’intimità e farla diventare un po’ di più comunione; un po’ in disparte, per sapersi guardare un po’ di più dentro, senza paura e nella verità; un po’, voi soli, per confrontarvi, correggervi, arricchirvi scambievolmente, per rafforzare un po’ di più la fraternità, l’amicizia, il rispetto, la comprensione e il perdono fraterno. Venite e restate un po’ con Me, affinché possiate gustare un po’ di più il Mio riposo, che è pace, amore, servizio, compassione! Riposatevi un po’, per essere capaci di spendervi di più e divenire un po’ di più pastori, secondo il Mio cuore! Riposatevi un po’ per ritrovare freschezza, entusiasmo, creatività e generosa disponibilità a spendervi di più per il Vangelo. Riposatevi un po’ per correre di più incontro a folle affamate e disorientate, che continuano a correrci dietro, perché, ancora, non abbiamo soddisfatto le loro domande di compassione, amore e servizio totale! Restate un po’ di più con Me, per imparare da Me a donarvi un po’ di più a tanta gente affamata, assetata, disorientata e dispersa nel cuore e nella mente! Gesù chiede ai Suoi, invitandoli ad andare in disparte con Lui, di anteporre l’ascolto indispensabile della Parola all’attivismo sfibrante; chiede di fare una bella revisione di vita, l’esame di coscienza e un ‘ritiro spirituale’ per rientrare in se stessi, ritrovare l’equilibrio interiore e ristabilire la priorità dell’ascolto sull’azione (‘il tanto da fare’), il primato dell’essere sull’apparire, del donarsi sull’avere, del servire sul dominare. Riconosciamo e seguiamo Cristo Gesù, il vero Pastore, che ci guida per il giusto cammino! La promessa di un Pastore buono e bello che verrà a radunare e condurre il resto delle pecore disperse e decimate per l’incuria e l’infedeltà dei pastori, complici e conniventi con il peccato del popolo (prima Lettura), mercenari e infingardi, la realizza Gesù Cristo (Vangelo), attraverso il dono della Sua vita per salvare quella delle pecore e riappacificare e riunire attorno ad un solo Pastore tutto il gregge disperso e diviso dal muro dell’inimicizia (seconda Lettura)! Se riesci a fermarti un po’ a ripensare, ad ascoltare, a meditare, a contemplare, a riflettere e a confrontarti, potrai darti e spenderti di più per gli altri! Venite con Me, in disparte, riposatevi un po’! Questa Parola è rivolta, soprattutto a noi Sacerdoti: Liberatevi dalle “tante cose da fare”, fermatevi ed entrate, almeno per un momento al giorno, nella vostra interiorità per ritrovare voi stessi, il senso della missione, il valore del silenzio e dell’ascolto, del dialogo e dell’intimità con il Maestro che vi ha mandato e vi ha affidato la Sua missione. Ritrovate la gioia della qualità delle vostre azioni, senza preoccuparvi, eccessivamente, della quantità (numero) delle cose da fare. Farne due o tre, ma farle bene: per Cristo, con Cristo e in Cristo, nella profondità, nella larghezza e nella lunghezza del Suo Mistero (Ef 3, 18)! Prima di poter fare qualcosa per Lui e con Lui, bisogna essere in Lui! Liberiamoci, dunque, dalla vuota euforia della riuscita delle nostre missioni, quasi queste fossero merito nostro e non dello Spirito!
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    Ultimo aggiornamento: 16/07/2015 - 22:53