3a Domenica di Quaresima, 08.03.2015

  • Non fate della Casa del Padre mio il vostro mercato
    Il gesto profetico di Gesù, che 'scaccia' i mercanti dal Tempio, pone dei seri problemi ed urgenti domande di purificazione, anche e forse, più imbarazzanti oggi di ieri! Restano un grave monito le parole di Papa Francesco su questo scottante problema nella Chiesa oggi: un prete affarista e una chiesa ridotta a mercato e commercio, scandalizzano, ostacolano e allontanano da Dio e da Gesù che ha redento e salva gratuitamente! Che il grave problema esista e che continui a sporcare le nostre comunità cristiane, lo provano anche le recenti e scomposte reazioni difensive al pressante e luminoso richiamo di Papa Francesco alla Chiesa universale e, in particolare, alla nostra italiana, nelle pasticciate giustificazioni e infondate motivazioni, in verità, poco chiare e non del tutto comprensibili! Su questo c’è, ancora, molto fare, da pensare, da meditare e da convertire e purificare! Ancora, oggi, infatti, gli uomini di Chiesa si macchiano di questo peccato. L’avidità del denaro, in loro, ha preso il posto del Dio vivo e misericordioso! Papa Francesco, meditando e spiegando questo brano evangelico (Omelia del 21 novembre 2014 a Casa S. Marta) chiaramente ci ricorda: la Redenzione e la Salvezza di Gesù Cristo sono doni gratuiti, non si comprano e non si vendono! Dunque, ‘le Chiese non diventino mai case di affari’. Quanto scandalo, infatti, diamo ‘alla gente con il nostro atteggiamento, con le nostre abitudini non sacerdotali nel Tempio: lo scandalo del commercio, lo scandalo delle mondanità’. ‘Dio non ha niente a che vedere con i soldi’ e, perciò, ‘la Chiesa non può essere affarista’! La Legge di Dio radice e fonte di libertà e liberazione da tutti gli idoli che rendono schiavi. I Comandamenti non sono pesi da subire e da seguire supinamente, sono parole di vita nuova che guidano il credente per il giusto cammino e lo salvaguardano dal diventare schiavo della carnalità e mondanità, facendolo uscire ‘dalla condizione servile’. Essi sono la sorgente della vera libertà e vera dignità e formano la Legge di Dio che è retta, giusta e, eterna e fedele, porta gioia al cuore e luce agli occhi, e dona saggezza e fedeltà (prima Lettura e Salmo). Sono le dieci parole che liberano da ogni forma di idolatria (primi comandamenti) e di schiavitù (tutti gli altri) che offendono e avviliscono la nostra dignità di figli. Il rifiuto e l’inosservanza di questi doni di libertà, e vie per la vera felicità e beatitudine anche qui in terra, perciò, sono rifiuto e offesa all’amore di Colui che ci ha creato, si è alleato con noi e, poi, ci ha redento per mezzo del Figlio Redentore e Salvatore. Le Dieci Parole tracciano le vie della/per la libertà. Ascoltandole, accogliendole aderendovi e facendosi coinvolgere, ci si pone al servizio del vero Dio, abbandonando i falsi dei, e si passa dalla schiavitù alla libertà e a vivere l’alleanza con Lui! Purificare il cuore dagli interessi economici e di mercato: non mercificare più i Sacramenti e le cose sante sacre! La casa è del Padre, non potete trasformarla e ridurla a mercato dei nostri prodotti. La Parola di Dio, nei Dieci Comandamenti, vuole liberarci da ogni idolatria, vuole indicarci l’unica via della salvezza, l’amore e la volontà di Dio si manifesta a noi attraverso la Chiesa, santa nel Suo capo ma peccatrice nei suoi membri, che deve lasciarsi, perciò, purificare in ogni tempo: commercio, burocrazia, ideologie, interessi, potere, prevaricazioni, condanne, esclusioni, schemi mentali e conservatori che vorrebbero costringere Dio ai nostri egoismi. Noi, Tempio vivente di Dio, lasciamoci purificare dai nostri interessi e dai nostri mercanteggiamenti, per ricercare solo la Sua gloria e il bene spirituale dei fratelli! La tentazione e presunzione di voler chiudere Dio nei nostri luoghi, illudendoci di poterlo piegare alle nostre idee e ai nostri fini, di volerlo usare come merce per i nostri affari, sono sempre in agguato e seducenti e molto seguite, più che mai, anche oggi. Lasciarci purificare da questi nostri idoli, da noi costruiti e per noi innalzati! Ma è così difficile lasciarci purificare il cuore per liberarlo dai suoi idoli, che non lo lasciano più respirare e battere all’unisono con il cuore di Dio, che lo ha fatto per Sé e, perciò, sarà sempre inquieto senza di Lui! Il Crocifisso Risorto, infatti, è l’unica nostra Via di salvezza, l’unica Fonte della sapienza, la Rivelazione della vera potenza di Dio. Chi cerca i segni, i miracoli per affermare la potenza di Dio e chi pretende di imporre a Dio la logica della sapienza umana, non arriverà a comprendere e mai saprà accogliere lo scandalo, la stoltezza, la debolezza e la follia della Croce!
    NOI, TESTIMONI DI GESÙ RISORTO, SPERANZA DEL MONDO!
    Ricevete lo Spirito Santo e Mi Sarete Testimoni
    (At 1, cfr Lc 24,49).
    Cari Cresimandi,
    Oggi, nella Celebrazione della Confermazione, Voi scegliete e Vi dichiarate ‘per sempre’ per e di Cristo! Scegliete di ‘stringervi’ a Lui, Pietra viva, per venire impiegati, come pietre vive, per la costruzione dell’Edificio spirituale, per il Sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio! (1 Pt 2,4-5). Ma, vi rendete conto, Amici miei carissimi, a quale Speranza siete stati chiamati? Ad essere Testimoni Gioiosi e coraggiosi di Gesù Risorto e portatori e annunciatori del Suo Vangelo di speranza nel mondo! Perciò, ‘Guardatevi da chi approfitta del vostro pessimismo per vendervi la morte. Fidatevi di Gesù che non vi vende illusioni, ma dona pienezza di vita!’
    Non fatevi rubare, perciò, la speranza, ma siate la speranza di tutti noi!

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  • Ultimo aggiornamento: 06/03/2015 - 07:59