Epifania del Signore, 06.01.2015

  • Gesù Cristo, Verbo incarnato, offre la sua salvezza a tutti
    È Festa dell’universalità della Salvezza! La festa dei popoli guidati dalla Luce! Il Signore è Dio e si è fatto Carne come noi, è nato per noi e ha voluto farsi conoscere da noi manifestandosi quale unico Salvatore di tutti (Vangelo). La Sua rivelazione è rivolta a tutti i popoli, a tutta l’umanità, nel ‘segno’ dei ‘Magi’ stranieri. Nella loro ‘presenza’, la Liturgia celebra il compimento delle profezie antiche che annunciavano la Salvezza universale (prima Lettura e Salmo) e che gli apostoli, compiuto il loro cammino di fede e riconosciuto in Gesù la presenza di Dio Salvatore, hanno annunciato e portato a tutti (seconda Lettura). Cristo si manifesta a tutti i popoli! I pagani sono attratti dalla Luce di Cristo che illumina ogni uomo che viene in questo mondo. Festa dei Doni: il Bambino, Dono supremo, insostituibile ed irrinunciabile, che Dio offre all’intera umanità. Donarsi è morire a se stesso, per rivivere nell’altro: è l’atteggiamento ascetico, non facile, di chi è capace e pronto ad uscire da sé per ritrovarsi nell’altro. Ma donarsi è anche un po’ rivivere: vivere una vita nuova, insieme con colui/colei, al quale il dono è fatto. Non il dono di qualche cosa, ma, è il dono di sé e del donarsi. I Magi offrono, adoranti, oro-regalità; incenso-divinità; mirra-passione di Gesù. I Magi, come quanti cercano il Signore, sono aperti alla novità, nella perseveranza della ricerca e, soprattutto, con il desiderio di trovarlo. Hanno cercato, hanno trovato e incontrano Gesù! Invece, coloro che credevano di conoscere bene le Scritture, non approdano al riconoscimento del Messia! Erode, arroccato nella difesa ad oltranza dei propri interessi, i Magi alla ricerca del bene comune di tutti gli uomini. Erode è corroso dalla paura e si aggrappa al suo potere inconsistente, insieme all’autosufficienza, come i dottori del tempio. I Magi ripartono ogni giorno, cercano il Signore per ogni dove lo trovano, l’incontrano e lo adorano. Epifania manifestazione del Signore come Salvatore di tutti i popoli. Dal particolare, all’universale! Da Gesù, Figlio d’Israele, viene la Salvezza universale: in Lui, tutte ‘le genti sono chiamate a condividere la stessa eredità, a formare lo stesso corpo e ad essere partecipi della stessa promessa del Vangelo’. Tutti siamo chiamati ad adorare il Signore, a rivestirci di luce e a camminare alla Sua luce, a brillare della Sua gloria, a far palpitare il cuore di gioia e a dilatarlo a nuovi orizzonti sconfinati e luminosi perché viene la Luce e la Gloria del Signore brilla su si te. La Parola non si esaurisce nel racconto! Pone a ciascuno di noi una domanda precisa e chiara: Tu, da che parte stai? Come cerchi e chi stai cercando? Chi o cosa è al centro della tua esistenza? Chi o cosa stai adorando? Cosa stai offrendo? Accogli il mistero-disegno di Dio di salvezza universale? Chi pretendi di escludere? Tu, ti lasci salvare? Sei tornato alla vita di ogni giorno deciso a percorrere l’altra - la Sua strada? Noi, da che parte stiamo? Siamo in cammino e alla ricerca di Lui? Ci lasciamo sconvolgere e coinvolgere nel Suo mistero? O restiamo chiusi, come Erode, la città, i capi, e rifiutiamo, come loro, tutto ciò che potrebbe minacciare i nostri interessi ed intaccare il nostro modo di vedere e di dare senso alle cose? Cosa scegliamo? Paura e turbamento o gioia e luce? Lo stile dei Magi, alla ricerca sincera del Piano di Dio o quello di Erode inquieto, turbato, tormentato dal suo stesso potere? L’Epifania tutte le feste porta via!Ma il credente, colui che ha incontrato veramente Gesù, che lo ha adorato e contemplato, dopo l’Epifania fa ritorno nella sua quotidianità scegliendo l’altra via, la Sua, quella dell’amore, l’unica strada per uscire da se stesso per dilatarsi nel dono di se agli altri! Dobbiamo essere noi, oggi, i Magi, non i nostalgici cantastorie del tempo ormai perduto, ma i cantori gioiosi e convinti della Luce splendida apparsa e venuta nel mondo, Cristo Gesù, Parola eterna del Padre, resasi, ancora più visibile ed adorabile Eternità nel nostro fragile ed inquieto tempo, buio e triste, SE LUI NON C’È!
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    Ultimo aggiornamento: 05/01/2015 - 13:06