17a Domenica ordinaria, 27.07.2014
Vendere e spendersi tutto per quello che vale di più
Il tesoro nascosto e la perla preziosa sono il
Vangelo del Regno, il tesoro più grande che io devo invocare e
cercare! Dio lo ha posto, già, nel mio cuore che vuole sempre più ‘ascoltante’,
‘saggio ed intelligente’ e, perciò, docile e
accogliente il Suo amore. Solo gli uomini saggi ed
intelligenti cercano i tesori più preziosi e nascosti e
decidono, senza esitazione, di scegliere il meglio,
acquistando la perla più rara e più preziosa, vendendo tutte le
altre. Solo chi è docile all’ascolto della Parola di Dio e si apre
ai Suoi disegni, riceve il dono della sapienza e della saggezza, per
fare scelte, le più giuste e le più intelligenti. Il saggio
ed il sapiente cercano e trovano tesori e perle preziose, nascosti
proprio nel cuore. Scoperte e trovate le cose più preziose al
mondo, ‘vende tutti i suoi averi’ e le acquista! Il Vangelo è
la scoperta inattesa del tesoro nascosto nel campo e la perla più
bella desiderata e cercata per tutta la vita. L’uomo saggio, come
Salomone, chiede a Dio ‘un cuore docile’ perché ‘sappia
distinguere il bene dal male’ e possa scegliere sempre il
bene, il meglio, ciò che vale di più e resta per
sempre, e per poter riconoscere la volontà salvifica di Dio,
accoglierla docilmente ed eseguirla fedelmente. Ma, Dio, il Suo
Regno, la Sua Parola, stanno davvero al primo posto nella mia
vita? Quanti altri idoli mi sono costruito e mi impediscono
di scegliere l’unico tesoro prezioso e la perla di valore del Regno?
Per possedere il tesoro nascosto, devo ‘acquistare’ tutto il campo e
per comprare la perla, ‘la più preziosa’, devo privarmi e
vendere tutte le altre! Bisogna dare e spendere tutto il resto,
cioè, per entrare nella gloria del Regno! Liberare e svuotare il
cuore da tante cose inutili e futili, che lo occupano e gli tolgono
il respiro, per non correre il serio rischio di perdere e non
gustare, mai più, la gioia del tesoro trovato e della perla
comprata. Chi trova un tesoro, che era nascosto, non cercato, la
ricchezza improvvisa e inaspettata, si trova, in un attimo, la vita
‘cambiata’, piena di felicità e di gioia (v 44), che si traduce
in azione, in slancio, in ardimento che lo libera da ogni
esitazione: ”va e vende tutto” e compra il campo che
contiene il tesoro e quella perla, a lungo cercata e,
finalmente, individuata, come la migliore di tutte per
valore, bellezza e fascino! Scoperta la
preziosità unica, il valore altissimo del Regno e
convinti della necessità ed urgenza di metterlo
assolutamente al primo posto nella nostra vita, “Cerchiamo
prima il Regno di Dio e la Sua giustizia, e tutte le altre cose ci
saranno date in aggiunta” (Mt 6,33). Questo, oggi, la Parola
ci dice: nulla è più grande e più indispensabile
della Sapienza (prima Lettura); nulla c’è di
più amabile della Legge (Parola) di Dio (Salmo 118); nulla
è più valido del disegno e della chiamata di Dio (seconda
Lettura); nulla c’è di più prezioso e nulla vale
più del Regno (Volontà) di Dio, il Tesoro più grande e il
Valore assolutamente irrinunciabile (Vangelo). La
Persona di Gesù Cristo è il Tesoro e la Perla più preziosa! Chi
cerca Lui, Lo incontra e Lo trova, chi Lo sceglie e Lo segue è la
persona più fortunata e felice del mondo perché gusta la gioia del
Vangelo e si illumina della bellezza del Regno, gode della sorpresa
e si arricchisce del Tesoro che era, per lui, ancora nascosto e si
impreziosisce della Perla senza paragone, per la quale vale la pena
giocarsi tutto, donarle tutto il cuore, liberandolo da tutte le
altre, solo credute perle! Chi Lo cerca, Lo trova sempre e chi
incontra Lui non cerca più nulla fuori di Lui e tutto vive
in/con/per Lui! Domenica scorsa il Regno è stato assimilato al
campo, nel quale il Padrone di casa ha seminato grano buono, mentre
i servi che dovevano vigilare sul campo, si sono fatti
prendere dal sonno e hanno permesso al nemico di spargere, a
dispetto e per invidia, la zizzania insidiosa e velenosa. Anche qui,
la distinzione e la separazione spettano solo al Padrone alla
mietitura. Anche qui, la missione della Chiesa è quella di
diventare terreno ed accogliente il seme, la Parola, non indurendo
più il cuore e non riducendolo ad un asfalto impenetrabile, nella
vigilanza quotidiana e nella disponibilità a las
ciarsi convertire,
togliere i sassi, estirpare le spine e i rovi, a mantenersi terra
fertile e grano buono fino alla mietitura. Il Giudizio, però,
spetta solo a Dio, giusto Giudice misericordioso, lento all’ira e
ricco di misericordia, ‘Dio Padre e Fonte della sapienza, che ha
voluto rivelare nel Figlio il tesoro nascosto e la perla preziosa,
perché, attraverso il discernimento dello Spirito, vuole farci
comprendere, gustare e apprezzare, fra le cose del mondo, ‘il valore
inestimabile del Regno di Dio’ e spingerci a fare di tutto e a
spenderci tutti per acquistare il Suo dono’ (Colletta
alternativa).
ultimo aggiornamento:
24/07/2014 - 20:01