4a Domenica di Quaresima, 15.03.2015
Riunitevi, Rallegratevi, Esultate e Gioite!
Dio, infatti, non ha mandato il Figlio
per condannare le Sue creature, ma perché queste siano
salvate per
mezzo di Lui, il Figlio, Crocifisso per voi!
Il
segno che si eleva al cielo, per attirare il nostro sguardo
è ancora la Croce di Gesù Cristo, che dice sofferenza,
condanna e morte, ma soprattutto, rivela e attesta l’amore
smisurato di Dio Padre per noi. Le braccia del Redentore,
crocifisso e vivo, restano sempre aperte ai nostri sguardi e
ai nostri cuori turbati ed arrabbiati per ricordarci e
rassicurarci che il Padre, Suo e nostro, ci accoglie così
come siamo e, anche se ci siamo allontanati dalla Luce e
abbiamo preferito le tenebre, il Suo cuore è più grande dei
nostri capricciosi e orgogliosi peccati. Egli sempre
perdona, nella Sua infinita misericordia, e riapre a noi,
nel Suo amore infinito, nuovi orizzonti di pace e di
felicità. Dalla morte, alla Vita, dunque, dal peccato alla
Grazia, dalla nostra infedeltà - peccato alla Misericordia e
Amore infinito di Dio, che ci ha fatti Rivivere
in/con/per Cristo, Suo Figlio unigenito; dall’esilio –
deportazione – schiavitù al ritorno in Patria, liberi e
riscattati; dalla distruzione alla ricostruzione di
Gerusalemme e del Tempio; dalla tristezza e amarezza,
sperimentata sui fiumi di Babilonia, alla gioia di un Canto
nuovo nella terra dei Padri. La vera causa dell’esilio,
della deportazione, della distruzione della Città e del
Tempio è stata l’ostinata e reiterata infedeltà e l’aver
rifiutato e respinto le continue attenzioni e premure di
Dio, anche se, queste (esilio, deportazione, distruzione e
morte) sono presentate come un duro castigo di Dio che
permetterà al Suo popolo di ripensare alle sue infedeltà,
pentirsene e far ritorno a Lui, fedele e misericordioso.
Questo, però, mai dovrà portarci all’affrettata e infondata
conclusione, molto conveniente e vantaggiosa per noi, unici
responsabili del male del mondo, che è Dio a mandarcelo per
punirci, farcela pagare e, magari, anche per convertirci! Il
Suo amore è infinito e paziente! Solo questo, può
convertire, davvero, mente e cuore a nuova esistenza e a
nuovi orizzonti! Messaggi e domande: quali e quante le croci
piantate lungo il nostro cammino? Vedi nella Croce la
misura, senza misura, di Dio per te? Vivo nella Luce o
preferisco le tenebre che nascondono agli uomini, ma non a
Dio, le mie opere malvagie? Cosa per me significa vivere
nella Luce? Ero triste, ma ora sono nell’esultanza e nella
gioia (Salmo) perché Dio mi ha liberato (prima
Lettura) e mi ha fatto rivivere con Cristo Gesù (seconda
Lettura), il Figlio Amato, mandato nel mondo non per
condannare, ma perché tutti siano salvati per mezzo di Lui (Vangelo).
Dio non punisce e non castiga mai! Ama e perdona sempre!
La
Festa del Perdono 2015
PERMESSO, SCUSA, GRAZIE! Dio ti ama di
amore eterno, amore unico per te! Se tu Lo abbandoni,
Lui ti cerca, ti aspetta a braccia sempre aperte e ti
accoglie teneramente nel calore della Sua mano. Egli ci ha
tanto amato da innalzare sulla Croce il Figlio Suo per noi!
Ce l’ha inviato e donato, non per condannarci e castigarci,
ma per risollevarci dalla miseria, in cui ci ha fatto
precipitare la nostra infedeltà, al Suo eterno amore fedele,
e per farci rivivere per mezzo di Lui! Non
un dio che
castiga, ma che si lascia castigare, dunque, è il nostro
Dio! Né un dio che giudica e condanna senza pietà,
ma, Dio-Padre, che si lascia giudicare e condannare nel
Figlio e che non procura morte, ma dona vita eterna, per
mezzo della Sua morte! Mi ama! Mi ama da sempre!
Ho deciso!
VOGLIO ALZARMI PER RITORNARE DA MIO PADRE!