5a Domenica di Quaresima, 06-04.2014
Io sono la risurrezione e la vita! Credi
tu questo?
Lazzaro, Vieni Fuori!
Per
rivivere dobbiamo accogliere lo Spirito che Dio vuole fare entrare
in noi per liberarci e farci uscire dai nostri sepolcri (prima
Lettura). Lo Spirito di Dio abita già ora in noi (seconda Lettura).
Solo Gesù, Acqua viva, Luce del mondo può donare la Vita eterna (Vangelo). Ciò che Dio promette e fa
annunciare dai Profeti, lo realizza nel Figlio Suo, l’Amato e il
Prediletto, Acqua viva,
Luce vera,
Vita eterna. Tre
Domeniche, tre Incontri, tre Storie che rivelano
CHI è davvero Gesù e cosa
è venuto a fare in mezzo a noi: è Amore,
Compassione,
Tenerezza. È stato mandato e
viene a darci Acqua Viva per appagare la nostra sete, che sempre
rinasce, ad aprirci gli occhi a nuovi orizzonti di speranza e a
donarci certezza di Vita Eterna, oltre la morte! La donna al pozzo,
il mendicante cieco dalla nascita, Marta, Maria e Lazzaro
racchiudono e sommano, perciò, tutte le nostre miserie, le
nostre infermità, le nostre angosce, le nostre domande, i nostri
dubbi, i nostri slanci di amore e le nostre ricadute, tutte le
attese e le nostre speranze da fondare su
QUALCUNO che possa
realizzare la vita piena e senza fine.
La morte e
Noi! Da giovani, non ci si
vuole nemmeno pensare! Da maturi e anziani, si comincia ad
avere paura e tristezza, turbamento angoscioso, solitudine e
abbandono! Bisogna, invece, da subito, cominciare a farsela
amica! Come? Considerandola come la presenta Gesù: passaggio
necessario per risorgere e compimento di una vita che
passa e inizio della vera vita senza fine insieme con Colui,
il quale ‘morendo
ha
distrutto la
morte e
risorgendo ha ridato a noi la vita eterna!’ Di fronte,
dunque, all’ineluttabilità e irreparabilità della
morte, delle sue conseguenze nel disfacimento del proprio corpo, che
comincia a puzzare, non dobbiamo rassegnarci e non dobbiamo
lasciarci rubare ogni speranza, ma dobbiamo cogliere l’occasione
per credere,
proclamare,
testimoniare e
celebrare Gesù Cristo, nostra
Vita e nostra
Risurrezione. L’ultima
parola su di noi, infatti, non l’ha la morte! L’ultima e
definitiva Parola è il comando vittorioso di Gesù: ‘Vieni
fuori dalla morte, Lazzaro!’ E questo è solo il segno,
l’annuncio dell’Evento della nostra definitiva salvezza, la
Morte e Risurrezione di Gesù, il Quale, ‘morendo ha distrutto la
morte e risorgendo ha ridato a noi la vita’ (prefazio pasquale).
‘Chi crede in Me, anche se muore,
vivrà’ (v 25b) è l’insegnamento chiaro e definitivo
di Gesù: solo attraverso la morte si giunge alla
Risurrezione! Non c’è Risurrezione senza morte,
allora! Per questo, solo chi ‘‘vive e
crede in Me, non mor
irà
in eterno’ (v 26)! Si badi bene che Gesù non si limita
a dire ‘non morirà’, ma precisa, ‘in
eterno’! L’uomo deve
morire, ma, non resterà nella morte, perché questa è stata
raggiunta e distrutta dallo stesso Gesù, che è risorto e, con Lui e
per mezzo di Lui, anche noi, che moriamo con Lui, saremo vincitori
in Lui. La domanda di fede a Marta, Gesù la rivolge a tutti noi:
Credi in Me che sono la Risurrezione e
la Vita oltre la morte? Lo credo e l’ho creduto, rispondiamo
con lei, noi discepoli credenti! Ma, come a lei, a ciascuno di noi,
non solo è richiesto di credere nella risurrezione
dai morti, ma prima di tutto, che “il
Cristo, è il Figlio di Dio che deve venire nel mondo” (v 27).
Fai clic qui per la meditazione integrale dell'Omelia