6a Domenica di Pasqua, 10.05.2015

  • Dio ci ha amato per primo
    Rimanete nel Mio amore
    L’amore di Dio è per tutti, Gesù lo ha annunciato, predicato e testimoniato: ho altre pecore che non sono di questo recinto (Domenica del Buon Pastore), devo cercarle, accoglierle, riunirle! Dio ha tanto amato il mondo da mandare il Figlio, perché chiunque crede in Lui non muoia, ma abbia la vita eterna (Gv. 3,16). Cristo Gesù dona la Sua vita, spezza il Suo corpo, versa il Suo sangue per la salvezza di tutti gli uomini. La Chiesa delle origini, per bocca di Pietro, finalmente, comincia a rendersene conto. Dio è Amore, Padre che non fa preferenze di persone, ci comanda di amarci gli uni gli altri, come Egli ha amato noi, perché rimaniamo nel Suo amore e la Sua gioia in noi sia piena. La Parola di questa Domenica, ci prepara al Mistero dell’Ascensione e al dono pieno e definitivo dello Spirito Santo su di noi, chiamati e mandati tutti, ad annunciare Dio amore e a testimoniare Cristo Salvatore, che ci ha scelto Suoi amici, ci ha costituiti annunciatori della Sua gioia, piena e duratura, e testimoni del Suo comando: ‘che vi amiate gli uni gli altri come Io ho amato voi’ (Vangelo). Testimoniare Gesù, non con le parole e con le labbra, ma con i fatti e nella verità e nella pienezza dell’amore: dobbiamo amarci gli uni gli altri, come Egli ci ha amati. Da questo conosceranno che siamo Suoi discepoli, che a Lui siamo uniti e che Egli vive in noi. Dio ci ha amato per primo di un amore fedele ed inesauribile. Come accogliere e rispondere a tanto amore? Amando gli altri, costruendo riconciliazione e pacificazione, facendo esperienza di perdono e di solidarietà. Il nostro amore per Dio, infatti, è sempre una risposta ed una conseguenza dell’amore di Dio, che è Amore e che ama per primo, ed è una necessità, perché se vuoi conoscere e giungere a Dio che è Amore, l’unica strada è amare. Amore offerto a tutti e responsabilità personale nel rispondervi, osservando il Suo comandamento nuovo: ‘amatevi gli uni gli altri come Io ho amato voi’. Ma noi, lo amiamo, seguendo le Sue indicazioni e obbedendo al Suo comando? E poi, quando cominciamo a renderci conto che Dio non fa preferenze di persone e convertiamo il nostro modo di pensare e di agire, modificando il nostro stile di vita? Il Suo amore è libero, sovrano ed universale: non dipende dall’iniziativa meritocratica degli uomini e si estende anche agli uomini che non Lo hanno ancora conosciuto. L’amore di Dio non si può definire, lo vedi e trovi impresso nel Crocifisso, lo puoi soltanto descrivere se ne fai esperienza personale. Chi ama i fratelli ha conosciuto Dio. Dio si fa conoscere in Cristo e si rivela Padre per convincere il nostro cuore che siamo Suoi figli. L’amore di Dio è per tutti, il Suo è amore libero e gratuito: non si può privatizzare né guadagnare con le buone opere che sono conseguenti a questo amore gratuito, universale, accolto, corrisposto, riconosciuto e seguito. Dio non ci vuole schiavi, ma figli nel Figlio, non servi ma amici. È l’amicizia e la familiarità con Gesù, non generata dalla dipendenza e dalla paura, ma fondata, vivificata e animata dall’amore, che elimina ogni distinzione, abbatte ogni barriera e che avvicina e unisce la creatura al Creatore, il fratello al fratello. Dio non fa preferenze di persone e sono a Lui accette tutte quelle persone che, a qualsiasi popolo appartengono, praticano la giustizia e, quindi, Lo amano! Quando finiamo e smettiamo, dunque, di arrogarci il diritto di escludere qualcuno dalla misericordia e dalla salvezza che Dio dona a tutti? Ma chi siamo noi e chi ci sentiamo di essere? Chi sei tu a giudicare e a negare la Misericordia? Ascolta questa Parola e lasciati toccare e convertire, per poterti rendere conto che non sei Dio, non sei morto tu in croce, che siamo solo servi inutili e strumenti fragili, bisognosi più degli altri, che vorremmo escludere, della misericordia e della grazia di Dio, il Quale innalza gli umili e abbassa i superbi, guarda il cuore e non la provenienza, conosce chi vive nel Suo timore e lo cerca con cuore sincero e giusto. Chi si lascia amare, risponde a questo Amore, con l’osservanza della Parola, che ridona vita e salva. L’amore di Dio non è monopolio di alcuno! È libero, gratuito ed universale! Non si lascia imprigionare nelle nostre categorie mentali e sociali, nelle nostre cattedrali e santuari, raggiunge solo i cuori timorati che praticano la giustizia e perseguono il bene. Dio non fa preferenze! Il Suo amore è libero ed universale! Nessuno può ingabbiarlo, nessuno può possederlo, nessuno può privatizzarlo o monopolizzarlo! Questo amore, inoltre, è offerto e donato gratuitamente, non può essere guadagnato dalle nostre ipocrite ed interessate bugiarde ‘buone opere’! È dono di Dio che richiede a ciascuno di noi una risposta libera e fiduciosa, responsabile e fedele. Non lo si conquista l’amore di Dio, lo si accoglie come dono gratuito e vi si risponde con i fatti e nella verità, non con le parole e con la lingua, non con i nostri riti e alle nostre povere e meschine condizioni! Impariamo ad amare come Dio.

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    Ultimo aggiornamento:07/05/2015 - 19:55