4a Domenica Ordinaria, 01.02.2015
Tu sei il Santo di Dio e sei venuto a rovinarci! taci ed esci da lui!
Noi,
in qualsiasi stato di vita siamo stati chiamati, di fronte
al male che ci minaccia di soffocarci e toglierci la vita
piena, dobbiamo lasciarci liberare dalla Parola Vivente, da
ascoltare con stupore e meraviglia e da accogliere con amore
e gratitudine, da seguire con perseveranza e da trasmettere
con fedeltà e sollecitudine agli altri. Se rimaniamo uniti a
Costui che ‘insegna cose nuove e con autorevolezza’
irresistibile, nulla potrà turbarci e nessun male potrà
impossessarsi del nostro cuore. Dove c’è Lui, non ci può
stare il male! Lo spirito immondo riconosce in Gesù, il
Liberatore dalla schiavitù e da ogni possessione, verso il
Quale urla la sua rabbiosa protesta: ‘Perché Tu sei
venuto a rovinarci’? Risponde Gesù alla sua invettiva
con un ordine perentorio e inappellabile: ‘Taci ed esci
da lui’! Comanda, con severità ed assoluta autorevolezza,
allo spirito invasore di non replicare e di uscire
immediatamente da chi non gli è mai appartenuto. Lo spirito
immondo voleva impadronirsi di un figlio libero; il Figlio
di Dio lo scaccia e lo svergogna e gli ordina di lasciarlo
in pace. Nel cuore dei figli ci deve stare il Padre, non i
suoi nemici ed oppositori! Il fatto inatteso che degli
spiriti impuri siano stati smascherati e abbiano dovuto
eseguire immediatamente l’ordine di Gesù, ‘il Santo di Dio’,
di tacere ed uscire subito da chi non devono occupare e
possedere, ha destato ‘timore’, che è stupore e non paura,
meraviglia e non sconcerto, negli astanti, i quali si
pongono la domanda della fede:
Chi è Questo che parla con autorevolezza e comanda con
autorità mai viste e sentite? Le Sue parole sono vere
perché sono diverse da quelle degli Scribi che sono
orgogliose e pretenziose, dette per illudere e non per
liberare, usate per fare emergere ed affermare se stessi!
Quelle di Gesù dicono la bellezza di Dio che Lo ha mandato a
liberare la sua creatura dal male che la insidia e, tante
volte, la possiede. Gli insegnamenti degli scribi sono solo
verbali e formali, la Parola di Gesù genera ‘il nuovo’,
guarisce e risana, libera dal male e ridona pace e salvezza.
Anche l’esortazione di Paolo, oggi, l’accogliamo come quella
che una madre tenera e amorosa, rivolge ai figli: ‘Questo
lo dico per il vostro bene!’ (v 35) Non si tratta,
dunque, di una sfida tra matrimonio e celibato, ma di
mettere Dio al primo posto sia se si è chiamati al celibato,
sia al matrimonio e, quindi, vivere le diverse missioni per
amore e solo nell’amore oblativo, senza ‘distrazioni’ e
vuote ‘preoccupazioni’ affannose ed ansiose, con cuore
indiviso e mente illuminata e guidata
dalla Sua Parola, Luce senza tramonto. Gesù è il Profeta
sommo ed unico annunciato da Mosè, Colui che viene a
liberarci da tutto il male, la Parola Vivente che ci rivelerà
tutto il Suo Amore e, nella Sua morte e risurrezione, ci
offre piena e definitiva liberazione dal male e ci dona
salvezza. Dio ci libera dal male nel Suo Figlio, che lo
prende tutto su di Se, per toglierlo e annientarlo nella Sua
morte e risurrezione. La Sua è autorevolezza, non è
autoritarismo, il potere scellerato che si esercita
despoticamente su altri per assoggettarli e sfruttarli, è al
servizio della verità e della vita, è nella sua efficacia:
quando parla, accade sempre qualcosa di inatteso, di nuovo e
impensabile prima! La Sua forza è immutabile ed invincibile,
ma, perché questa porti a compimento ciò che desidera, è
indispensabile la nostra disponibilità a far entrare, nel
cuore, la Sua Parola e darLe ascolto e obbedienza. Gesù,
infatti, viene come il Liberatore da ogni male, ma deve
essere accolto e dobbiamo lasciarLo agire! In Gesù Cristo,
il Figlio, che parla con autorevolezza e comanda agli
spiriti impuri di tacere e di uscire dal cuore degli uomini,
Dio, il Padre di tutti, visita il Suo popolo per parlargli
al cuore. La visita di un padre, per i figli obbedienti e
fedeli, è fonte di gioia e di esultanza!
Vita Coniugale, Vita
Consacrata, Celibato, Verginità!