Natale del Signore, 25.12.2014

  • Il Verbo si fece Carne e venne ad abitare in mezzo a noi
    Parola, luce, vita, gioia, verità, pace e salvezza dicono l’Identità e la Missione di questo Neonato, avvolto in fasce e deposto in una mangiatoia. ‘Cerca casa’ perché ancora non c’è posto per Lui tra noi, nella nostra vita, nel nostro cuore e nella nostra mente. Non c’era posto per loro, allora, non trova la nostra casa aperta ed accogliente, oggi! Ma, Egli continua a venire, a bussare, a cercarci, a donarsi, a nascere tra noi per ricominciare! Noi, fatti per la luce e per la vita, chiamati ad accogliere e mandati ad annunciare la Parola di vita e di luce che oggi ci viene donata. Notte di luce, aurora di salvezza, oggi di gioia e di pace, per tutti gli uomini di buona volontà! Tutto questo è possibile perché un Bimbo è nato per noi ed un Figlio ci è stato dato ed offerto! Un censimento, un viaggio, un albergo, nel quale ‘non c’era posto per loro’, tanta fiducia e sereno abbandono, con speranza e certezza, una grotta o una capanna con una mangiatoia… e nasce, per noi il ‘Salvatore che è Cristo Signore’! La notte si fa subito giorno illuminato e riscaldato dal Sole della giustizia e della redenzione. Dei pastori nella notte subito si muovono incontro alla gioia loro annunciata, partono senza indugio; vedono e contemplano il segno: un Bimbo in una mangiatoia, con Maria, la madre, Giuseppe, il ‘padre’, che ascoltano le parole loro riferite; ascoltano, osservano, accolgono, contemplano! Maria, la madre, da parte sua le custodiva accuratamente e li meditava tutte nel cuore! Notte di luce per i pastori, notte di luce per l’umanità intera, perché la vita e la luce era venuta nel mondo! Luce da accogliere per lasciarsi accendere, vita da custodire per farsi assimilare! È giorno di luce da Luce e Vita vera, soprattutto, per i piccoli ed i poveri, confinati nel buio freddo dell’indifferenza e noncuranza dei molti! L’annuncio dell’evento mette in azione e in movimento i pastori: si decidono, vanno, riferiscono, ritornano, lodano e glorificano il Mistero. Maria contempla, si bea di quel Figlio, ne è presa e compresa, si illumina, gioisce e canta nel cuore, che lo contempla ed accoglie e custodisce ogni cosa e ogni parola, ogni gesto per coglierne e viverne tutto il mistero e l’amore. Poi, anche gli Angeli ‘si allontanarono per tornare al cielo’! L’Angelo che ha annunciato a Maria e gli Angeli che annunciano l’Evento ai pastori, si uniscono in coro e, cantando ‘Gloria a Dio pace agli uomini che Egli ama’, se ne tornano in cielo perché la loro missione è compiuta! Hanno compiuto la loro missione! Ora, tocca, davvero, a noi! Subito, senza indugio, andiamo fino a Betlemme, anche se è buio nel cuore e c’è confusione nella mente: è lì che è sorta la Luce vera che illumina ogni uomo; è lì che risuona il silenzio di una Parola di vita; è lì che è sorta la Stella della tua vita! È proprio lì la fonte di quella gioia che non hai, ma che desideri, la pienezza della vita, che non vivi, la bellezza e la verità del tuo futuro! Il desiderio vince ogni ostacolo e libera da ogni stanchezza! Andiamo, su andiamo, senza più aspettare o rimandare! La Luce del Signore rifulgerà su di noi, la Sua gioia riempirà il cuore stanco e deluso, e la Sua pace regnerà tra di noi. Da annunciati ad annunciatori e messaggeri! Riferire l’incanto, lo stupore e la meraviglia di questo Bimbo in una mangiatoia. Come Maria e come i Pastori: Azione e Contemplazione. L’una, senza l’altra, rimane incompiuta ed irrealizzata. Ci si ferma a contemplare il Mistero, per riprendere con nuovo vigore il cammino indicato ed illuminato da Chi abbiamo visto e contemplato. Credere, infatti, è mettersi in cammino e lasciarsi guidare e condurre dal Mistero che hai ‘visto’ ed ‘udito’ e che hai contemplato e, ora, devi testimoniare e raccontare (annunciare) agli altri, con la tua vita, rinnovata e vivificata dalla presenza ricreatrice di un Bambino donato e deposto in una mangiatoia: il Verbo di Dio che si è fatto carne! Dobbiamo metterci in cammino anche se è ancora notte! Non dobbiamo aspettare l’aurora, dobbiamo svegliarla e andarle incontro! Pace per tutti, gioia per ognuno, speranza per tutta l’umanità! Ora, tocca a noi accogliere l’annuncio, meditarlo, incarnarlo e testimoniarlo, per poterlo annunciare efficacemente ai fratelli: in famiglia, in chiesa, sul lavoro, in pubblico e privato. Dal Bimbo di carne, Parola di luce e di gioia, la nostra esistenza è ravvivata e ricreata! Solo nel silenzio e non nel frastuono, nella povertà e non nell’iniqua ricchezza, nell’amore per i poveri e gli ultimi e non nei superbi assetati di cose, di potere e di piaceri, Lo puoi incontrare ed amare! Il problema per molti, in questo Natale, voler festeggiare senza il Festeggiato! Se ‘le feste di natale’ sono i regali, i viaggi, le cene, i panettoni, le luminarie, i botti, i brindisi, non è Natale, che dona gioia e pace solo se andiamo, troviamo, incontriamo, contempliamo ed accogliamo Gesù, il Figlio e il Verbo di Dio, che ha scelto di abitare nel cuore di ciascuno di noi per rivelarci e donarci l’amore del Padre. Dio si fa uno come noi, pone la Sua tenda tra le nostre tende, nasce nella povertà e fa ricca di vita la nostra ‘carne’. Nasce per noi, questo Bambino, in un luogo dimenticato dal mondo, da una vergine madre, sposa di un uomo giusto, Giuseppe, concepito per opera dello Spirito Santo, avvolto in fasce e deposto in una mangiatoia a rivelarci e dirci l’amore del Padre.
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    Ultimo aggiornamento: 23/12/2014 - 15:34