3a Domenica di Pasqua, 19.04.2015

  • Non sono un fantasma, ma il Risorto per voi e Vivo tra voi!
    Convocati ancora dal Risorto, anche oggi, celebriamo la Sua Pasqua, nella meraviglia e nella festa di comunione con Lui e tra di noi. Apriamogli tutto il nostro cuore e lasciamoci ‘cancellare i peccati’, convertire e cambiare la vita, perché sia conforme alla Sua, donata e sacrificata per noi. ‘Ignorare’ la Parola (la Scrittura) e il non volerLa ‘comprendere’ provocano in noi ‘apparizioni’ e visioni di fantasmi che impauriscono e sconvolgono, ma non ci cambiano: l’incontro, la decisione e l’adesione al Risorto, ci fa vincere l’incredulità, aprendoci mente e cuore per comprendere ed accogliere la Scrittura, che converte al Suo amore misericordioso, cancella il nostro peccato e ci rende participi della Sua stessa vittoria sul male e sulla morte! Nella Celebrazione dell’Eucaristia, Pasqua quotidiana per il popolo pellegrino, accogliamo il perdono e ci apriamo alla vera conversione, ascoltiamo e crediamo la Scrittura, mangiamo alla stessa mensa lo stesso Pane e beviamo allo stesso Calice della salvezza, ci nutriamo e fortifichiamo, per essere testimoni del Risorto in ogni ambito della nostra vita quotidiana. Siamo ancora una volta alla sera di Pasqua, nel cenacolo, con gli apostoli chiusi dentro, impauriti e terrorizzati: non sanno cosa fare, dove andare, come procedere. Anche questa, dunque, Domenica è di Risurrezione, gioia, riconciliazione, conversione, perdono, pace, comunione e non ci può essere posto per gli egoismi ed individualismi, rancori e vendette, condanne e rivincite, divisioni e contrasti, ma solo vita e risurrezione tra noi! Il Risorto offre conversione, perdono e riconciliazione con Dio e tra di noi, rendendoci degni di offrire anche oggi la Sua vita, quale ‘vittima di espiazione’ per la vita e la salvezza del mondo, donandosi a noi nella Sua Parola e nel Suo Corpo e Sangue. La Sua morte che annunciamo, la Sua risurrezione che proclamiamo, la testimoniano nella vita, ora e sempre, nell’attesa della Sua venuta. Dalla paura, che genera rifiuto, incertezza, confusione ansia e panico, allo stupore e alla meraviglia, che dice accoglienza e gratitudine, che inducono al rendimento di grazie e alla testimonianza fedele e gioiosa. Dall’apparizione di un fantasma del passato, alla rivelazione del vero volto del Risorto che ha compiuto tutta la Scrittura, che offre perdono, che apre alla conversione e pentimento, che riconcilia e riabilita e genera tutti a vita nuova. Egli dona la Sua pace e il Suo Spirito. Il Suo mistero pasquale ci fa ‘passare’ dall’ignoranza e dimenticanza della Scrittura alla Sua conoscenza piena e alla Sua comprensione nella Parola e nella Persona che l’ha compiuta e la rivela nella Sua bellezza e pienezza, Gesù Cristo, il Risorto dai morti, la Parola vivente e gloriosa che rivela il vero volto di Dio Padre misericordioso, lento all’ira e ricco di amore per noi. Gli Apostoli, raggomitolati e avvitati su loro stessi, sono, per questo, dominati solo da paure dilanianti e ansie soffocanti. Sono in questo stato confusionale e delirante, perciò, Lo scambiano per un fantasma, perché non conoscevano o non volevano comprendere l’intera Scrittura che il Risorto porta a pieno e definitivo compimento. Apparizione? Il Risorto, Gesù Cristo, Colui che è stato crocifisso e ucciso per noi, non compare in visione per ‘scomparire’ nella realtà! Egli, infatti, ‘venne’, ‘entrò’,stette’, donò la Sua pace e soffiò il Suo Spirito, ha pronunciato parole di vita nuova, di perdono e di misericordia, da udire ed accogliere, custodire, meditare e comprendere, eseguire con fiducia e nella fedeltà a quanto rivelano e comandano. Oggi, da Risorto, chiede di mangiare e mangia insieme con loro! Egli non appare, dunque, entra e viene e si rivela quale Figlio che è stato risuscitato dal Padre per la Sua obbedienza fedele e totale! È qui, agisce, decide, comanda, chiede, interroga, si fa toccare, si manifesta nella Sua gloria e nella Sua vittoria sul male e sulla morte! Nell’apparizione-autoconvinzione, il soggetto dell’azione sono io, nella Rivelazione è il Risorto nella Sua gloriosa presenza tra noi! Le apparizioni sono costruzioni mentali e psicologiche di ciò che corrisponde ai miei bisogni, alle mie aspettative, ai miei disegni: tutto è al servizio del mio io! La Rivelazione divina è compiuta totalmente e definitivamente nella/dalla Persona del Risorto e ‘nel Nome’ di Gesù Cristo! Altre rivelazioni non vi sono! Manca la nostra risposta, la ‘conoscenza’ e la comprensione di quanto Egli ha detto, fatto, donato e rivelato. E manca, soprattutto, il nostro ‘attualizzare’ tutto quanto egli ha detto e fatto, tutto quello che ci ha comandato di fare in Sua memoria! Il moltiplicarsi di ‘apparizioni’ è segno inequivocabile del vuoto di fede e di ‘ignoranza’, di ‘dimenticanza’ e di ‘incomprensione’ della Scrittura e, soprattutto, della ‘lontananza’ dal Vangelo e dalla Persona del Risorto! Possiamo dire che le innumerevoli ‘apparizioni’ dei nostri tempi suonano come campanello di allarme di mancanza di fede ed artificioso e illusorio meccanismo di compensazione della vera fede che non c’è, del vero incontro con il Risorto che ancora non è avvenuto! Il Risorto, dunque, non ‘appare’ e né ‘compare’ ai Suoi: Egli ‘entrò’ a porte chiuse con potenza, ‘venne’ e ‘stette’ in mezzo a loro, con gloria e maestà! Non è un fantasma, che genera paure e angosce, ma il Vincitore assoluto sul male e sulla morte, il Generatore di vita nuova, la ‘Vittima’ che espia il peccato del mondo, il ‘Paràclito’ che intercede per noi presso il Padre e che resta con noi per sempre, nel dono del Suo Spirito, soffiato su di noi!

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    ultimo aggiornamento: 18/04/2015 - 07:50

    Ultimo aggiornamento: 16/04/2015 - 21:15