2a Domenica Ordinaria, 18.01.2015

  • Chi cercate? Maestro dove abiti? Venite e vedrete!
    Solo chi ascolta le Sue domande e segue il Suo invito, può recarsi a vedere dove abita, cosa pensa, come agisce e cosa vuole! La sequela, infatti, può iniziare solo dall’ascolto che si concretizza nell’accoglienza gioiosa e nell’obbedienza libera e fedele. Come possiamo e vogliamo, oggi, incontrare Gesù? Lo desideriamo ancora? Dove dobbiamo andare per trovarLo e vederLo? Nel volerLo cercare, cerchiamo noi stessi e i nostri vantaggi, o siamo pronti a lasciarci fissare negli occhi e sedurre dai Suoi? La Parola devi ascoltare e seguire, se vuoi davvero sapere dove abita, cercarLo e trovarLo, vedere come vive e restare con Lui per vivere come Lui! Il credente non lascia cadere a vuoto nessuna delle Sue parole di vita e verità, che lo spingono e gli chiedono di uscire dal proprio io individualistico per edificarsi come comunità, segno e testimonianza del Regno presente nel mondo. Il paradigma è Samuele, giovane che è perseverante nell’ascolto e che riconosce, perciò, ed accoglie la missione profetica e la esegue (prima Lettura). Nella seconda Lettura, sono i singoli membri della comunità, chiamati a costruirla e a formarla, convertendosi dai propri vizi per glorificare Dio nel proprio corpo, tempio vivo del Suo Santo Spirito. Nel Vangelo, la chiamata è rivolta ai primi discepoli, i quali, sollecitati dall’indicazione del Battista e dal suo invito a rivolgere il loro sguardo e il loro cuore, insieme con lui, sull’Agnello di Dio che passava, hanno desiderato e voluto conoscere Gesù per restare con Lui e seguirLo per sempre. ‘Che cosa cercate’? Cercate Me o voi stessi? Se cercate voi stessi, non troverete mai Me, ma se cercate Me, troverete anche voi stessi! Se saprete Chi sono, conoscerete la vostra vera identità – vocazione – missione, che è la comunione con Dio! Chi cerca l’Agnello di Dio, Gesù Cristo, la Via, la Verità e la Vita, ritrova se stesso e il senso pieno della propria vita! Cosa cercate?’ Più che domanda è una provocazione a dare alla ricerca contenuto e sostanza! Non sono le cose che saziano e acquietano il cuore dell’uomo! Non basta cercare di vedere Gesù, bisogna fermarsi da Lui per ascoltare e lasciarsi parlare, bisogna guardare il Suo volto per lasciarsi incontrare dal Suo sguardo. Egli fissa lo sguardo su Simone, gli cambia il nome e indirizza la sua vita nella nuova missione. Lo stesso sguardo si poserà su di lui, dopo il triplice tradimento, per ricondurlo a conversione (Lc 22,61). L’ha rivolto, anche, sul giovane ricco, che lo ha sfuggito perché i suoi occhi erano abbagliati dalle molte ricchezze che gli occupavano il cuore (Mc 10,21). Lo stesso Suo sguardo buono e misericordioso sta rivolgendo su ciascuno di noi e nessuno di noi vuole accorgersene ancora! Come cercare, vedere, incontrare e restare con Lui? Ma, oggi, è possibile cercare e, come, incontrare Gesù? I Magi che Lo hanno cercato, Lo hanno incontrato! Dove trovarLo per incontrarLo e seguirLo per rimanere con Lui? Nella Parola, nella Comunità – Assemblea, nell’Eucaristia e, in modo ‘sacramentale’, nei Suoi poveri all’agghiaccio, tremanti di freddo e morenti di fame, nello straniero che stiamo respingendo e rifiutando, nei bambini violentati e vecchi abbandonati, nei malati, sofferenti nell’anima e nel corpo, nei fratelli peccatori, da noi, più peccatori, impietosamente giudicati e crudelmente condannati, spietatamente esclusi! In realtà, è lo stesso Signore a cercare di incontrarci e vederci, a tentare di parlarci e fissarci con il Suo sguardo di amore accogliente! Da parte nostra, però, per poterLo vedere dobbiamo salire sul sicomoro, perché siamo ancora di poca fede e di bassa statura morale! Per poterLo incontrare e seguire, bisogna, poi, ridiscendere ed andare, spalancarGli la porta della nostra vita e accoglierLo perché Egli viva in noi! Il Battista, che fissa lo sguardo sull’Agnello che passa, Lo indica subito ai suoi discepoli perché vadano da Lui, Lo incontrino, Lo ascoltino, Lo seguano e restino con Lui, divenendo Suoi discepoli! Lo stile del Precursore, lampada della Luce e voce della Parola, deve divenire lo stile di ogni discepolo e del vero ed autentico ‘dispensatore’ della Sua Grazia. Nessuna autoreferenzialità, dunque, e nessuna possessività! Come Giovanni, dobbiamo scomparire e lasciare tutta la scena a Lui! Dobbiamo indirizzare a Lui, non a noi stessi! Egli indica e li spinge a Gesù, il Quale, sentendo i loro passi, si voltò verso di loro e con loro comincia il dialogo pressante e stringente: ‘Chi cercate’? ‘Maestro dove abiti?’ ‘Venite e Vedrete’! Comincia l’incontro, le prime domande e le prime risposte, ma il cammino sarà lungo e faticoso e la meta verrà raggiunta se restiamo con Lui e seguiamo Lui, Via e Verità della nostra vita! Per questo, ogni giorno, devo domandarmi: Chi cerco? Qualcuno ‘Altro’ diverso da me e che viene ‘prima’ di me e che è ‘più forte’ di me, o, sotto sotto, sto cercando solo me stesso? Dobbiamo lasciare e uscire da noi stessi se vogliamo sinceramente andare a ‘vedere’ e fare esperienza di Lui, incontrando il Suo sguardo ed ascoltando la Sua voce. Chi cerca la verità, con cuore sincero e mente libera, chi vive onestamente e ama gli altri, ha già trovato Dio, perché Dio è amore e verità!

    Settimana di Preghiera per l’unità dei Cristiani (17-24 gennaio)
    Il “
    DAMMI UN PO’ D’ACQUA DA BERE
     
    presuppone che sia Gesù sia la Samaritana chiedano ciò di cui hanno bisogno l’uno dall’altra - ci insegna a riconoscere che le persone, le comunità, le culture, le religioni e le etnie hanno bisogno le une delle altre e a ricevere ciò che è prezioso per il bene dell’umanità e della sua salvezza - implica un impegno etico che riconosca il bisogno gli uni degli altri per realizzare la missione della Chiesa e ci spinge a cambiare il nostro atteggiamento, ad impegnarci nel cercare l’unità nella nostra diversità, aprendoci ad una varietà di forme di preghiera e di spiritualità cristiana’.

    Ecco Perché Devo E Voglio Impegnarmi,
    Insieme Con Voi, A Ristabilire La Comunione Tra Noi Ogni Giorno Per Tutta La Vita.
    Nella diversità, infatti, tutti ci arricchiamo vicendevolmente
    perché nessuna persona, nessuna cultura da sola sono sufficienti!

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  • Ultimo aggiornamento: 15/01/2015 - 19:15