24a Domenica Ordinaria, 13.09.2015

  • Chi sono, davvero, Io per te?
    Pietro ha fatto, pure, la sua bella professione di fede, ma è solo ‘teorica’, cioè, senza alcun coinvolgimento personale ed esistenziale con la Persona di Gesù, la cui vera Identità, ancora, non la conosce appieno. Questa deve essergli, pienamente e definitivamente, rivelata dal Padre e non dalla carne né dal sangue (Mt 16,17). Gesù esige che si creda in Lui, non a parole, perché ciò è molto facile, ma bisogna seguirLo con i fatti e nella verità del Mistero pasquale del Figlio di Dio, che si fa Figlio dell’Uomo e Servo obbediente, fino alla morte di croce, per essere ucciso per noi e ‘risorgere dopo tre giorni’ (Mc 8, 31).
    Credere in Gesù, infatti, significa anzitutto conoscere la Sua vera Identità per comprendere ed accettare incondizionatamente la Sua missione, cominciando a pensare secondo Dio e non agire secondo la logica mondana, per mettersi dietro di Lui ad imparare a donare la propria vita agli altri, come fa Lui, per non perderla e per salvarla.  
    Seguire Gesù è accoglierLo, senza condizioni, nella propria esistenza e mettersi dietro a Lui ad ascoltarLo e seguirLo da vicino, per sposare il Suo stile di vita, non solo a parole, ma con i fatti, nella coerenza e comunione intima con Colui che hai deciso di seguire, camminando dietro la Sua persona e alle sue indiscutibili condizioni e precise modalità.
    Le premesse
    e le condizioni indispensabili per poter seguire fedelmente Gesù: scegliere la logica dei criteri di Dio e rinunciare, di conseguenza, a quella mondana e carnale (rinuncia di se stesso); unirsi a Lui, nel doloroso ‘necessario’ cammino della redenzione (prendere la Croce) e mettere al servizio del Vangelo la propria vita, che significa semplicemente volerla spendere e donarla per gli altri, come ha fatto Lui. Per seguire Gesù, allora, dobbiamo passare dalla logica del possesso al dono di sé! E questo è un impegno che dura per tutta la vita! Si svuota, chi si avvita su se stesso; mentre, arricchisce di vita vera chi la dona e si dona.
    La DOMANDA di Gesù è chiara, diretta e personale: ‘
    CHI SONO IO PER TE?' E ne contiene una seconda:CHI È PER TE DIO?’. Pensare secondo gli uomini e non secondo Dio, rimane tentazione diabolica anche per noi cristiani di oggi, che non dobbiamo essere  di questo mondo pur vivendo in questo mondo! La logica di questo mondo, infatti, consiste nel mettere il nostro IO al posto di DIO, l’avere al posto dell’essere, il possedere sempre più avidamente, al posto del donare e del donarsi, il pretendere di camminare avanti e non dietro Gesù, il rifiutare la Croce, anziché, abbracciarla e portarla insieme con Lui, il credere di poter salvare la propria vita, sciupandola e spendendola per sé, invece, di ‘spenderla’ al servizio del Vangelo di Gesù che la salva!
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    23a Domenica Ordinaria, 06.09.2015

  • EFFATÀ! SII APERTO! Ovvero: lasciati aprire e sciogliere
    Gesù compie la Profezia della prima Lettura, Dio aprirà gli occhi ai ciechi, schiuderà le orecchie dei sordi, scioglierà la lingua dei muti e farà saltellare lo storpio. Egli fa udire e parlare il sordomuto, che gli viene condotto da persone sensibili e misericordiose, che testimoniano fede in Lui, al Quale si rivolgono. Gesù, nello stupore della gente che esclama e professa ‘ha fatto bene ogni cosa’, non solo guarisce, ma fa udire e fa parlare. È sordo e muto chi continua a non fidarsi di Lui e chi si ostina a non volerLo ascoltare per non doverLo seguire. È sordo e muto chi non vuole prendere atto che Dio, sceglie i poveri, rende giustizia agli oppressi, rialza chi è caduto, sceglie i disabili, i derelitti, gli scartati e i rifiutati, i
    PROFUGHI, gli EMIGRANTI e i FORESTIERI, le vedove e gli orfani (Salmo e seconda Lettura). Gesù realizza nella Sua persona e nella Sua missione le profezie del primo Testamento. Agli Ebrei esuli, deportati in Babilonia, scoraggiati e depressi perché lontani dalla patria, da Gerusalemme e dal tempio, il profeta annuncia la liberazione che il loro Dio compirà (prima Lettura). La Lettera di Giacomo, molto pratica e concreta, invita, attraverso un esempio tratto dalla vita della comunità, all’atteggiamento correttamente fraterno che escluda ed eviti ogni differenza tra persone e ogni favoritismo personale (seconda Lettura). La Chiesa, perciò, se vuole essere ciò che deve essere, cioè Corpo di Cristo, non deve discriminare, deve essere madre, non deve essere parziale, non deve fare preferenze o favoritismi, e deve realizzare la logica e lo stile di Dio nella Sua opzione per i poveri. Non solo, allora, povera ma anche dei poveri per farli ricchi con la fede. Ma, nelle nostre comunità siamo sempre pronti ed attenti ad accogliere con gentilezza e delicatezza (chiamiamolo, realisticamente e chiaramente, “servilismo” opprimente e umiliante!) le persone che noi (ma, non il Signore!) riteniamo ‘importanti’ e solo perché possono favorirci in qualche modo, mentre lasciamo nell’indifferenza offensiva il povero, l’umile, il meno fortunato? Se si deve preferire qualcuno, si devono ‘preferire’ i poveri, gli ultimi, i diseredati, gli emarginati! In questo caso, però, non si tratta più di preferenza, ma solo di amore tenero e misericordioso!
    LA NOSTRA FEDE, PERCIÒ, SIA IMMUNE DA FAVORITISMI PERSONALI. Gesù fa udire i sordi e parlare i muti: ci abilita con la Sua grazia quotidiana a sentire e a parlare, a relazionarci con Lui e con i fratelli, a comunicare con Lui e con tutti i fratelli (Vangelo). Qual è la nostra risposta al Vangelo per aderire vitalmente a ‘Colui che ha fatto bene ogni cosa’? Se ci lasciamo aprire le orecchie per un nuovo ascolto con le Sue dita, se ci lasciamo ‘ravvivare’ dalla Sua ‘saliva’, la nuova ‘acqua del respiro’, le corde del cuore e se ci lasciamo ‘sciogliere’ da tutti i ‘nodi’ che c’impediscono, ancora, di essere e vivere da figli. Con il Suo strepitoso e potente Effatà, Cristo Gesù continua ad aprire tutto ciò che ancora rimane chiuso nella nostra persona e nella nostra vita: cuore, mente, occhi, orecchie e bocca. Tutto di noi e in noi, può essere risanato e tutto può rivivere! Ma, SOLO, SE GLIELO PERMETTEREMO!
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    Ultimo aggiornamento: 08/09/2015 - 18:10