18a Domenica Ordinaria, 02.08.2015

  • Io sono il Pane della Vita
    Gesù ‘Pane di vita’, disceso dal cielo per alimentare e saziare la fame di Dio, di senso, di libertà, di verità e di amore. Gesù, ‘Pane di Dio che discende dal cielo per dare la vita al mondo’. Pane di vita per l’umanità, annunciato nella prima Lettura nel dono di Dio che soccorre il Suo popolo con il dono immeritato della ‘manna’, ‘il pane che il Signore vi ha dato in cibo’ per sostenervi nel faticoso cammino verso il monte santo dell’Alleanza. Pane di vita nuova, che ci fa abbandonare l’uomo vecchio per rivestire l’uomo nuovo (seconda Lettura). Il pane è vita, perché cibo necessario ed indispensabile per vivere. La fame sintetizza e riassume tutti i bisogni fondamentali dell’uomo. Ancora i temi della prima Domenica ‘del Pane’: Dio continua a soccorrere e nutrire il Suo popolo in cammino verso il Sinai, il ‘monte santo’ dell’Alleanza, rivelando la Sua presenza, il Suo amore fedele ad un popolo ribelle, scontento e mormorante. Il Vangelo presenta Gesù Pane di vita. Gesù rimprovera alla gente di cercarLo esclusivamente perché si è sfamata e di ignorare, pertanto, l’altra fame e l’altra sete che non possono essere saziate mai pienamente in questa vita mortale. Il nostro cuore rischia sempre di cercare cose che non hanno vero valore! L’insidia è reale, quella, in pratica, di limitarsi a cercare e desiderare “un cibo che perisce” e fa perire! Il cammino della fede è il faticoso passaggio quotidiano dal ‘morire di fame’ al ‘pane che il Signore ci ha dato in cibo’ (prima Lettura e Salmo); dallo ‘svestire l’uomo vecchio’ al ‘rivestirci dell’uomo nuovo’ (seconda Lettura); dal voler cercare il ‘cibo che perisce’, per accogliere e vivere il dono del ‘Cibo che rimane per la vita eterna’. Infine, Come fare, oggi, a non accogliere il grido della TREMENDA RESPONSABILITÀ” (90) del DEBITO ECOLOGICO (51), di fronte ai mutamenti climatici, anche se con “responsabilità diversificate” (52), in quanto da parte dei paesi sviluppati sono maggiori. LA TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ: “ogni anno scompaiono migliaia di specie vegetali e animali che non potremo più conoscere, che i nostri figli non potranno vedere, perse per sempre” (33). L’intervento umano, quando si pone a servizio della finanza e del consumismo, “fa sì che la terra in cui viviamo diventi meno ricca e bella, sempre più limitata e grigia” (34). Dalla Enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco Sulla cura della Casa Comune, tema di ascolto e di riflessione nel Novenario in preparazione della Festa di S. Francesco 2015.
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    Ultimo aggiornamento: 30/07/2015 - 20:27