Maria Madre di Dio, 01.01.2014
Maria Custodiva Tutte Queste Cose,
Meditandole Nel Suo Cuore
Maria, ‘La Benedetta fra
tutte le donne’, è scelta e chiamata ad essere Madre di Dio e
Madre di tutti gli uomini. Il Vangelo la presenta, oggi, felicemente
meditabonda e piena di luce, bellissima e radiosa, accanto a
Giuseppe silenzioso, contemplativo, accogliente ogni cosa, ogni
gesto, ogni parola, ponendo tutto il mistero del Progetto di Dio nel
suo cuore per custodirlo (synterein), confrontarlo e metterlo
insieme (symballein) per comprenderlo, per seguirlo e
compierlo fino in fondo! Nel Suo Figlio (Vangelo), il Padre Dio,
realizza quanto aveva ordinato a Mosè di dire agli Israeliti: ‘ti
benedica il Signore, ti custodisca, ti faccia grazia, rivolga a te
il Suo volto e ti conceda pace’ (prima Lettura), dona compimento
alla supplica del Salmo e celebra la sua Benedizione ‘nel Figlio
mandato a noi, nato da donna, per riscattarci dalla schiavitù del
peccato e farci figli nello Spirito ed eredi per grazia’
(seconda Lettura). In questo Nuovo Anno dono di grazia,
kairos, dobbiamo permettere a Dio di far brillare il Suo
volto divino sul nostro, sfigurato e deturpato dal peccato. Dobbiamo
accogliere la Grazia della Sua presenza nella nostra vita, perché la
Sua pace, Shalom, sia posta (yasèm lekà) in noi e si
stabilisca su di noi! Il Signore ti benedica, il Signore ti
custodisca, il Signore ti conceda pace! Il Signore-Yhwh,
(che letteralmente significa: ‘Io Ci Sarò’) ci sarà
accanto, dunque, sempre, tutti i giorni in questo nuovo anno, a
sostenerci e ad incoraggiarci, a perdonarci e a guidarci, a
benedirci e a renderci fecondi di vita nuova e portatori di nuove
speranze! Riscopriamo, nella comunione e nella corresponsabilità, in quest
o
Nuovo Anno Mariano, con Maria, Modello della Chiesa e di ogni credente,
la gioia del credere e la bellezza di Fare Tutto Quello Che Ci Dirà. Sarà sereno e felice
questo Anno Nuovo se lo viviamo come dono e
responsabilità, insieme con Maria, nostra Madre,
nella pace con tutti e nell’amore per tutti!
Ad Jesum per Mariam. Amen
Auguri
Di Cuore, In Un Abbraccio Paterno e Sacerdotale
Il Parroco, a Vostro
servizio, per amore di Cristo Gesù
Santa Famiglia Di Gesù, 29.12.2013
Alzati, Giuseppe, Prendi Con e il Bambino
e Sua Madre, fuggi in Egitto
Ecco, la bella e felice Fa

La Nostra Famiglia, Come La Santa Famiglia, Chiesa Domestica, Fondata ed edificata Sull’Ascolto Quotidiano E Sull’amore Vicendevole! La loro esperienza umana è vera e concreta: la loro famiglia è piena di gioie e di sofferenze, di lavoro e preoccupazioni, come tutte le nostre famiglie, come la famiglia di tutte le famiglie, la Chiesa e l’Umanità, la grande Famiglia degli Uomini, fratelli fra di loro, perché tutti Figli di Dio per mezzo del Figlio.
Ecco il valore esemplare della Famiglia di Nazareth, dove l’armonia dei ruoli si fa sinfonia di amore! Piccola oasi domestica, dove regna affettuosità, rispetto, aiuto vicendevole e arricchimento reciproco. Giuseppe, il sempre obbediente, non ha avuto timore di prendere con se la sua sposa (Mt 1,24), oggi, ‘prese il Bambino insieme a Sua madre e si rifugiò in Egitto (Mt 2,14). Maria e Giuseppe, ancora una volta, al servizio del progetto di Dio e del Suo Figlio Gesù. Se Gesù è al centro della nostra famiglia, questa diventa e si fa ‘cristiana’ e, dunque, chiesa domestica. Nell’amoroso e corretto rispetto dei ruoli, nella famiglia si realizza e si vive il dolce comandamento ‘Onora il padre e la madre’ e nel filiale rispetto, servizio e aiuto reciproco, che genera comprensione, unità e amore, si edifica e cresce la famiglia felice nella stabilità e prosperità (prima Lettura). La vita familiare si costruisce nel quotidiano ‘ascolto della Parola’ e nel ‘perdono’ quotidiano. Dunque il “sopportarsi a vicenda”, l’accettarsi, rispettandosi a vicenda, il comprendersi, parlandosi e dialogando, l’aiutarsi, amandosi, e perdonandosi sempre, sono gli atteggiamenti imperativi sia per la Chiesa, comunità di famiglie a farsi casa di tutti, sia per la Famiglia, chiamata ad essere Chiesa domestica nella propria casa! La Famiglia, così formata, nella quale regna il vero amore e si vive di vera fraternità, diviene modello per la Comunità, per la Società e per l’Umanità intera (seconda Lettura). Il Vangelo presenta Maria e Giuseppe che si prendono cura del Figlio, obbedendo, sempre e dovunque, a quanto la Parola del Signore ordina loro.