8a Domenica Ordinaria, 01.03.2014
Non affanatevi e non preoccupatevi per nulla

Cercate il Regno di Dio e la sua giustizia

Non affannatevi e non inquietatevi (dal verbo merimnao)! Non preoccupatevi! Dio non abbandona nessuno e ama tutti più che una madre! Non agitatevi! Dio è il vostro rifugio, la vostra difesa, il vostro baluardo, il vostro riposo, la vostra salvezza! Non tormentatevi del giudizio cattivo degli altri su di voi, delle critiche ingiuste e astiose! Siate sereni e semplicemente siate servi fedeli e meritevoli di tanto ministero a voi affidato, siate amministratori oculati e responsabili dei misteri di Dio! Non angosciatevi di accumulare ricchezze che non danno sicurezza e che, anzi, vi tolgono il sonno, la pace e la quiete interiore! Non turbatevi, Dio provvederà sempre e non ci lascerà mai mancare nulla. Non impensieritevi! Dio veglia su tutti e di nessuno si dimentica! Cercate invece, anzitutto, il Regno di Dio con la Sua giustizia e tutto quello che è buono per voi vi sarà dato insieme ad Esso! Abbiate fiducia: Dio provvede! Ha sempre provveduto e provvederà ovunque e comunque. Con questa fiducia incondizionata verso il Padre, Gesù conclude il Discorso della Beatitudini: Dio, il Padre, conosce le necessità dei figli e sempre provvede. Non preoccupatevi! Nella mia solitudine e nel mio abbandono, sempre dovrò attingere a questa fonte di certezza: ‘Io invece sono con te, non ti ho dimenticato e non ti abbandonerò mai’ (prima Lettura); nei miei affanni quotidiani, non dovrò porre la sicurezza sulla ricchezza sfrenata e, quasi sempre ingiusta, e devo scegliere Dio, datore ed elargitore di tutti i beni per il bene di tutti e dovrò guardare gli uccelli del cielo che sono nutriti senza aver seminato e contemplare i gigli dei campi, rivestiti di sovrumana bellezza e dovrò imparare e riprendermi la speranza e la fiducia in Dio Padre che conosce e sempre provvede ai bisogni dei Suoi figli (Vangelo). Infine, nella mia missione dovrò ricordarmi e comportarmi come servo grato e devoto del Vangelo, amministratore fedele dei misteri di Dio (seconda Lettura) per ritrovare ‘riposo’ in Dio, mio rifugio, mia roccia di salvezza e mia rupe di difesa (Salmo). Del resto, conclude Gesù, forse che gli affanni, le ansietà e le preoccupazioni allungano la tua vita? La accorciano, piuttosto, la rovinano, la avvelenano, la rendono impossibile, un inferno già qui in terra! Non affannatevi, dunque e non vi angustiate di tutte queste cose, cercate, piuttosto e in primo luogo “il regno di Dio e la Sua giustizia” (sinonimi che servono a rafforzare la vera ricerca dell’uomo). La vera “occupazione” (più che pre-occupazione che contiene già e sempre qualche dose di affanno, di angoscia e di ansia!) dell’uomo, dunque, deve essere quella di cercare di entrare nel Regno di Dio e di non uscire dalla Sua giustizia, quella di essere servo felice di Gesù Cristo e amministratore fedele e grato del Suo mistero. Alle altre cose necessarie provvede il Padre vostro che ve le darà in aggiunta! Ma che cosa, oggi, Gesù mi chiede con le Sue raccomandazioni: ‘Non preoccupatevi eccessivamente e affannosamente per il cibo e il vestito (v 25-32)? Egli, certamente, non mi invita all’ozio, all’inerzia, al parassitismo. Mi chiede solo la priorità assoluta del Regno di Dio e della Sua giustizia! Mi chiede di mettere ordine gerarchico nel mio cuore! Mi chiede di non cadere nell’idolatria della ‘ricchezza’ come forma di ‘sicurezza’ che fa mi dimenticare che Dio è Padre provvidente che non abbandona mai e non si allontana mai dai Suoi figli. Allora devo farmi delle domande esistenziali: Cosa mi ha detto questa Parola? Quali conseguenze ha per la mia vita? Per me, la vita vale più del cibo e il corpo più del vestito? Cosa mi affanna di più e maggiormente mi mette ansia in questo momento della mia vita!

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