3a Domenica di Quaresima, 23.03.2014
Una
donna, una peccatrice, una samaritana, una pagana si lascia
incontrare e salvare da Gesù e diventa la Sua missionaria.
Il cammino della Quaresima, sostenuto e ravvivato dalla
Settimana di Evangelizzazione, è kairòs, dono da non perdere
assolutamente, per ripensare al proprio Battesimo per essere pronti
a rinnovare e a ravvivare gli impegni, già promessi e
assunti, nella Veglia Pasquale.
Gesù, nell’incontro con la Samaritana, annuncia e rivela che la
salvezza è per tutta l’umanità, chiamata in lei ad abbattere
pregiudizi, divisioni, contrapposizioni ideologiche e religiose e a
lasciarsi prendere e guidare dallo Spirito Santo alla vera
adorazione del vero Dio in ‘spirito e verità’. Gesù è la Verità,
dice la verità, fa la verità su ciascuno di noi e tutti noi.
Nell’incontro preparato e voluto da Gesù, la donna si mostra più
assetata di vita che di acqua da pozzo. Il suo bisogno non è fisico,
è spirituale, non è arsura ma desiderio di una vita nuova e di nuova
esistenza. Solo Gesù colmerà il suo vuoto facendola bere alla vera
fonte di acqua viva che zampilla per l’eternità. La sete di Gesù
è quella di voler spegnere ed estinguere ogni nostra sete! Perciò
comincia nel chiedere qualcosa alla donna per farle dono
dell’acqua viva e renderla vera adoratrice del Dio vivo
attraverso lo Spirito della Verità. Questa sete non si
estingue mai: sempre rinasce! Anche nella prima Lettura, il popolo,
mormorando e contestando, pretende e chiede acqua da bere. Tu
batterai sulla roccia: ne uscirà acqua e il popolo berrà, risponde
Dio nella Sua infinita pazienza e misericordia per questo Suo popolo
di dura cervice e corta memoria! Di fronte ad una nuova ‘prova’, la
sete per mancanza di acqua, il popolo sembra dimenticare ciò che Dio
aveva fatto per esso liberandolo dalle piaghe e dalla schiavitù
dell’Egitto, aprendo la strada nel mare e mettendo in discussione la
Sua assistenza e la Sua presenza: ‘il Signore è in mezzo a noi sì o
no?’ Nella seconda Lettura l’acqua che Dio riversa nei nostri cuori
è il Suo Spirito d’amore. Generati dall’acqua e dallo Spirito. Lo
Spirito, in Giovanni, è “Spirito della verità”: Egli, infatti,
rivela a noi la verità di Gesù e la verità su noi stessi. Dio
risponde al nostro grido d’arsura, riversando il Suo amore nei
nostri cuori, per mezzo del Signore Nostro Gesù Cristo! Nel Vangelo,
la sete indica un bisogno fisico e corporale, ma è anche l’ardente
desiderio che Gesù accende nella donna facendole capire che non di
solo acqua da pozzo ha bisogno l’uomo, ma di qualcuno che può
saziare e colmare per sempre l’altra sete. La sete della donna va al
di là di un pozzo, non si affida ad un secchio ed una corda per
attingerla! Cerca perché ha bisogno di Qualcuno! Anche, il popolo
eletto, dimentico di quanto ha già fatto il Signore per lui, nella
prima Lettura, si lamenta e mormora contro Dio, mettendolo in
discussione, protestando contro Mosè, per la mancanza di acqua nel
deserto. Fosse stata preghiera e supplica, quella pretesa “dacci
acqua da bere”! L’Acqua, insieme alla Luce e alla
Vita delle Domeniche prossime, oggi, è il grande simbolo della
Quaresima. Gesù incontra una donna al pozzo, le chiede acqua del
pozzo per farle dono dell’acqua viva della Vita senza fine, Vita che
entra in relazione con lei, le cambia la vita e la trasforma in
missionaria del Suo amore universale (Vangelo). Il Salmo 94, Fa
che ascoltiamo, Signore, la Tua voce, ci dispone ad aprire
docilmente il nostro cuore alla voce del Signore e a non chiuderlo e
a non indurirlo nelle prove della vita. È al nostro pozzo screpolato
che Gesù ci sta aspettando, nell’ora più calda e strana
della nostra vita. Egli vuole rivelarci la la Sua sete di noi e ci
ha preparato la sorpresa di un’acqua viva che zampilla per sempre,
l’unica capace di liberarci da tutte quelle arsure che ci portiamo
dentro da tanto e che nessuna delle sorgenti, da noi ricercate, sono
riuscite a spegnere. Signore, donaci la Tua acqua viva, dissetaci
con la Tua presenza e la Tua parola!